lunedì 15 luglio 2013

L’Italia non è più una Repubblica Parlamentare ma un regime presidenziale militare.

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 Con un incredibile comunicato il Consiglio Supremo di Difesa, presieduto dal Presidente della Repubblica, ha ingiunto al Parlamento di non immischiarsi nella questione dell’acquisto degli aerei F-35.

Facendo riferimento alla pur debole mozione approvata dal Parlamento che impone un diritto di veto parlamentare a futuri acquisti di F-35, il Consiglio afferma che “… tale facoltà del parlamento non può tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell’Esecutivo…

Incredibile. Con una frasetta, si butta a mare la superiorità del Parlamento, dei rappresentanti dei cittadini, rispetto all’Esecutivo, che di quel Parlamento dovrebbe essere espressione, e non controparte.

Ecco cosa succede a indebolire il ruolo del Parlamento, come hanno fatto politici corrotti e opposizioni improvvisate demenziali ed eterodirette.


Noi sapevamo di essere in una Repubblica Parlamentare, nella quale il Parlamento può mettere il naso ovunque, a garanzia dei cittadini. Ed ora, adducendo “provvedimenti tecnici”, il Parlamento viene diffidato ad interessarsi dei futuri acquisti di F-35.

Cosa c’entrano i provvedimenti tecnici e le decisioni operative con la scelta eminentemente politica di spendere o non spendere miliardi dei soldi degli italiani per guerre che non hanno alcun interesse a fare? Queste sono decisioni politiche, squisitamente politiche di grande importanza… non quisquilie tecniche.

Ecco come si presenta questo arrogante governo del peggio del peggio del peggio, sostenuto da un Presidente il cui ruolo di garanzia delle istituzioni repubblicane non appare in modo chiaro.

Chi ha partecipato al Gran Consiglio che mette in riga il Parlamento riducendolo ad un bivacco di perditempo che non devono nemmeno provare a disturbare i manovratori?

Il Presidente della Repubblica Napolitano, Enrico Letta, la Bonino, Alfano, Saccomanni, Mauro Zanonato e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.

Cosa combinerà il governo dell’inciucio e delle lobbies ora che si accinge alla riforma costituzionale sotto il Sole di Agosto? Cosa rimarrà delle nostre già inquinate libertà?


Fonte: coscienzeinrete.net
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