IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA BRITANNICO, MICHAEL GOVE: ''QUESTA COSA CHIAMATA UE CHIARAMENTE NON E' UNA DEMOCRAZIA''
LONDRA - In un articolo pubblicato sul quotidiano britannico "The Times" in edicola questa mattina, Michael Gove, segretario alla Giustizia del Regno Unito - l'equivalente del ministro della Giustizia italiano - e figura di primo piano dello schieramento per il Brexit, sostiene, scrive che alla base del referendum del 23 giugno ci siano questioni molto serie e molto gravi.
"Nel caso dell'Unione Europea - esordisce l'intervento di Gove sul Times - è evidente che sono le istituzioni europee a controllare il popolo e non il contrario. Noi, la gente, non controlliamo le attività dell'Ue più di quanto controlliamo quelle di Goldman Sachs o JPMorgan, cioè per nulla. Questo accade perchè le persone che gestiscono la Ue sono individui di cui la maggior parte di noi non ha mai sentito parlare, che non ha mai scelto, e che non può cacciare".
"L'Unione Europea - prosegue l'esponente del governo Cameron - è gestita da 28 commissari che hanno il diritto esclusivo di iniziativa politica e non sono mai stati eletti direttamente dal popolo. Dubito che la loro identita' sia nota a piu' di una manciata di cittadini europei".
"Il Consiglio dei ministri, poi - prosegue l'alto esponente conservatore britannico - è un organismo in cui il Regno Unito è solo uno dei 28 membri, non ha diritto di veto e può essere messo in minoranza da una maggioranza qualificata. Qeusto Consiglio, è bene non dimenticare, si riunisce in segreto e da un processo legislativo affidato a burocrati non eletti proviene più della metà delle nostre leggi, che governano ogni aspetto della vita".
"Queste leggi - continua - non possono essere annullate o abrogate dai parlamenti nazionali, altrimenti interviene la Corte europea di giustizia, contro la quale non si può ricorrere in appello e che è un'istituzione politica vincolata dai suoi fondatori a perseguire il fine ideologico dell'integrazione europea".
"Questa Corte di giustizia - prosegue Gove - ha un approccio fondamentalista, ad esempio, su temi come la libertà di circolazione, al punto che gli Stati membri hanno perso la possibilità di espellere i criminali. Comunque la si pensi sull'immigrazione, l'espulsione, l'estradizione, la lotta alla criminalità e al terrorismo - stigmatizza il minstro della Giustizia britannico - non si è più sovrani se non si possono controllare queste decisioni".
"Questa cosa chiamata Ue chiaramente non è una democrazia. Al centro del dibattito c'è quello che si chiama sovranità o autogoverno democratico o ripresa del controllo. Bene. Non abbiamo bisogno di un tribunale politico che ci dica che non possiamo espellere i criminali. Non abbiamo bisogno di accettare la perdita del controllo su tasse come l'Iva. Non abbiamo bisogno di cedere il controllo sulle frontiere per attrarre investimenti - scrive in prima pagina sul Times il ministro della Giustizia britannico Michael Gove".
"La storia dimostra che fuori dalla Ue abbiamo messo fine al commercio degli schiavi, diviso l'atomo, sconfitto il fascismo, costruito il miglior servizio sanitario del mondo, creato la migliore emittente radiotelevisiva e operato come un faro di libertà In conclusione, a chi è in dubbio chiedo: se ne fossimo fuori, votereste per l'appartenenza alla Ue, adesso? Se la risposta a questa semplice domanda è no, allora perchè scegliere di restare?".
Straordinario.
Redazione Milano.
Fonte: Il Nord