«Colpo di Stato». Giulietto Chiesa è esplicito: «Se qualcuno ha un
termine più adatto per descrivere questa situazione, lo dica». Legge
elettorale, la “porcata” di Renzi e Berlusconi,
ancora con liste bloccate e controllate dai partiti, senza possibilità
di indicare preferenze. «Questa legge che si sta costruendo è un vero e
proprio tentativo di privare gli italiani di una rappresentanza reale»,
anche se la Consulta, la Corte Costituzionale, ha appena espresso un
giudizio chiarissimo, in favore del sistema proporzionale. Eppure, Pd e
Forza Italia vogliono il maggioritario verticistico, con parlamentari
“nominati” e candidati imposti dalle segreterie. Tutto questo, grazie
anche a Napolitano: «Abbiamo un presidente della Repubblica che consente
– approva, sollecita – delle cose illegali». Ovvero: «Si sta
utilizzando un Parlamento illegale, costruito contro il popolo italiano,
per fare un’altra legge che sarà contro il popolo italiano».
Attenzione: “lo vuole l’Europa”, si potrebbe dire. In effetti è così: l’attuale assetto europeo teme la democrazia.

«Quando è nata l’Europa – ricorda Giulietto Chiesa ai microfoni di “Siracusa Oggi” – c’era l’idea di fare un nuovo Stato – un vero e proprio nuovo Stato, una conferedazione
– in pace, che non aveva precenti nella storia degli uomini: mai era
accaduto che un paese si formasse con il consenso. Bene, questa Europa
non c’è più, è stata cancellata». Parlano i fatti, a cominciare dalle
carte: «Ci sono due documenti-chiave, il Trattato di Maastricht e il
Trattato di Lisbona, che negano questa Europa. E invece pensano a un’Europa
in un cui i più forti diventano ancora più forti, e i più deboli
vengono abbandonati a se stessi. E i più deboli siamo noi: Grecia,
Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda». Domanda: a chi serve quest’Europa indebolita e azzoppata dalla crisi? Sappiamo che gli Usa
si stanno concentrando sul Pacifico, per fronteggiare l’avanzata
economica e geopolitica della Cina. Sempre gli Stati Uniti puntano a
lacerare l’Ucraina, per poi spingere l’avamposto Nato fino ai confini
con la Russia. Tutto questo ci conviene? «La mia risposta è no», dice
Giulietto Chiesa. «Stati Uniti ed Europa non hanno interessi coincidenti».
Prima ancora di un’Italia sovrana, sostiene il fondatore del laboratorio politico “Alternativa”, dobbiamo avere un’Europa
sovrana. «Significa che dobbiamo passare da questa società, che è
insostenibile, a una società sostenibile – che è possibile». Per farlo,
però, «occorre una strategia politica di transizione». Che punti, prima di tutto, ad assicurare all’Europa
le risorse primarie di cui ha bisogno. «Alle nostre frontiere abbiamo
la Russia: 9 fusi orari, il più grande paese del mondo, che ha tutte le
risorse energetiche e minerarie, domani anche alimentari. Ma perché non
facciamo un patto di cooperazione strategica con la Russia?».
Alternativa che l’establishment filo-atlantico di Bruxelles non prende
neppure in considerazione, per ora. Ecco perché sono potenzialmente
decisive le elezioni europee di maggio: con l’operazione Tsipras, liste
civiche a sostegno del leader greco di Syriza come candidato comune alla
presidenza della Commissione Europea, la musica potrebbe cambiare.
«A
giugno potremmo avere in Europa
un gruppo di 60-70 deputati in grado di costituire un baluardo per
aprire questo tema. Io credo che sia possibile. Se l’Italia si presenta
in Europa e chiede di contare, noi saremo molto più forti di quanto siamo oggi».
Fonte:
libreidee.org