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mercoledì 23 aprile 2014

DOSSIER: Sesso, Bugie e Controllo Mentale - Cathy O'Brien

di Cathy O'Brien
Traduzione di Anticorpi.info

Vorrei ringraziare ognuno di voi per essere qui stasera per conoscere uno strumento che viene segretamente usato per perseguire ciò che Adolf Hitler e George Bush hanno definito:Nuovo Ordine Mondiale.
Mi riferisco al controllo della mente. Vorrei cercare di farvi comprendere il fenomeno del controllo mentale rendendovi partecipi della mia esperienza. Se si accetta l'idea del controllo mentale e la si rapporta a molti aspetti della società odierna, come l'erosione della morale, della Costituzione e della giustizia nei nostri tribunali, all'improvviso tutto appare riconducibile alle tecniche di controllo del Nuovo Ordine Mondiale. 

I controllori del nostro paese ci stanno manipolando, basandosi sul principio secondo cui la loro conoscenza segreta debba essere sfruttata per consolidare il loro potere. 

Avete il diritto e la necessità di conoscere tali segreti, perché la conoscenza è la nostra unica difesa contro il controllo mentale. Diffondendo la conoscenza dei loro segreti erodiamo il loro potere. Mi sento molto fortunata per essere riuscita a sottrarmi alle operazioni con cui la CIA ha abusato di me attraverso le tecniche di controllo mentaleMK Ultra. Sono molto fortunata ad essere sopravvissuta dopo essere stata costretta ad operare sotto il livello della Casa Bianca e del Pentagono. 

Molti segreti e reputazioni sono stati stroncati come conseguenza della convinzione che non fosse possibile 'deprogrammarmi' e quindi indurmi a ricordare ciò che avrei dovuto cancellare dalla memoria. 

Si sbagliavano. 
Non hanno fatto i conti con la forza dello spirito umano. Non credevano che un uomo buono come Mark Phillips, anch'egli in possesso dei loro segreti, avrebbe usato tali cognizioni per ripristinare la mia mente piuttosto che per controllarla. 

Un'altra cosa di cui sono convinti i fautori del Nuovo Ordine Mondiale (NWO) è che le persone per bene non siano in grado di interferire nei loro progetti in quanto non hanno una mentalità criminale come la loro. Le persone che controllano le menti del nostro paese per certi versi sono molto intelligenti, ma di contro le loro facoltà intellettive sonolimitate dalla loro immoralità. Se fossero stati dotati della capacità di analisi profonda si sarebbero resi conto che prima o poi qualcuno, e poi un numero sempre maggiore dischiavi sarebbe sopravvissuto per raccontare i loro segreti. 

Ora che sento di avere nuovamente il controllo della mia mente e del mio libero arbitrio, dedico tutta me stessa alla divulgazione delle cose a cui ho assistito all'interno della base di questi aguzzini, perché so che quando qualcuno apre la strada, le persone lo seguono.

mercoledì 16 ottobre 2013

Dossier: Come il cibo influenza la mente

Come già detto nel post precedente a proposito del declino delle facoltà cerebrali, ci sarebbe tanto da dire su un  argomento così misterioso, complesso e ricco di pesanti implicazioni, e così, ricordandomi di un altro libro di parecchi anni fa molto simile a quello da me recensito ("Supercibi per la mente"), dal titolo quasi uguale ("Cibo per la mente"), mi è sembrato quasi doveroso ampliare il discorso al di là degli aspetti degenerativi delle nostre funzioni più nobili.

Oggi c'è più che mai bisogno nella nostra società di salute mentale: gli episodi di cronaca di violenza, di follia omicida e di incidenti che a scadenza quotidiana funestano la vita di tante persone stanno lì a ricordarcelo. Perciò, proprio perchè si tratta delle funzioni più nobili, vale la pena soffermarsi su quei fattori e quei meccanismi in esse implicati,  ignorati per troppo tempo e ancora oggi  poco compresi o considerati.

Perchè se la consapevolezza del rapporto fra ciò che mangiamo e la salute del corpo, almeno per ciò che concerne le malattie metaboliche più diffuse come sovrappeso, malattie cardiovascolari, diabete e tumori, si sta ormai (finalmente) generalizzando, e i cosiddetti salutisti (che sono poi semplicemente coloro che ne tengono  contoconcretamente nelle loro scelte quotidiane) non vengono più additati come maniaci ed eccentrici, l' idea che gli stessi fattori responsabili dei nostri mali fisici possano influenzare ugualmente la mente, le emozioni e il comportamento è ancora piuttosto aliena per la maggioranza delle persone, o almeno non se ne percepisce la reale portata.

A questo atteggiamento non fa eccezione la classe medica, tant'è che, mentre per le suddette patologie si danno indicazioni a scopo preventivo (sia pure vaghe e a volte discutibili), per i problemi mentali più gravi e diffusi non si fa niente di simile, nonostante, come dicevo la volta scorsa ("Scongiurare Alzheimer e degenerazione cerebrale è possibile e anche facile"), la ricerca fornisca già elementi degni di considerazione (un' ulteriore testimonianza ci viene dagli studi di Franco Berrino). 

Si tratta evidentemente di una sorta di tabù culturale, figlio legittimo del ben noto dualismo cartesiano, che ha plasmato gli ultimi tre-quattro secoli della nostra civiltà con la sua netta dicotomia fra il mondo della "volgare" materia (res extensa, come la chiamava appunto Cartesio) e quello "nobile" e astratto del pensiero e dello spirito (res cogitans).

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