L'abbassamento del limite per i pagamenti contanti a 1.000€ (tra i più bassi in Europa), l'obbligo per i commercianti di dotarsi di POS per i pagamenti elettronici, i vari regali alle banche e gli incentivi sui pagamenti elettronici ("metti benzina senza commissioni" - "sconto del 10% ad alcuni distributori automatici per chi paga con la carta") etc non sono serviti per indurre gli italiani ad abbandonare i contanti, e anzi, di contro è aumentato il numero di coloro che pagano solo "cash"! Questo indurrà le banche italiane ad abbassare le commissioni per pagamenti con carte di credito? Visto che paghiamo le commissioni più alte d'Europa? In ogni caso gli italiani vogliono pagare contanti, e se la sovranità popolare vale ancora qualcosa, Renzi e soci devono tenerne di conto!
Staff nocensura.com
15 MILIONI DI ITALIANI HANNO CHIUSO IL CONTO IN BANCA E USANO SOLO CONTANTI: +30,4% DAL 2008”
Cresce enormemente l’ammontare di banconote in circolazione in Italia. Nel 2014 la massa monetaria complessiva ha sfiorato i 164,5 miliardi di euro. Negli ultimi 7 anni di crisi, fa sapere la Cgia di Mestre, l’incremento percentuale e’ stato del 30,4 per cento, a fronte di una variazione dell’incidenza delle banconote sul Pil del +2,4 per cento.
Nonostante l’Italia abbia il limite all’utilizzo del contante piu’ basso d’Europa, l’evasione fiscale non sembra averne risentito. Anzi, dall’analisi elaborata dall’Ufficio studi della Cgia, emerge un dato sorprendente: c’e’ pochissima correlazione tra la soglia limite all’uso di cartamoneta imposta per legge e il rapporto tra la base imponibile Iva non dichiarata e il Pil, vale a dire l’evasione fiscale.
Tra il 2000 e il 2012 (ultimo anno in cui i dati sono disponibili), a fronte di una soglia limite all’uso del denaro che e’ rimasta pressoche’ stabile fino al giugno 2008, l’evasione ha registrato un andamento altalenante fino al 2006 per poi scivolare progressivamente fino al 2010. Se tra il 2010 e l’anno successivo l'”asticella” del limite al contante si e’ ulteriormente abbassata (passando da 5.000 e 1.000 euro), l’evasione, invece, e’ salita fino a sfiorare il 16 per cento del Pil, per poi ridiscendere nel 2012 sotto quota 14 per cento.