“Il terrorismo è il vero problema. E’ sostenuto direttamente dalla Turchia. E’ sostenuto direttamente dalla famiglia reale dell’Arabia Saudita e da un certo numero di Stati occidentali, in particolare dalla Francia e dal Regno Unito”. L’accusa arriva da Bashar al Assad, intervistato da Sputnik, quotidiano vicino al Cremlino.
Il rais ha poi parlato fase di transizione in Siria che, secondo lui, deve avvenire “nel quadro dell’attuale costituzione” e deve prevedere “un governo di unità nazionale” che comprenda “varie forze politiche”. Tale esecutivo dovrà essere composto da membri “dell’opposizione, indipendenti, dell’attuale governo e altri”. Il suo obiettivo primario dovrebbe essere quello di “lavorare alla nuova costituzione e farla votare dal popolo siriano”, solo dopo la transizione alla nuova costituzione “può avere luogo”.
Assad si è detto poi certo che molti “Paesi che erano contro la Siria, voglio dire prima di tutti i Paesi occidentali, cercheranno di portare le loro aziende a partecipare a questo processo. Per noi, in Siria, non c’è assolutamente alcun dubbio che chiederemo, prima di tutto, ai nostri Stati amici, principalmente dalla Russia. Penso – ha concluso – che le aziende russe avranno un ampio spazio per contribuire alla ricostruzione della Siria”