“Molti medici iracheni, da anni stanno cercando di allertare la comunità internazionale per ottenere aiuto, attraverso figure di spicco a livello internazionale. Invano. A seguito del blocco del rapporto dell’OMS, 58 esperti del mondo scientifico, intellettuali, operatori sanitari e difensori dei diritti umani hanno scritto nel maggio 2013 all’OMS e al ministero della sanità iracheno per chiedere la pubblicazione immediata del rapporto. Nessuna reazione a questo appello firmato da studiosi provenienti da tutto il mondo, tra cui Noam Chomsky, Ken Loach, John Tirman, la dottoressa Mozhgan Savabieasfahani e organizzazioni come Human Rights Now Giappone, Health Alliance International e molte altre persone eminenti del mondo scientifico e intellettuale. Davanti questo deliberato ostruzionismo, Hans von Sponeck, ex vice segretario generale delle Nazioni Unite e membro del Tribunale BRussels ha dichiarato: “Il governo degli Stati Uniti ha fatto di tutto per evitare che l’OMS indagasse nelle zone del sud dell’Irak, dove è stato utilizzato l’uranio impoverito che ha causato gravi danni alla salute e rischi ambientali”.
Le autorità statunitensi ammettono di aver utilizzato 320 tonnellate di uranio impoverito, cifre contestate dalla fondazione LAKA di Amsterdam che stima la quantità reale più vicina alle 800 tonnellate, lanciate in Irak durante la guerra del 1991, e 1.200 tonnellate durante l’invasione del 2003. Nel 1991, l’esercito statunitense ha lanciato quasi un milione di ordigni all’uranio impoverito in tre giorni su migliaia di profughi e soldati iracheni in ritirata sulla strada per Bassora. Molto rapidamente, alcune zone del sud dell’Irak hanno visto un incremento annuo del 350% dei casi di leucemia, deficienze immunitarie, cataratta e disfunzioni renali. Le statistiche ufficiali del governo iracheno mostrano che prima dello scoppio della prima guerra del Golfo, nel 1991, il tasso dei casi di cancro era di 40 su 100.000. Nel 1995 era salito a 800 su 100.000, e nel 2005 era raddoppiato ad almeno 1.600 persone su 100.000.
Le autorità statunitensi ammettono di aver utilizzato 320 tonnellate di uranio impoverito, cifre contestate dalla fondazione LAKA di Amsterdam che stima la quantità reale più vicina alle 800 tonnellate, lanciate in Irak durante la guerra del 1991, e 1.200 tonnellate durante l’invasione del 2003. Nel 1991, l’esercito statunitense ha lanciato quasi un milione di ordigni all’uranio impoverito in tre giorni su migliaia di profughi e soldati iracheni in ritirata sulla strada per Bassora. Molto rapidamente, alcune zone del sud dell’Irak hanno visto un incremento annuo del 350% dei casi di leucemia, deficienze immunitarie, cataratta e disfunzioni renali. Le statistiche ufficiali del governo iracheno mostrano che prima dello scoppio della prima guerra del Golfo, nel 1991, il tasso dei casi di cancro era di 40 su 100.000. Nel 1995 era salito a 800 su 100.000, e nel 2005 era raddoppiato ad almeno 1.600 persone su 100.000.
Le stime più recenti indicano un innalzamento regolare continuo. “Il mondo deve sapere che gli iracheni sono stati vittime di aggressioni inflitte con l’uso di munizioni all’uranio impoverito da parte delle truppe statunitensi e inglesi durante la guerra. Questo è un genocidio”, ha detto il dottor Jawad al-Ali, oncologo del Cancer Treatment Centre di Bassora. Egli stima che vi siano 300 siti in tutto l’Irak contaminati da radiazioni da munizioni all’uranio impoverito. “Prima della guerra del Golfo, avevamo due o tre casi di pazienti affetti da tumore al mese, ora 30-35 persone muoiono ogni mese. I nostri studi indicano che una percentuale compresa tra il 40 e il 48% della popolazione avrà un cancro entro cinque anni”. Considerando che l’OMS quantificava la popolazione irachena attorno ai 33.765.000 abitanti nel 2013, si può stimare che circa 15 milioni di persone riceverà una diagnosi di cancro nei prossimi anni.
Inoltre, mai prima era stato rilevato un tasso così alto di spina bifida nei bambini, per esempio a Bassora e il tasso continua ad aumentare. Il numero di idrocefali (acqua nel cervello) nei neonati è sei volte superiore a Bassora che negli Stati Uniti e si riscontrano malformazioni note solamente nei manuali di medicina riscontrate nei bambini nati nei pressi dei siti dei test nucleari nel Pacifico: bambini con monconi al posto degli arti, intestini fuori dell’addome, tumori enormi, occhi fuori dalle orbite o con un solo occhio come ciclopi, o senza occhi, senza arti, bambini anencefalici (assenza di una gran parte del cervello e del cranio), o con gravi problemi respiratori, con tumori maligni molto aggressivi che implicano amputazioni. Questi sono solo alcuni esempi tra i tanti. Una specialista in pediatria presso il Fallujah General Hospital, la dottoressa Samira Alani, ha condotto un’indagine a seguito della proliferazione dei difetti di nascita a seguito dei bombardamenti degli Stati Uniti dal 2005.
La sua ricerca l’ha portata in Giappone dove ha incontrato i medici giapponesi che studiano il tasso di malformazioni nei neonati a causa delle radiazioni dei bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki. Il tasso di incidenza delle malformazioni a Hiroshima e Nagasaki è attualmente tra l’1 e il 2%. La dottoressa Alani ha rilevato che i casi di malformazioni congenite è pari al 14,7% sui bambini nati a Fallujah, vale a dire più di 14 volte la frequenza delle zone colpite in Giappone. I medici iracheni ritengono che i difetti di nascita siano aumentati in un range compreso tra le 2 e le 6 volte, e tra le 3 e 12 volte la probabilità per un bambino di sviluppare un cancro o la leucemia dal 1991. Un rapporto pubblicato su The Lancet nel 1998 dichiarava all’epoca che circa 500 bambini morivano ogni giorno a causa della guerra e delle sanzioni e che il tasso di mortalità dei bambini iracheni sotto i 5 anni di età era aumentato dal 23 per mille nel 1989 al 166 per mille nel 1993. Che dire nel 2015, sapendo che questa tendenza è in crescita?
(…)
Alla luce di questa tragedia oscurata dalle organizzazioni internazionali, ci sorge una domanda: qual è il ruolo preciso dell’OMS? La funzione di questa organizzazione che alimenta il pianeta con le sue campagne fasulle contro la polio, la lebbra, ecc. e impartisce lezioni a destra e a manca, è quella di nascondere un rapporto che incrimini un qualche governo? Lo sterminio del popolo iracheno mediante l’uso di uranio su larga scala da parte degli eserciti americani e britannici è un argomento che non rientra nelle norme dell’OMS e delle ONG dei “diritti”, facciate che l’Impero ha usato per radere al suolo l’Irak e molti altri Paesi e i cui effetti devastanti continueranno a colpire per secoli? Cos’è un’organizzazione che osa nascondere un rapporto che coinvolge i mostri che gestiscono Washington e Londra e nascondono i crimini efferati commessi contro le famiglie irachene, la natura e gli animali? Come può uno scienziato tollerare tali mostruosità?”
Da Insabbiato il rapporto dell’OMS sui crimini statunitensi in Irak, di Mohsen Abdelmoumen.
All’articolo originale è allegata la documentazione fotografica di alcuni esempi di malformazioni neonatali, la cui visione è sconsigliata ai deboli di stomaco.
All’articolo originale è allegata la documentazione fotografica di alcuni esempi di malformazioni neonatali, la cui visione è sconsigliata ai deboli di stomaco.
Fonte: byebyeunclesam
Tratto da: Morasta