sabato 30 novembre 2013

Rimborsopoli Lega, tutto in “famiglia”

Nelle carte dei giudici emerge la vera essenza di un partito che antepone la propria rete familistica all'istituzione che governa. Lo dimostra il caso della parentopoli regionale o l'ancor più celebre questione delle quote latte

Di ALBERTO GAINO

Dalle carte di Rimborsopoli emerge la vera cultura politica leghista e può essere la chiave di spiegazione del dono dell’ubiquità di RobertoCota e di altri maggiorenti del partito fondato daUmberto Bossi e suoi degni eredi: avendo un budget a disposizione come gruppo consiliare a Palazzo Lascaris, l’hanno utilizzato per quanto è stato possibile attingervi. Cioè, hanno preso tutte le ricevute e gli scontrini fiscali – par di capire – per spese della “famiglia” e se le sono fatt rimborsare, dopo averle  individualmente autocertificate ed essere state avallate dal capogruppo Mario Carossa. Il partito di lotta, nel momento in cui diventa di governo, dà prova di preoccuparsi della propria bottega familiare;  non della “macro-regione del Nord”. Nella testa dei leghisti la vera Padania è rimasta quella creata dal Senatur: la “famiglia” con le sue camicie verdi, i  propri riti di iniziazione,  lo zoccolo duro dei militanti, tutto ciò che si sposa con le “origini” del fenomeno “secessionista”. Abbandonato per la più prosaica appropriazione di risorse pubbliche, destinate alla “famiglia”, intesa sia come partito sia come singoli suoi esponenti e relativo parentame.

Che sia la figlia di Carossa, come segretaria del Presidente, a dover rispondere di quei rimborsi, secondo le dichiarazioni dello stesso Cota, è solo una contraddizioni in termini:  nella scomoda posizione di indagato, di fronte al procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli,  all’aggiunto Andrea Beconi e ai pmEnrica Gabetta e Gian Carlo Avenati Bassi, Il presidente della Giunta regionale Piemonte “rivela” che è stata lei ad occuparsi dei rimborsi intestati a lui. E’ plausibile che sia andata così, ma la balla vera, in ogni caso la più grossa – moralmente e politicamente – Cota la pronuncia in quella sede nascondendosi dietro le spalle di una segretaria, per quanto della “famiglia”.

Perché non infuria la protesta contro l'austerità ?

Su MainlyMacro ci si chiede perché in Gran Bretagna non ci sia un forte dibattito nell'opinione pubblica sull'austerità (ma la stessa domanda si pone  anche da noi e negli altri paesi periferici...): forse perché manca qualcuno che guidi il dibattito, e i media lo oscurano? 


Janan Ganesh ha pubblicato un articolo sul Financial Times di oggi che mi ha fatto talmente arrabbiare che non mi resta che scriverci su, anche se forse dovrei lasciar perdere. Il tema di questo articolo verte su quanta maturità abbiano dimostrato gli inglesinell'accettare l'austerità. Per citare : "Per i paesi minacciati dalla simbiosi di sofferenza economica e turbolenze politiche, la Gran Bretagna ha delle lezioni da impartire. "

Certo io la vedo piuttosto diversamente. L'austerità è o un grande errore tecnico, o una truffa politica. Secondo delle stime moltoprudenti del OBR, l'austerità è già costata circa il 5% del PIL del Regno Unito. Che è una quantità enorme di soldi sprecata: risorse che avrebbero potuto essere utilizzate per produrre beni e redditi di cui tutti avrebbero potuto godere, ma che sono rimaste inutilizzate come conseguenza dell'azione del governo. Naturalmente questo costo non è stato ripartito equamente, e per alcuni è stato molto più alto.

I parlamentari italiani più assenteisti


Camera deputatiI parlamentari italiani sono i più pagati d’Europa. Hanno diritto allo stipendio anche se non si presentano alle votazioni e, se impegnati in “missioni”, non rinunciano neanche ai 3mila e 500 euro al mese di diaria. Come se non bastasse, gli onorevoli o i senatori impegnati in altre attività professionali possono sommare la gran parte del reddito privato con quello pubblico. 

Ma andiamo con ordine. Nonostante i proclami del governo Monti sull’abolizione delle Province e sulle sforbiciate alle indennità parlamentari, non è cambiato quasi nulla. E pensare che sia il governo tecnico che quello Berlusconi prima, avevano addirittura istituito una commissione presieduta dall’allora presidente dell’Istat, ora ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, al fine di livellare i trattamenti economici dei parlamentari italiani sull’esempio dei colleghi europei. Fatica sprecata, non è successo un bel niente. Il mese scorso, però, il professore dell’Università Carlos III di Madrid, Pablo Onate, ha stilato una classifica precisa su quanto i deputati europei si portano a casa a fine mese. Quelli che intascano più soldi? Ovviamente gli italiani, con 11mila e 700 euro. I portoghesi solo 3mila e 200 euro al mese, gli spagnoli 3mila e 600, gli inglesi 6mila e 400, trecento euro in più per gli svedesi, 6mila e 900 per i francesi e i tedeschi arrivano a 7mila e 700 euro. Al di là delle solite polemiche sulle cifre che comunque andrebbero rapportate alla ricchezza di ogni singola nazione, quello che non fa mai male sottolineare è che gli stipendi sono comunque pagati anche nel caso in cui l’onorevole di turno non si presenta a Montecitorio. 

venerdì 29 novembre 2013

"L'Italia e' una Repubblica presidenziale e non piu' parlamentare"



NAPOLITANO CANCELLIERI QUIRINALEASSALTO AL QUIRINALE! IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI PALERMO LANCIA LA GUERRA SANTA GIUDIZIARIA CONTRO NAPOLITANER: "L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA PRESIDENZIALE E NON PIU' PARLAMENTARE". GUARNOTTA PARLA COME BONDI...

Il presidente del Tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, a margine del convegno a Pescara. ''Ognuno puo' giudicare il presidente come ritiene, pero' ritengo che Napolitano si sia comportato bene e sia stato un grande presidente della Repubblica"… 

(ANSA
) - "L'Italia e' una Repubblica presidenziale e non piu' parlamentare". Lo ha detto il presidente del Tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, a margine del convegno a Pescara. ''Ognuno - ha aggiunto - puo' giudicare il presidente come ritiene, pero' ritengo che Napolitano si sia comportato bene e sia stato un grande presidente della Repubblica" 

Fonte: dagospia.com

Disoccupazione, nuovo boom tra i giovani. Il governo: "è normale"


Il numero di disoccupati cresce del 9,9% rispetto allo scorso anno e arriva a 3 milioni e 189 mila persone. Oltre un milione sono under 30. L'Istat sottolinea che gli scoraggiati, coloro che non cercano lavoro perché hanno rinunciato, sono 1,9 milioni: una cifra mai raggiunta prima. Il dramma sociale, però, resta il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) che a ottobre è balzato al 41,2%: si tratta del nuovo record storico assoluto.
Secondo i dati Istat, nel terzo trimestre del 2013, per la classe d'età 18-29 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 28% (+5,2 punti su base annua), con un numero di disoccupati che giunge a 1 milione 68mila (+17,2%, pari a 157mila unità). In questa classe d'età i disoccupati rappresentano il 14% della popolazione (7 milioni 621 mila). I disoccupati tra 15 e 24 anni sono 663 mila, in aumento dell'1,4% nell'ultimo mese (+9 mila) e del 5,5% rispetto a dodici mesi prima (+35 mila). E la loro incidenza sulla popolazione in questa fascia di eta' e' pari all'11,0%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,6 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione risulta invece in rialzo di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,8 punti nel confronto tendenziale. Lapidario e sfrontato il commento del ministro del Lavoro Giovannini. I dati ''non sono sorprendenti. La stabilita' di occupazione e disoccupazione e' coerente con il quadro economico. I segnali di risveglio stanno accadendo ora'', ha detto. ''La disoccupazione giovanile aumenta leggermente - spiega a margine di un convegno - nonostante i 15.000 posti di lavoro creati con gli interventi sull'occupazione giovanile.

VIDEO - Presentazione dell'incontro pubblico "MORIRE PER L'EURO?"


Vedi anche: Europarlamento: "Morire per l'Euro?" di Magdi Cristiano Allam

Ticket del parcheggio scaduto? La multa è illegale!

Grattino del parcheggio scaduto? Avete sforato l’orario prestabilito e vi siete beccati una bella multa? Beh, sappiate che si tratta di un’irregolarità!
Sì, avete capito proprio bene. La multa, che spesso ammonta intorno ai 30-40 euro, è illegittima.
Il comma 6 dell’articolo 157 del Codice della strada stabilisce:
Nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta è fatto obbligo di porlo in funzione.
Non si parla, però, di eventuali ritardi. Nel Marzo del 2010 un parere tecnico-legale emanato dal Ministero delle Infrastrutture ha infatti decretato:
Se la sosta viene effettuata omettendo l’acquisto del ticket orario, deve essere necessariamente applicata la sanzione. Se invece viene acquistato il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario di competenza non si applicano sanzioni, ma si da corso al recupero delle ulteriori somme dovute.”
Dunque, in parole povere, la multa è legittima se il ticket per il parcheggio a pagamento non è stato acquistato o esposto sulla vettura. Se invece il grattino è presente, ma avete sforato l’orario prestabilito, bisogna pagare solo il denaro con cui avreste pagato il ticket per le ore di sosta mancanti.

giovedì 28 novembre 2013

Euro, così la Germania ha fregato l'Europa. Quel debito tedesco che nessuno vede

Immagine Euro, così la Germania
ha fregato l'Europa

Di Marco Fortis
 
In due mosse Berlino ha dato scacco ai partner latini usando la nascita dell’euro e i parametri di Maastricht. E’ del tutto falso che la forza dei tedeschi sia nell’export verso gli Stati che stanno vivendo una fase di espansione. I surplus commerciali sono cresciuti prima che cominciasse la grande crisi, soprattutto grazie alla moneta unica. Dal 1999 al 2007 l'import tedesco di merci italiane è volutamente calato in tutti i settori produttivi. Dal 2008 in poi Berlino è riuscita inoltre a finanziare a basso costo i propri crescenti disavanzi a scapito dei Paesi mediterranei. L’esposizione della Germania verso l’estero è cresciuta di 345 miliardi. E l’Italia passava per sorvegliata speciale. Nonostante i sacrifici fatti dalle famiglie italiane la Ue non è ancora soddisfatta.

Euro, così la Germania ha fregato l'Europa
L’Italia ha oggi un assoluto bisogno di un governo stabile e credibile che ci guidi fuori dalla crisi ma che, soprattutto, sappia finalmente imporsi a Bruxelles per contestare i parametri europei. Parametri che certificano le presunte virtù e manchevolezze dei vari Paesi: parametri rigidi, niente affatto rigorosi sul piano metodologico ed in gran parte anacronistici, che si sono dimostrati sul campo vantaggiosi solo per la Germania e il Nord Europa a tutto svantaggio dell’Italia e dei Paesi dell’Europa Latina.

Nel 1998, prima che cominciasse l’era dell’euro, la Germania era la «malata d’Europa», col Pil che cresceva molto meno di quello italiano. Le famiglie tedesche, dopo la riunificazione delle due Germanie, erano super-indebitate. La ricchezza finanziaria netta delle famiglie tedesche era di appena 1.796 miliardi di euro contro i 2.229 miliardi delle famiglie italiane. Il debito pubblico tedesco del 1998, se espresso in percentuale della ricchezza finanziaria netta delle famiglie anziché del Pil, era di gran lunga più elevato (66%) di quello italiano (56%). Il rapporto debito pubblico/Pil è stupido almeno quanto i parametri di Maastricht ed in questi ultimi anni è servito a nascondere la reale sostenibilità dei debiti di molti Paesi ed a metterne in croce altri, in particolare l’Italia, eterna pecora nera ben al di là dei propri demeriti.

Tutto sulle incredibili scoperte di Pier Luigi Ighina


Pier Luigi Ighina è uno di quei GENI che il "grande pubblico" non conosce perché scomodo per gli interessi delle lobby: che anziché utilizzare le sue scoperte per il bene comune, probabilmente le hanno sfruttate, segretamente, in ambito militare, o comunque per gli interessi ed i profitti di pochi.

Se cercate su Youtube il suo nome, trovate numerosi video interessanti...

Inoltre di seguito vi forniamo il link ad un archivio di documenti PDF sulle sue incredibili scoperte:

https://www.dropbox.com/sh/xg924qtycvge9on/ZF2tfpnPor

Scaricateli e divulgateli!


Lorenzo - Informatitalia

Omeopatia, a rischio i farmaci per 11 milioni di italiani

Rimedi omeopaticiDal Parlamento al Tar, si consuma in queste settimane la battaglia per salvare centinaia di medicinali omeopatici dalla scomparsa. Il casus belli? Le modalità con cui il legislatore italiano ha recepito la direttiva europea che prevede la “schedatura” dei medicinali omeopatici in commercio e la valutazione sulle modalità produttive per garantirne la qualità. Il cosiddetto “decreto Balduzzi”, poi convertito in legge, ha imposto tariffe di registrazione per le specialità medicinali 700 volte superiori a quelle precedenti e questo ha gettato nel panico le aziende, soprattutto quelle medio-piccole che si troverebbero costrette a chiudere o a fare tagli drastici per poter andare avanti. Peraltro, la procedura, nella distorsione italiana, come ha spiegato anche Omeoimprese (l’associazione industriale italiana dei produttori di rimedi omeopatici), impone che i medicinali omeopatici vengano registrati come se fossero nuovi, mentre sono sul mercato da decenni.
Una prima apertura è arrivata dal ministero con l’impegno a riscrivere le tariffe concedendo che le specialità vengano registrate pagando non più la tariffa di registrazione ma quella di rinnovo, molto più contenuta benché sempre parecchio superiore ai costi finora previsti. Ma il testo del nuovo decreto non è ancora pronto e non è stato ancora diffuso. Il settore scalpita e si sono fatte sentire anche le associazioni dei medici e dei pazienti; verrebbe infatti negato il diritto alla libertà di scelta terapeutica garantito dalla Costituzione. La situazione è in continua evoluzione; alcuni senatori hanno proposto un emendamento alla legge di stabilità che possa salvare da questi balzelli i prodotti che hanno poca richiesta di mercato e per i quali quindi le aziende non si potrebbero permettere di sostenere costi così alti. Salvando quelli si permetterebbe di preservare sul mercato tutta una serie di rimedi specifici di cui l’omeopatia, per sua stessa natura, non può fare a meno.

Sisa, la super-devastante droga che dilaga nella Grecia della Troika

A cura di Nocensura.com

Ieri Le Iene hanno trasmesso un servizio sulle condizioni di estremo degrado in cui vivono i cittadini greci più poveri, quelli che hanno perso la casa vivono in strada, dove da un paio d'anni si sta diffondendo a macchia d'olio una devastante droga sintetica, derivata dall'acido delle batterie: la sisa.

Una droga che genera violenza, e devasta, nel giro di pochi mesi, il corpo e la mente di chi la assume.

Il servizio delle Iene potete guardarlo QUI sul sito di Mediaset.

Sullo stesso argomento, ovvero la povertà dilagante in Grecia, il forte aumento dei senzatetto che vivono in strada e sull'uso della droga sopracitata, vi consigliamo di guardare il documentario che vi proponiamo di seguito: MOLTO PIU' COMPLETO di quello delle Iene.

Mentre il servizio delle Iene, pur interessante, si concentra sulla droga, questo illustra il degrado sociale che ha condotto a questa situazione; spiega come tantissime persone che hanno perso tutto siano finite in strada, e il trattamento che ricevono a quel punto dalle autorità.

Il governo di Atene ha fortemente ridotto gli stanziamenti per i poveri, e questo si è tradotto in minore assistenza ai senzatetto: abbandonati praticamente a se stessi, e anzi, trattati come un PROBLEMA. Chi non è tossicodipendente e finisce a vivere in strada, molto spesso, lo diventa; e in breve, contrae qualche malattia.

La Polizia nei mesi scorsi ha iniziato a fare, su ordine del ministero, veri e propri "rastrellamenti", per confinare i poveri nelle periferie: dove passano inosservati agli occhi degli altri cittadini...

Se avete guardato il servizio delle Iene e vi è piaciuto, non perdetevi Sisa: la cocaina dei poveri documentario in inglese, sottotitolato italiano. Durata: 30 minuti circa.

Sisa: la cocaina dei poveri - Parte 1
- Sisa: la cocaina dei poveri - Parte 2


PS: In chiusura, nella seconda parte del documentario, l'autore si chiede se questo sia "il destino dell'Italia e delle altre nazioni colpite dall'austerity"...

Alessandro Raffa per nocensura.com


Fonte: nocensura.com

La decadenza di Berlusconi sui giornali di tutto il mondo


Ecco come i quotidiani mainstream di tutto il mondo hanno raccontato la decadenza di Berlusconi, che ha trovato grande spazio su tutte le prime pagine...


berlusconi-decaduto-giornali-mondo (1)

mercoledì 27 novembre 2013

Una presa solare da finestra per caricare direttamente con la spina

Arriva una presa di corrente molto particolare: è portatile, prende energia dal sole e si attacca facilmente al vetro della finestra grazie ad una ventosa, anziché essere sistemata sulla parete.
E’ Window Socket, letteralmente la ‘presa da finestra’, nata dall’idea di due designer coreani Kyohu Song e Boa Oh, che hanno voluto sviluppare una vera propria presa portatile dall’uso intuitivo. Perché quindi non partire dalla presa che tutti noi conosciamo e abbiamo in casa?
Come funziona? Si carica grazie al mini-pannello solare che resta esposto alla luce del sole e immagazzina l’energia necessaria poi a ricaricare qualunque cosa: basta collegarla alla presa.
Bastano 8 ore di ricarica e la presa consente 10 ore di utilizzo. Ciò fa sì che possa essere portata con sé e utilizzata anche fuori casa.
Ad esempio per ricaricare un telefono, un tablet, un portatile. Ma anche in casa si può usare per illuminare un angolo buio o in un punto in cui serve elettricità ma non c’è la spina.
Ed è utilizzabile anche in una stanza buia.
Geniale no? Porterete un po’ di energia solare sempre con voi…
Window Socket è una presa portatile solare
 


Fonte: tuttogreen.it

martedì 26 novembre 2013

Riprendono i suicidi, ecco la ripresa promessa da Saccomanni

La scorsa settimana un piccolo imprenditore si è ucciso nel profondo Nord: non reggeva più la situazione economica tra crisi e fisco. Se n'è parlato pochissimo. Lo stesso giorno un altro piccolo imprenditore si è ucciso, per le stesse ragioni, in Lucania. Non se n'è parlato proprio. Meglio, per i media, non presentare agli italiani una realtà molto diversa da quella inventata da Saccomanni e dalla Banda Vedrò. La luce in fondo al tunnel? Forse è quella dei lumini del cimitero. La ripresa? E' solo quella delle tasse mascherate con altri nomi. E a Milano alcune chiese, oltre a raccogliere le elemosine in denaro, hanno organizzato la raccolta di cibo per i poveri. Una raccolta in teoria settimanale, ma con invito a trasformarla in quotidiana perché le legioni di poveri aumentano, nella Milano aperta al sociale del sindaco Pisapia. Ma arrivano le tredicesime e ripartono i consumi. Così il quotidiano della Fiat può titolare trionfante sulla felicità dei commercianti perché, almeno nelle domeniche prenatalizie, non si pagherà il parcheggio. Meglio non far sapere che il 90% della tredicesima servirà per pagare le tasse e non per fare acquisti. Questa è la ripresa secondo Saccomanni: suicidi e povertà. Questa è l'Italia che vogliono Letta, Alfano e gli altri membri della Banda Vedrò, a partire dalla coppia trasversale Boccia-De Girolamo (ma due zoppi fanno un campione di corsa?).

Il consiglio di stato schianta definitivamente equitalia: 767 dirigenti fasulli, tutti gli atti illegittimi!

IL CONSIGLIO DI STATO SCHIANTA DEFINITIVAMENTE EQUITALIA! 767 DIRIGENTI ''FASULLI'' TUTTI GLI ATTI ILLEGITTIMI! (LEGGERE!)

Sentenza del Consiglio di Stato: rischio illegittimità per 767 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate; conseguente nullità di tutti gli atti fiscali e delle cartelle esattoriali scaturite da atti firmati da tale personale privo di qualifica. Promozioni in bilico.
Lo scandalo che “La Legge per Tutti” aveva sollevato quasi un anno fa con l’articolo “Nulli gli atti di Equitalia e Ag. Entrate: firmati da falsi dirigenti” si arricchisce di un nuovo e interessantissimo capitolo. Ad avvalorare la tesi secondo cui gran parte degli avvisi inviati dall’Agenzia delle Entrate e delle cartelle esattoriali notificate da Equitalia sarebbero nulli è una sentenza appena firmata dal Consiglio di Stato. Ma facciamo un passo indietro per capire cosa sta per succedere.
Lo scandalo era nato da una pronuncia del Tar Lazio [1] (cui poi seguì quella del Tar Messina): la sentenza aveva bloccato le nomine a dirigenti, presso diversi uffici delle Agenzie delle Entrate, nei confronti di numerosi funzionari che, però, non avevano svolto il concorso previsto per legge e, quindi, erano privi dei relativi titoli a dirigenti. In pratica, ben 767 funzionari su 1.143 totali (più della metà) erano stati nominati in modo illegittimo!
Un terremoto vero e proprio: per comprenderne la portata, basti pensare agli effetti che tale pronuncia aveva determinato su tutti gli atti firmati dai falsi dirigenti e sui conseguenti procedimenti che ne erano scaturiti. Se il dirigente è privo di qualifica, anche l’atto da questi firmato è nullo. Nulli, quindi, gli accertamenti e nulle anche le cartelle esattoriali di Equitalia emesse sulla scorta dei primi. Una catastrofe per il fisco!

Super batteri resistenti agli antibiotici che provocheranno un'ecatombe?

Di Michael Snyder
endoftheamericandream.com

Le "meravigliose medicine" che stiamo usando dalla metà del secolo scorso stanno perdendo rapidamente la loro efficacia e le autorità mediche avvisano che l'emergenza dei super-batteri resistenti agli antibiotici rappresenta "una delle minacce più gravi nella storia della medicina". (1) Ovviamente le "meravigliose medicine" di cui sto parlando sono da noi conosciute come antibiotici. Queste medicine attaccano i batteri, al principio quando iniziarono a essere sviluppate negli anni '50 e '60, vennero accolte come "i miracoli" che avrebbero salvato un numero illimitato di vite. 

Beh, sembra che l'ultima parola spetti alla natura. In tutto il pianeta i batteri stanno diventando resistenti a queste medicine, e gli scienziati avvisano che non possono fare davvero nulla per fermare questi super-batteri. Ogni anno che passa, questi super-batteri avanzano, e sembra non esserci all'orizzonte molta speranza di riuscire a combatterli. Infatti, a partire dal 1987 (2) non sono state inventate nuove classi di antibiotici, e al momento non ce n'è nessuna in sviluppo. Nel frattempo, gli scienziati ci dicono che molti degli attuali trattamenti antibiotici diventeranno obsoleti attorno al 2030. Iniziate a capire perché così tanti membri illustri della comunità scientifica usano parole come "minaccia catastrofica" (3) per descrivere questa crisi?

Un articolo su questi super-batteri apparso sull'Indipendent (4) l'altro giorno è stato oggetto di molta attenzione in tutte le parti del mondo. L'articolo diceva che famosi medici britannici avvisano che questi super-batteri potrebbero cancellare "un secolo di progressi medici" ... 

Grecia shock: 60% delle famiglie non riesce a sfamare i figli. La troika impone altri licenziamenti

troika1 In Grecia tre famiglie su cinque, fra quelle considerate socialmente vulnerabili, hanno fatto fatica a sfamare i loro figli e in molti casi non ci sono riuscite. A rivelare il drammatico dato, come riferisce il diffuso quotidiano ateniese Eleftherotypia (Stampa libera) è lo studio condotto su un campione di 16mila nuclei famigliari e finanziato dalla Fondazione benefica Stavros Niarchos. Dal rapporto risulta che il 60% delle famiglie ha sofferto di insicurezza alimentare, il 23% la fame.

Intanto l’inviato del Fondo Monetario Internazionale in Grecia, Poul Thomsen, ha dichiarato a Kathimerini che la troika impone di accelerare le riforme nel pubblico impiego, con il licenziamento, in particolare, di “lavoratori non performanti”.


Fonte: imolaoggi.it 

CREARE IL DENARO DAL NULLA IMPOVERISCE LA GENTE

KrugmanDi Matteo Corsini
“E noi ci troviamo, come ho scritto proprio l’altro giorno in un altro contesto, in un mondo che trabocca di risparmi, un mondo dove chi decide di spendere meno e risparmiare di più rende tutti gli altri più poveri”. (P. Krugman)
Leggendo queste parole di Paul Krugman non posso fare a meno di dedurre che a suo parere ogni scambio volontario non sia effettuato perché mutualmente benefico, bensì rappresenti sempre un gioco a somma zero: se A vince, B perde, e viceversa. Da ciò derivano le critiche, spesso rancorose, verso i Paesi in surplus commerciale, rei, secondo la vulgata krugmaniana (e, in generale, keynesiana), di non spendere abbastanza, ossia di spendere meno di quanto incassano. In definitiva, si giunge alla messa sotto accusa del risparmio come atto che genera povertà. Chi risparmia sarebbe da deprecare, perché evitando di spendere toglie reddito ad altri.

lunedì 25 novembre 2013

L'allarme del Wall Street Journal: "Letta vi porterà al cimitero"

Il Wall Street Journal: in Italia c'è un becchino. Scopri chi è...Il quotidiano economico americano durissimo sul governo: "Ha portato la stabilità, ma nessuna riforma. Finirà come Monti"

L'Italia rischia di finire al cimitero. E a dirlo non sono un Renato Brunetta o un Beppe Grillo. Ma una delle bibbie economiche del pianeta, il Wall Street Journal. Il quotidiano economico americano, in un lungo articolo, analizza lo scenario politico-economico del nostro Paese alla vigilia dell'approvazione della Legge di stabilità e a due settimane dalle primarie che con ogni probabilità incoroneranno Matteo Renzi segretario del Partito democratico, aziosista di maggioranza del governo delle (ex) larghe intese con l'ormai prossimo passaggio all'opposizione di Forza Italia. L'Italia, spiega il WSJ, è il Paese che "ha fatto più progressi di ogni altro nel ripianare il proprio bilancio", ma ora ha bisogno di riforme che l'attuale governo non riesce a portare avanti perché "appare paralizzato". Ora si aprono tre scenari: il primo è quello di un governo "senza catene" in grado di lanciare le riforme; il secondo è che il successo di Matteo Renzi alle primarie del Pd costringa il governo Letta "ad accettare nuove elezioni per arrivare ad un governo di maggioranza" che possa agire con maggiore autonomia; il terzo è che Renzi non riesca a "soppiantare" Letta, che ha "il sostegno parlamentare del proprio partito e del capo dello Stato Giorgio Napolitano", e che i due vengano trascinati "nella loro amara rivalità" portando a un nuovo stallo politico.

Liberarsi dall’euro, non-moneta fraudolenta e totalitaria

DraghiLa nostra maledizione? Si chiama euro. «Più che una moneta, è un metodo di governo occulto, elitario, illegittimo, autoritario e antidemocratico». Una minaccia «che divide, anziché unire i popoli europei, col terrorismo della miseria (fuori dall’euro) e la promessa della prosperità (dentro l’euro)». Un mito, «falsificato in diverse varianti, a seconda della realtà socio-economica interna di ciascun paese». L’inizio della fine? Lo storico divorzio tra governi e banche centrali, dove queste ultime hanno cessato di fungere da “bancomat” degli Stati per sostenere la spesa pubblica. Di qui le “riforme strutturali” che prevedono stangate fiscali e misure recessive, privatizzazioni dei servizi, devastazione del lavoro con flessibilità, precarizzazione e licenziamenti facili. Era un piano preciso: togliere ossigeno agli Stati, azzoppando le economie democratiche a vantaggio delle élite. Lo spread? «Chiaramente pilotato dalla Bce, come “clava di ultima istanza” per costringere i governi periferici a imporre l’amara medicina».
Obiettivo: smantellare lo Stato democratico – garante dei cittadini – per privatizzare tutto, a beneficio di pochi ricchissimi. E tutto questo, osserva Alberto Conti su “Megachip”, grazie a un alibi come il «falso dogma dell’indipendenza della politica monetaria ai fini della stabilità». Così, si è formata l’euro-burocrazia al servizio delle lobby economico-finanziarie, che di fatto si arrogano il diritto d’interpretare il processo di unificazione europea, «falsamente presentato con la persuasiva immagine progressista dei padri fondatori di un sogno, che in realtà si è trasformato in un incubo», soprattutto per paesi come l’Italia. Col maturare della crisi, «l’euro mostra sempre più la sua vera natura di moneta fraudolenta, con la funzione di idrovora della ricchezza pompata dal basso verso l’alto». Ma la cosa peggiore è che questi falsi ideologici «alimentano odio e false contrapposizioni d’interesse tra i popoli, in nome della “competitività nei liberi mercati”, senza mai specificare se fisici o finanziari, in una logica di commistione diabolica dove per salvare gli uni occorre distruggere gli altri».

Servono soldi: protesta del Cocer dei Carabinieri e dei sindacati della Polizia.

Non ci sono soldi per garantire la sicurezza dei cittadini, mentre ce ne sono, e anche molti, per comprare nuove armi da GUERRA: solo recentemente è stato ufficializzato l'acquisto di "cannonieri volanti" che si sommano ai jet, sottomarini, navi da guerra, e molti altri sistemi d'arma da guerra acquistati negli ultimi 2 anni (vedi link di approfondimento contenuti nell'articolo citato)

Redazione Informati

carabinieri Cocer
A luglio è stato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Galitelli di fronte alle commissioni Difesa della Camera e del Senato, a lanciare un allarme che non può essere taciuto nè sottovalutato che abbiamo riportato nell’articolo Arma dei Carabinieri: soldi insufficienti, poche auto e con meno 12000 uomini.
Successivamente ha fatto sentire la propria voce anche ilCocer dei Carabinieri che è un organo di rappresentanza ma non un sindacato. Il giornaleAvvenire nell’articolo “Sale l’allarme per i tagli alle forze dell’ordine – Così avremo 30mila unità in meno in 3 anni - ” a firma di Vincenzo R. Spagnolo ha riportato la voce  del segretario nazionale dei funzionari di Polizia, Enzo Letizia e del Cocer dei Carabinieri dove si richiedono maggiore attenzioni e fondi per i rispettivi settori rappresentati.

domenica 24 novembre 2013

Einstein e il brevetto dimenticato: torna il primo frigorifero ecologico, 83 anni dopo

Einstein_refrigerator_t640Di Aldo Ferretti
Il frigorifero ad assorbimento, che non ha parti in movimento, opera a pressione costante, e richiede solo una fonte di calore per funzionare, è stato inventato congiuntamente nel 1926 da Albert Einstein e il suo ex studente Leo Szilard e brevettato negli Stati Uniti esattamente 83 anni fa, l’11 novembre 1930 (US Patent 1.781.541).

Il progetto di Albert Einstein del frigorifero ad assorbimento è ritornato d’interesse sia da quando sono stati messi al bando i gas refrigeranti dannosi per la fascia di ozono stratosferico sia a causa dell’obbligo della riduzione dei gas serra e con la possibilità di utilizzare energie alternative. Una delle caratteristiche fondamentali dei frigoriferi ad assorbimento di Einstein è l’assoluta silenziosità e la durata nel tempo, in quanto in questi dispositivi non vi è la presenza di organi e meccanismi in movimento che con il tempo potrebbero logorarsi (ad esempio i compressori). La conseguenza è la possibilità di utilizzarli in numerose situazioni, soprattutto quando non vi è la possibilità di allacciarsi alla rete elettrica.

La creazione di sistemi di refrigerazione ecologici e frigoriferi energeticamente efficienti può avere un effetto enorme per l’ambiente e gli stili di vita di milioni di persone. Non solo per i paesi in via di sviluppo che aspirano ai nostri stili di vita, ma in tutte quelle situazioni che richiedono raffreddamento, oltre all’ormai onnipresente aria condizionata, considerata una delle principali fonti energivore del pianeta (1.000 miliardi di kilowatt/ora all’anno, secondo una stima di un ricercatore americano, di cui abbiamo già parlato in questo articolo).

Da Fonsai 451 mila euro a La Russa quando era ministro

Parcelle pagate per spese sinistri e "altre prestazioni e servizi" dalla compagnia di assicurazione dei Ligresti tra il 2009 e il 2010.
 
Tra il 2009 e il 2010, quando era ministro della Difesa, Ignazio La Russa percepì dal gruppo Fonsai 451 mila euro come "parcelle spese sinistri" e "altre prestazioni di servizi". 

E' quanto emerge dagli atti dell'inchiesta di Milano - secondo quanto scrive 'la Repubblica' - che vede indagati Salvatore Ligresti Giancarlo Giannini per corruzione.

Il documento del 27 gennaio 2011, letto da Reuters, era stato inviato dall'Isvap a Fonsai per chiedere chiarimenti su uan serie di "operazioni significative e di operazioni con parti correlate". Tra queste un elenco di prestazioni, indicate come "parcelle sinistri" e "altre prestazioni di servizi", a Ignazio La Russa, al fratello Vincenzo La Russa (consigliere Fonsai) e al figlio Antonino Geronimo La Russa (consigliere Premafin).

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