Visualizzazione post con etichetta carte di credito. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta carte di credito. Mostra tutti i post

domenica 1 marzo 2015

CGIA: "15 mln di italiani hanno chiuso il conto in banca e usano solo contanti”

L'abbassamento del limite per i pagamenti contanti a 1.000€ (tra i più bassi in Europa), l'obbligo per i commercianti di dotarsi di POS per i pagamenti elettronici, i vari regali alle banche e gli incentivi sui pagamenti elettronici ("metti benzina senza commissioni" - "sconto del 10% ad alcuni distributori automatici per chi paga con la carta") etc non sono serviti per indurre gli italiani ad abbandonare i contanti, e anzi, di contro è aumentato il numero di coloro che pagano solo "cash"! Questo indurrà le banche italiane ad abbassare le commissioni per pagamenti con carte di credito? Visto che paghiamo le commissioni più alte d'Europa? In ogni caso gli italiani vogliono pagare contanti, e se la sovranità popolare vale ancora qualcosa, Renzi e soci devono tenerne di conto!



15 MILIONI DI ITALIANI HANNO CHIUSO IL CONTO IN BANCA E USANO SOLO CONTANTI: +30,4% DAL 2008”


Cresce enormemente l’ammontare di banconote in circolazione in Italia. Nel 2014 la massa monetaria complessiva ha sfiorato i 164,5 miliardi di euro. Negli ultimi 7 anni di crisi, fa sapere la Cgia di Mestre, l’incremento percentuale e’ stato del 30,4 per cento, a fronte di una variazione dell’incidenza delle banconote sul Pil del +2,4 per cento.
Nonostante l’Italia abbia il limite all’utilizzo del contante piu’ basso d’Europa, l’evasione fiscale non sembra averne risentito. Anzi, dall’analisi elaborata dall’Ufficio studi della Cgia, emerge un dato sorprendente: c’e’ pochissima correlazione tra la soglia limite all’uso di cartamoneta imposta per legge e il rapporto tra la base imponibile Iva non dichiarata e il Pil, vale a dire l’evasione fiscale.
Tra il 2000 e il 2012 (ultimo anno in cui i dati sono disponibili), a fronte di una soglia limite all’uso del denaro che e’ rimasta pressoche’ stabile fino al giugno 2008, l’evasione ha registrato un andamento altalenante fino al 2006 per poi scivolare progressivamente fino al 2010. Se tra il 2010 e l’anno successivo l'”asticella” del limite al contante si e’ ulteriormente abbassata (passando da 5.000 e 1.000 euro), l’evasione, invece, e’ salita fino a sfiorare il 16 per cento del Pil, per poi ridiscendere nel 2012 sotto quota 14 per cento.

sabato 27 dicembre 2014

L’avvocato dei consumatori: “Ecco i 10 motivi per i quali non ho una carta di credito”

L’avvocato Ralph Nader, ambientalista e saggista americano, da anni impegnato sul fronte dei diritti dei consumatori, scende in campo contro il consumismo e contro uno degli strumenti per alimentarlo: la carta di credito. E spiega perché lui ha scelto di tenerla lontana da sé.

di Giovanni Fez 

“L’industria” delle carte di credito permette di controllare in maniera molto stringente i mercati, le merci e i…consumatori, molto più, naturalmente, del denaro contante. Questo lo sa molto bene l’avvocato americano Ralph Nader che negli States è un vero e proprio punto di riferimento per i diritti dei consumatori e per gli attivisti ambientalisti. E l’esclusione dei contanti dalle transazioni è andata via via aumentando in proporzione all’aumento e alla diffusione del mercato di beni e servizi tanto che oggi, soprattutto negli States ma ora anche in Italia, molti di questi non possono di fatto essere acquistati se non attraverso una carta di credito o strumento analogo. E il trend è quello di limitare sempre di più l’utilizzo del contante.
Per molti può essere conveniente, ma chi appartiene alle fasce di popolazione a basso reddito può trovarsi nella condizioni di dover chiedere un’estensione del credito pagando poi costi nascosti. Comunque sia, l’avvocato Ralph Nader, dal canto suo, ha deciso di non possedere né utilizzare la carta di credito e spiega le dieci ragioni della sua scelta.
1. La carta di credito conduce ad una massiccia invasione della privacy; i dati personali di chi acquista circolano nel mondo senza controllo. I data base divengono accessibili sia da parte dei governi che da parte degli hacker. E’ praticamente impossibile impedire la circolazione delle informazioni personali.

giovedì 25 dicembre 2014

ADESSO VI SPIEGO PERCHE’ IO NON USO LA CARTA DI CREDITO

carta di credito
- DI RALPH NADER –
Ad un recente simposio dell’American Antitrust Institute a Washington D.C. ho chiesto ai presentatori circa la capacità del contante e degli assegni di competere con l’industria delle carte di credito e i relativi stretti controlli su commercianti.
Questo punto ovvio lo diventa meno quando si tiene conto della progressiva esclusione dei pagamenti in contanti/assegni causata dalla incredibile crescita di beni e servizi che non si possono acquistare a meno che non si possieda una carta di credito o un amico che la presti in cambio di un rimborso.
Per mandare alcuni tipi di posta espresso, affittare un’auto, pagare i servizi di compagnie aeree/ferroviarie o di un hotel, non è possibile pagare in assegno/contanti o è un disastro di condizioni e richieste informative. Il trend generale è di limitare sempre più ciò che la valuta legale può realmente acquistare negli USA a causa di contratti restrittivi con clausole minuscole (vediate faircontracts.org)
Per molta gente,la convenienza di una carta di credito e la possibilità di premi giustificano la preferenza di lasciar decadere il contante. Per di più, consumatore con un basso reddito preferiscono un maggior credito, benchè a caro prezzo. I detentori di carte di credito ricevono “punti” come le miglia dei frequent flyers, ma spesso pagano in altre maniere nascoste per questi “regalini”.
loading...
loading...