
Ci è stato sempre insegnato che per prevenire la carie dentaria bisognasse curare molto l’igiene orale e l’alimentazione. In particolare i pilastri della prevenzione sono da un lato spazzolare i denti con una tecnica corretta dopo i pasti e utilizzare il filo interdentale allo scopo di rimuovere la placca batterica, dall’altro evitare cibi ricchi di zuccheri raffinati.
Tutto sembrerebbe scontato, se non fosse per il fatto che chiunque di noi dentisti che ha acquisito un po’ di esperienza ha avuto modo di notare che esistono persone che pur spazzolando perfettamente i denti e avendo una corretta alimentazione, passano la vita a combattere contro carie che spuntano come funghi, mentre altre persone con un’igiene orale scadente ed una alimentazione zuccherina hanno delle bocche assolutamente indenni da questa patologia. Inoltre, a parità di igiene orale e alimentazione, non ci si spiega come mai siano colpiti certi denti e non altri, e i denti colpiti cambino da persona a persona, pur con delle prevalenze.
Come mai a volte la carie “contagia” il dente vicino e altre volte no?
Come mai spesso la carie è simmetrica e colpisce gli stessi denti ai lati opposti della bocca?
Come mai persone che non hanno mai avuto carie improvvisamente in un momento della loro vita cominciano ad averle senza avere modificato nulla per quanto riguarda le abitudini di igiene orale e cibo?
Troppi interrogativi senza risposta che fanno vacillare la teoria della carie causata esclusivamente dalla placca batterica.
E allora? Quali altri fattori possono subentrare a influenzarne l’insorgenza?