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lunedì 24 novembre 2014

La pillola dei 5 giorni dopo si potrà comprare senza ricetta


Quella che viene definita "pillola dei 5 giorni dopo", efficace come contraccettivo fino a 120 ore dopo il rapporto sessuale, potrebbe essere venduta in tutti gli Stati europei a partire dall'anno prossimo senza ricetta, liberamente. Lo prevede un parere favorevole del Comitato per i prodotti medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea del farmaco (Ema). Il Comitato, informa l'Ema, "ha raccomandato un cambiamento di stato di classificazione da soggetto a non soggetto a prescrizione per il contraccettivo d'emergenza ellaOne (ulipristal acetato). Dunque, il farmacoellaOne, potrebbe essere ottenuto senza prescrizione medica all'interno dell'Unione europea. Il farmaco è un contraccettivo di emergenza usato per prevenire le gravidanze indesiderate se assunto entro cinque giorni da un rapporto sessuale non protetto, e agisce impedendo o ritardando l'ovulazione. , ma è più efficace se assunto entro le 24 ore. Eliminando la necessità di prescrizione per il farmaco, secondo l'Ema "si dovrebbe accelerare l'accesso delle donne al prodotto e quindi aumentare la sua efficacia". Sulla base della valutazione delle informazioni disponibili, il CHMP ha rilevato che l'ulipristal acetato può essere utilizzato in modo sicuro ed efficace senza prescrizione medica. La pillola dei 5 giorni dopo è stata autorizzata nell'Unione Europea nel 2009 e il suo profilo di sicurezza è paragonabile a contraccettivi di emergenza contenenti levonorgestrel, che sono i contraccettivi di emergenza più utilizzati di frequente in Europa.


Fonte: caffeinamagazine.it



martedì 18 novembre 2014

Femen, ecco chi sono. Le rivelazioni di una infiltrata

FEMEN: rivelazioni veramente scandalose
© Foto: «La Voce della Russia»
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2012_09_22/FEMEN-rivelazioni-veramente-scandalose/

Una giornalista di un canale televisivo ucraino è riuscita ad infiltrarsi nel controverso movimento femminista FEMEN.

La ragazza è entrata a far parte dell'organizzazione, dichiarandosi convinta sostenitrice delle loro idee e partecipava personalmente alle azioni di protesta in topless, registrando il tutto con una telecamera nascosta. Si è scoperto che dietro gli ideali di emancipazione femminile in realtà ci sono finanziatori dell’Europa e degli Stati Uniti.
Per smascherare FEMEN la giovane giornalista si è dovuta “sacrificare” partecipando alle loro azioni in topless. Per settimane era stata addestrata per come tenere un comportamento aggressivo e come attrarre l'attenzione dei giornalisti fingendo di essere una vittima innocente del “sistema sessista”. Cosa più importante le è stato insegnato come mostrare davanti la telecamera il suo seno.
Il debutto in topless della giornalista è avvenuto a Parigi dove FEMEN aveva recentemente aperto un nuovo ufficio di rappresentanza. Alcune attiviste hanno organizzato una manifestazione nel loro stile mostrando il seno davanti il centro culturale islamico parigino. La giornalista era terrorizzata, respirava l’odio della gente che sentiva derisa la propria fede:
L'azione dimostrativa si sta svolgendo presso un centro culturale islamico e riteniamo che la folla sia pronta ad assalirci, ci salvano solo le telecamere dei giornalisti.
Il viaggio a Parigi è stato pagato direttamente dal movimento FEMEN alla giornalista. I biglietti d’aereo, le camere d'albergo, il taxi e i pasti erano stati quantificati in 1.000 euro al giorno, a parte ma sempre a “costo zero” le spese per gli estetisti e la cosmetica.
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