sabato 7 settembre 2013

I fratelli Biviano in protesta davanti a Montecitorio per le staminali, stanno morendo, diffondere

 Sta morendo, i media tacciono! NON E’ UNA BUFALA, NE’ UNA NOTIZIA VECCHIA. E’ LI’ A PIAZZA MONTECITORIO, A DUE METRI DALLA POSTAZIONE FISSA RAI. ANDATE E GUARDATE CON I VOSTRI OCCHI, SE NON CREDETE A NOI.
e’ bene che tutti sappiano che a montecitorio c’e’ una postazione fissa della RAI che avuto ordine dal governo di NON trasmettere nulla al riguardo della protesta dei malati che da una settimana protestano in presidio li giorno e notte.
I GIORNALI E LE TELEVISIONI tacciono perche’ se Sandro muore hanno paura di una rivoluzione. Diffondete queste notizie ovunque potete, almeno fate questo.
La manifestazione https://www.facebook.com/events/555687887813380/?notif_t=plan_user_invited
La pagina Facebook https://www.facebook.com/MontecitorioPerLaVita
Fonte: facebook, di Ernesto Inguastito
TRA LE STAMINALI ED I FRATELLI BIVIANO.
Una storia umana tra disinformazione pressante, controinformazione assente e realtà scientifica incontrovertibile.
Sandro e Marco Biviano sono due di quattro fratelli affetti da distrofia muscolare che per la stessa malattia hanno già perso il padre e lo zio.
All’inizio dell’estate 2013 sono partiti da Lipari – un’isola dell’Eolie della regione Sicilia - per raggiungere Roma e porre all’attenzione dell’opinione pubblica il loro caso sociale.
Mentre le due sorelle Elena e Palmina sono rimaste in casa con la madre, Marco e Sandro hanno deciso di combattere la loro guerra nella capitale “accampandosi” fino al sopraggiungere della morte in Piazza Montecitorio in Roma.
Che cosa chiedono?
I fratelli Biviano chiedono di poter accedere liberamente alle cure compassionevoli che comprendono anche il metodo delle staminali. Oggi questo non è possibile perché la legge glielo impedisce seppur il ministero della salute abbia dichiarato le infiltrazione di staminali senza controindicazioni per la salute umana.
In cosa consistono queste cure?
Si tratta della nuova frontiera scientifica in campo medico per curare innumerevoli malattie che vanno dal semplice diabete fino ai casi estremi delle malattie rare come il Parkinson, la distrofia muscolare, la SLA e tante altre ancora.

Le cellule staminali già sono presenti nel corpo umano ma per ogni individuo questa presenza risulta limitata; similarmente alla dotazione limitata di ovuli presenti nel corpo femminile.
Ogni qualvolta si presenta una malattia – che provoca dei danni ai tessuti – le cellule staminali intervengono prontamente all’interno del corpo umano per riparare e ripristinare questi danni a livello molecolare; riconsolidando lo stato iniziale precedente alla malattia.
Volendo fare un esempio empirico possiamo dire che fungono come una sorta di formattazione a basso livello che ripristina il sistema operativo di un computer riparando tutti i file compromessi di una determinata parte del software.
Quando le cellule staminali si esauriscono il corpo umano è privo di questa difesa e quindi i tessuti non possono più essere riparati e subiscono quotidiani sfaldamenti che portano lentamente l’individuo – colpito da queste malattie – al decesso.
La ricerca scientifica contemporanea – con l’aiuto dell’attuale tecnologia – è riuscita ad identificare ed isolare queste specifiche cellule e a riprodurle con particolari metodi in laboratorio.
Quindi oggi è possibile – da una singola cellula – ottenere in laboratorio milioni di altre cellule staminali che a seconda dei casi possono essere infiltrate nel corpo umano per sostenere quel servizio di ricostruzione e riprogrammazione cellulare dei tessuti; supportando quella mancanza naturale che si è venuta a determinare nel corpo umano.
Bisogna precisare che queste infiltrazioni di staminali non sono curative, nel senso che non risolvono le “cause” alla base delle malattie che in parecchi casi ancora restano un mistero per la scienza, ma riescono a mantenere in vita e a far rifiorire le persone colpite da queste disgrazie.
Tant’è che il paziente deve essere sottoposto periodicamente a queste infiltrazioni proprio per mantenere nel corpo umano quella quantità di staminali utili al suo giovamento fin quando un giorno la scienza riuscirà a trovare la cura definitiva per queste malattie.
Per tanto i pazienti – a seconda dei casi – ogni tre, sei , dodici mesi oppure a distanza di qualche anno devono essere sottoposti a questi trattamenti per stabilizzare la quantità di staminali e quindi la loro malattia e poter condurre così una vita decente e dignitosa.
Le cellule staminali, essendo già presenti in natura, non possono essere brevettate. Ciò che può essere brevettato – e quindi sottoposto alla proprietà intellettuale – sono i metodi di purificazione, proliferazione e infiltrazione di queste cellule.
Cioè i protocolli specifici che gli scienziati mettono appunto nella loro ricerca in funzione delle malattie studiate.
La ricerca scientifica ha ampiamente dimostrato l’efficacia di questi diversi metodi staminali e ormai sono migliaia le persone che hanno goduto di queste cure in cliniche e ospedali specializzati in Stati Esteri che si fanno pagare fior fior di quattrini.
In se per se la produzione di staminali ha bassissimi costi. Ciò che costano sono gli strumenti ed i macchinari per produrle. Ma si tratterebbero di spese iniziali e non continuative; eccetto per le royalty sui protocolli brevettati come è stato accennato sopra e come accade anche oggi per qualsiasi farmaco brevettato.
La battaglia dei fratelli Biviano è incentrata esclusivamente sul legislatore italiano che allo stato attuale non permette al cittadino di curarsi con metodi che non siano stati prima sperimentati ufficialmente attraverso una complessa procedura burocratica.
Per poter accedere alle cure compassionevoli – durante la fase di sperimentazione dei protocolli staminali – il malato deve inoltre essere autorizzato da un giudice del lavoro. Un’altra delle tante assurdità di questo sistema. Un’altra delle tante barriere che sta mietendo in continuazione queste vite a tempo.
Questa procedura di sperimentazione prevede tre passaggi di comunemente detti TRAIL.
La cosa singolare da tenere ben presente è la sperimentazione del TERZO TRAIL che per legge obbliga l’inventore del protocollo ad essere assistito da una casa farmaceutica con la quale abbia firmato un contratto preventivamente.
Questo la dice lunga sul filtro che il legislatore ha posto in favore delle multinazionali farmaceutiche.
Perché mai un inventore dovrebbe essere accompagnato obbligatoriamente da una casa farmaceutica?
Visto che si tratta della salute umana… non sarebbe più logico che l’inventore venga assistito da un Ente (quindi da una figura giuridica pubblica) che segua la scientificità del trovato piuttosto che da una figura giuridica privata intenzionata a fare business sulla salute degli esseri umani?
Stiamo parlando di trattamenti o cure che nel 100% dei casi abbatterebbero drasticamente il profitto industriale delle case farmaceutiche.
Facciamo un semplice esempio: pensate ad una persona affetta da diabete che ciclicamente in un mese deve sottoporsi all’auto-test per la glicemia. Un test che in farmacia costa intorno ai 35 €, mettiamoci sopra anche gli aghi, le siringhe, i cerotti, i disinfettanti ecc ecc. Tutto questo per tenere sotto controllo una malattia senza curarla definitivamente ne tanto meno migliorare le condizioni di salute dell’affetto; costringendo il malato anche ad una attenta dieta supportata da farmaci di diverso tipo a seconda dei casi.
E’ vero che i trattamenti delle staminali non portano alla definitiva cura della malattia presa come esempio, ma è anche vero che questi protocolli periodici di staminali offrirebbero al malato tutto un altro approccio esistenziale ed economico al disagio che vive dal momento che verrebbero ripristinate le sue funzioni allo stato iniziale prima della sua malattia in gran parte dei casi; ed in quelli più gravi a stati di miglioramento qualitativo della vita senza precedenti.
Ovviamente gli interessi che vengono toccati dalle staminali sono molteplici ed economicamente rilevanti. Sia per la Big Pharma che accuserebbe perdite miliardarie, sia per le strutture specializzate che oggi praticano queste infiltrazioni con parcelle da capogiro e sia per gli attuali equilibri spirituali di tutte le dottrine teocratiche che si ritroverebbero a far varcare alla civiltà umana la soglia dell’emancipazione; spostando l’ago della bilancia sulla ragione e sulla scienza.
Sotto all’influsso negativo di tutti questi enormi interessi si trovano schiacciati in Piazza Montecitorio i fratelli Biviano che – a nome di tutta la comunità dei bisognosi di cure compassionevoli – lottano per la vita e hanno deciso di combattere fino alla morte per vedere riconosciuti il loro diritto alla vita sancito nella costituzione dall’articolo 32.
Ecco perché sono ormai in molti a definirli degli Eroi, dei Don Chisciotte della Mancia contemporanei che lottano contro i mulini a vento di un opinione pubblica costituita in gran parte da persone indifferenti e condizionate da un regime mediatico che sta facendo di tutto per creare confusione e disinformazione sull’argomento; rendendolo volutamente di difficile comprensione per il cittadino medio.
In Piazza Montecitorio oggi non si combatte solo per una classe sociale affetta da malattie rare, ma si combatte per aprire una breccia in un regime che tiene relegato l’essere umano ad ogni sorta di dipendenze per renderlo schiavo e OGGETTO di DIRITTO, anziché esaltarlo come essere libero quindi considerato SOGGETTO di DIRITTO come dovrebbe essere in una società progredita che intende definirsi civile.
I fratelli Biviano hanno organizzato un presidio permanente in Piazza Montecitorio e vivono all’interno di una tenda con tutti i disagi del caso che due persone disabili possono avere in queste circostanze.
Un’altra nota importantissima da ricordare della vicenda dei fratelli Biviano è quella inerente all’emendamento 43 del decreto del FARE che il 5 agosto scorso doveva essere discussa con tutti gli schieramenti politici. Questo emendamento presentato dalla senatrice Bonfrisco del Pdl avrebbe potuto far accedere da subito i malati alle cure compassionevoli senza dover passare per un giudice del lavoro ma solo da un medico prescrittore.
Purtroppo nella fase preliminare di consultazione sia il Pdl che il Pd erano favorevoli mentre le forze politiche del M5S hanno dato parere negativo in evidente contrasto con quello che era stato affermato nei giorni precedenti dai politici di questo schieramento che erano andati a trovare i fratelli Biviano e in contraddizione con quanto affermato da Beppe Grillo in campagna elettorale che aveva affermato che l’M5S avrebbe valutato caso per caso le discussione e quindi selezionato la sua politica di ostruzionismo.
Se l’emendamento fosse passato i fratelli Biviano già dal 5 di agosto avrebbero potuto rientrare a casa contenti, ma le cose non sono andate per il verso giusto.
Le senatrice Bonfrisco, trovandosi in questa situazione spiacevole, ha preferito ritirare l’emendamento per non farlo bocciare definitivamente e farlo trasformare nell’ordine del giorno N° G/974/69/1 che sarà discusso nuovamente verso la metà del mese di settembre nel decreto del FARE 2.
Per il 10 di settembre è stata indetta – da parte del presidio permanete – la manifestazione MONTECITORIO PER LA VITA che inizierà alle ore 09:00 della mattina e si prolungherà per tutta la giornata.
Come si fa ad essere indifferenti?
(Ernesto Inguastito)
PAGINA FACEBOOK: MONTECITORIO PER LA VITA NEWS


Fonte: stampalibera.com

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