Un intero villaggio che vive sugli alberi di castagno sui Monti Pelati nel Canavese che coniuga perfettamente vita nella natura, sviluppo sostenibile e i comfort della modernità.
Piccola, di legno e sostenibile, la casa sull’albero è il rifugio in cui vivere una vita tranquilla e a contatto con la natura, una vita in cui non si deve correre e non si deve rincorrere.
Un progetto di vita che è il desiderio di molti, vivere liberi e in simbiosi con la natura pura e semplice è la sfida che si sono proposti di affrontare gli abitanti di questa piccola comunità nata in un bosco di latifoglie.
In Piemonte, il sogno della casa sull’albero è diventato realtà. A sette metri di altezza ecco le casette a un piano unico, di legno e con le pareti ricamate da decorazioni lignee, dove vivono 12 adulti e una bambina di un anno. Immersi tra i boschi dei Monti Pelati hanno creato il primo villaggio ‘arboricolo’ di Italia. Le case, realizzate con le più innovative tecniche di bioedilizia, si integrano perfettamente alla natura e sono costruite utilizzando quanto più possibile materiali del bosco o materiali riciclati, e sorgono tutte sugli alberi di castagno ad un’altezza di 6-7 metri, supportate da grosse travi di legno, in stile vecchia palafitta.«Non siamo “figli dei fiori” o delusi della società e tanto meno eremiti», spiega Dario, papà di Galatea. E a conferma delle parole arriva il mestiere: Dario fa il manager e dirige la sua azienda che importa in Italia rum cubano. «Volevamo solo recuperare una vita che tutti noi sentivamo di perdere nelle nostre città. Qui noi non sopravviviamo, qui riusciamo a vivere più intensamente». Molti lavorano lontano ma la sera tornano sui loro alberi.

Una delle case sugli alberi del villaggio arboricolo sui Monti Pelati

Il risultato è un perfetto equilibrio di forme, con la massima attenzione e cura per l’ambiente circostante: «Inutile dire che, per noi tutti, il rispetto per l’ecosistema bosco è vitale, importantissimo», sottolinea Dario mentre ci offre un sorso del suo rum cubano. Bosco che sembra accettare bene i suoi inquilini: «Fino a due anni fa, questa zona che ci circonda», spiega Maria Pia, «era impoverita dall’eccessivo sfruttamento forestale. Ma rispettando l’ambiente, il numero delle specie vegetali, dagli alberi alla erbe spontanee, sta pian piano crescendo e la natura ritrova così il suo equilibrio».

Tra le case sugli alberi del villaggio piemontese, niente strade di asfalto, ma ponti e passerelle di legno sospese, che permettono di non scendere mai a terra per spostarsi da un punto all’altro del villaggio. Ad essere sospeso in aria è quindi l’intero villaggio, i cui abitanti, nonostante l’altezza e l’insolita abitazione non rinunciano alle comodità e alla tecnologia. Chi abita la casa sull’albero, infatti, non si fa mancare telefonino, computer e internet. Il villaggio di case sull’albero, iniziato a costruire nel 2002, è in continua espansione.
L’articolo è ispirato da http://www.storiecredibili.it/2010/08/il-piccolo-popolo-che-vive-sugli-alberi di Antonio Gregolin Copyright 2014, pubblicato su RepubblicaXL
Fonte: dionidream.com