Sulla scia del rapporto reso parzialmente pubblico dal Senato degli Usa il 9 dicembre 2014, Amnesty International ha chiesto ai governi europei che cooperano al programma di detenzioni segrete, interrogatori e torture della Cia nell’ambito della “guerra al terrore” degli Usa, di agire con urgenza per portare i responsabili di violazioni dei diritti umani di fronte alla giustizia.
Nel documento diffuso il 20 gennaio intitolato “Complici in un reato”, Amnesty International descrive le informazioni pubbliche disponibili riguardanti la possibile presenza di centri segreti di detenzione della Cia in Lituania, Polonia e Romania, e indica altri governi che avrebbero colluso con la Cia (tra cui Germania, l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia e il Regno Unito), in alcuni casi in cambio di milioni di dollari. Il documento di Amnesty International evidenzia inoltre la resistenza da parte di questi governi a svolgere indagini approfondite ed efficaci.
“Senza l’aiuto europeo, gli Usa non sarebbero stati in grado di portare avanti detenzioni segrete e torture per così tanti anni. Il rapporto del Senato ha dichiarato in modo più che evidente che i governi stranieri sono stati determinanti per il “successo” delle operazioni della Cia. Le prove raccolte in quasi 10 anni puntano il dito su alleati-chiave degli Usa in Europa”, ha dichiarato Julia Hall, esperta di Amnesty International su antiterrorismo e diritti umani.