In Russia si stanno realizzando enormi bunkers antinucleari a Mosca, capaci di ospitare fino a 12 milioni di persone, mentre Putin si prepara ad una possibile guerra nucleare con gli USA.
I giganteschi rifugi, la cui costruzione è stata rivelata il venerdì dai funzionari russi, sono una risposta alla recente escalation di tensioni ed accuse tra Mosca e Washington per causa del conflitto in Siria, come ha riferito oggi il giornale britannico Express.
I giganteschi rifugi, la cui costruzione è stata rivelata il venerdì dai funzionari russi, sono una risposta alla recente escalation di tensioni ed accuse tra Mosca e Washington per causa del conflitto in Siria, come ha riferito oggi il giornale britannico Express.
In concreto, entrambi i paesi si sono scambiati accuse sul fallimento della tregua che era stata proclamata per una settimana in Siria. Secondo Washington, Mosca non aveva preso le misure adeguate per far cessare l’offensiva dell’Esercito siriano contro i terroristi in Aleppo, mentre la Russia denuncia che gli statunitensi non sono stati capaci di separare i terroristi dall’opposizione.
“La cooperazione in Siria è stato l’ultimo e migliore colpo dell’Amministrazione Obama per prevenire la spirale discendente delle relazioni bilaterali con la Russia”, ha stimato un vecchio esperto della Casa Bianca, Andrew Wiess S..
Tuttavia il canale TV russo Zvezda ha avvisato i suoi cittadini che “gli schizofrenici dell’America stanno affilando le armi nucleari contro Mosca”, ha aggiunto il giornale britannico.
Tuttavia il canale TV russo Zvezda ha avvisato i suoi cittadini che “gli schizofrenici dell’America stanno affilando le armi nucleari contro Mosca”, ha aggiunto il giornale britannico.
Il giornale commenta che il presidente della Russia, Vladimir Putin, avrebbe ordinato lo scorso mese la costruzione di una installazione di 400.000 miglia quadrate in una regione appartata dei Monti Urali, considerati la frontiera naturale tra l’Europa e l’Asia, da dove potrebbe dirigere il conflitto nucleare.
Putin ha firmato il Lunedì un decreto con cui ha sospeso il trattato sulla riconversione del plutonio militare in combustibile nucleare di uso pacifico nel considerare che Washington minaccia la stabilità strategica tra le due potenze e non ha intenzione di adempiere agli accordi precedenti.
Una guerra tra gli USA e la Russia potrebbe provocare una catastrofe, visto che la Russia mantiene nei suoi arsenali più armi nucleari che non gli USA, con 8.400 testate nucleari, di fronte alle 7.500 di cui dispongono gli USA.
Nota: Naturalmente una eventuale guerra USA- Russia coinvolgerebbe pesantemente l’Europa ed in particolare tutti i paesi dove vi sono numerose basi militari USA-NATO, in particolare i paesi dell’Est, la Romania, il Kosowo, la Bulgaria ed i paesi baltici, oltre alla Germania, all’Italia, alla Francia ed alla Gran Bretagna, tutti paesi inclusi nell’alleanza NATO di cui gli USA si servono come proprio braccio militare per attuare le proprie politiche e finalità geopolitiche estese in varie regioni del mondo, dal Medio Oriente all’Afghanistan.
Il problema dell’appartenenza alla NATO e dei rischi che questo comporta non viene minimamente dibattuto nei paesi europei, visto che tutti i governi europei sono totalmente asserviti alle politiche dettate dagli USA e neanche le forze di (apparente) opposizione sono sensibilizzate al problema di una alleanza che, da difensiva (ai tempi della guerra fredda ed dell’URSS) ogi è divenuta strumento di espansionismo di una politica aggressiva degli USA, come dimostrato dalle ultime guerre volute da Washington in Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, ecc…
Tutte guerre combattute con il pretesto della lotta al terrorismo che hanno ottenuto il risultato opposto: massima espnsione dei gruppi terorristi e destabilizzazione e caos portato in tutti i paesi dove vi è stato un intervento occidentale.
Fonte: Sunday Express
Traduzione, sintesi e nota: Luciano Lago