New York, 6 dic. - Sfida tutte le teorie sulla formazione dei pianeti. È la forza di una scoperta che si catapulta nell'universo astronomico infrangendone ogni certezza, poiché narra di un mondo improbabile. Si chiama HD 106906b il pianeta extrasolare che non dovrebbe esistere e che pure è stato individuato da Vanessa Bailey, giovane laureata dell'Università dell'Arizona, e dal team da lei guidato.
Determinanti, nella scoperta, sono state le immagini super accurate a infrarossi raccolte dal telescopio Magellan, installato in Cile. È dotato del sistema di ottica adattiva MAgAO, sviluppato in uno sforzo congiunto da INAF e Osservatorio Astronomico di Arcetri, vicino a Firenze, in collaborazione con l'Università dell'Arizona e i partner industriali italiani Microgate e ADS International.
Undici volte la massa di Giove, una temperatura di 1.500 gradi centigradi, il bizzarro pianeta orbita attorno alla sua stella madre a una distanza sbalorditiva, 650 volte superiore a quella tra la Terra e il Sole. Il corpo celeste ha appena 13 milioni di anni di vita - la Terra è vecchia quattro miliardi e mezzo - e brilla ancora grazie al calore residuo della sua formazione.
Si ritiene che i pianeti vicini alle loro stelle come il nostro si siano formati accrescendo materia da piccole strutture rocciose, presenti nel disco protoplanetario di gas e polveri che circondava la stella in formazione: tuttavia questo processo si compie in un lasso di tempo troppo lungo per poter dare vita a pianeti talmente grandi e lontani come HD 106906 b.
Fonte: http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/usa-scoperto-il-pianeta-che-non-dovrebbe-esistere-hd-106906b-20131206_193946.shtml