Giuseppe Carione, maresciallo in pensione, racconta gli sversamenti di rifiuti nei campi in provincia di Caserta. “Ora lì crescono le fragole, nessuno ha mai scavato: se i pm me lo chiedono, li accompagno sul posto”. Colpa della camorra,
certo. E anche di certa imprenditoria senza scrupoli. Ma se per anni è stato possibile sversare nei campi della Terra dei Fuochi qualsiasi genere di veleno, questo è avvenuto anche grazie al silenzio di pezzi dello Stato, che dovevano controllare i luoghi e perseguire i criminali. Ma qualcuno non ha fatto il suo dovere. Lo afferma un maresciallo in pensione della Guardia di Finanza, che ha raccontato ai magistrati di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) una storia che fa venire i brividi. Si chiama Giuseppe Carione e per quindici anni, dal 1989 al 2004, è stato in servizio presso la compagnia di Aversa con il grado di maresciallo capo e la qualifica di verificatore fiscale. Carione dice di aver visto sotterrare schifezze di ogni tipo nei campi tra Aversa, Lusciano e Parete, nella provincia casertana. Dice che alcuni colleghi finanzieri, tra i quali colonnelli e generali, sapevano tutto, ma hanno chiuso un occhio e non hanno indagato. Dice che su quei terreni ora ci fanno crescere le fragole. “Se i magistrati me lo chiedono, li porterò nei luoghi precisi dove scavare.
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mercoledì 4 marzo 2015
martedì 27 gennaio 2015
La teoria: "Sul lato nascosto della Luna ci sono insediamenti alieni"

Quale posto migliore del lato oscuro della luna, che è perennemente nascosta ai nostri occhi?
A sostegno di questa affermazione, Milton William Cooper, scrittore americano, broadcaster ed ex ufficiale dei servizi segreti dell’US AIR FORCE, ha dichiarato sotto giuramento nel 1989, che il governo degli Stati Uniti è a conoscenza di basi aliene sulla Luna, (per l’esattezza “avamposti”) dove vengono ospitate astronavi che spesso vistano la Terra.
“Al di là della Luna ci sono basi alieni” – dichiara MiltonCooper in un comunicato. “Sono stati visti dagli astronauti delle missioni Apollo. Durante il viaggio sulla Luna sono state fotografate queste basi aliene, che erano dotate di grandi macchine utilizzate per lavori sulla superficie del satellite (forse chissà per estrazione mineraria) e di grandi astronavi “
Cooper ha scritto anche su altre teorie del complotto, legate al governo degli Stati Uniti. Ma la sorpresa è arrivata nel 2001, quando Cooper è stato assassinato da agenti dell’Ufficio dello Sceriffo ( Contea Apache). Ci fu un raid delle forze di Polizia nella sua casa in Arizona, per via di una denuncia per evasione fiscale. La versione ufficiale dice che Cooper ha aperto il fuoco per primo. C’è forse una prova migliore? Si sa come vanno queste cose. Se sai troppo…vieni ucciso. La verità fa male…
Ecco com'era la Terra di 50 milioni di anni fa

La mappa delle foreste primitive è stata tracciata grazie a minuscoli frammenti fossili di piante.
Il risultato, pubblicato su Science, si deve al gruppo coordinato da Regan Dunn, dell’Università di Washington, e potrà aiutare a vedere come le comunità animali e vegetali del pianeta hanno risposto ai cambiamenti climatici in passato e come reagiranno a quelli futuri.
“Conoscere la struttura della vegetazione di un territorio e la disposizione delle foglie sulla superficie terrestre è la chiave per comprendere gli ecosistemi” rileva Dunn. “La densità della vegetazione, infatti, influenza precipitazione, erosione, comportamento degli animali. Quindi avere questa informazione può far luce su come erano gli ecosistemi della Terra e come sono cambiati nel corso di milioni di anni”.
giovedì 22 gennaio 2015
MAI VISTA LA LUNA COSÌ VICINA ALLA TERRA: COSA ACCADREBBE SE SI TROVASSE A SOLI 400 KM?
Il nostro pianeta sarebbe spacciato se non ci fosse la Luna. Lo stesso, o forse peggio, accadrebbe se si avvicinasse pericolosamente. In un video che già spopola su YouTube si vede il nostro satellite alla stessa distanza della Stazione Spaziale Internazionale. Effetti drammatici ci sarebbero sulle maree, sui terremoti e sulla vita di tutti gli esseri viventi.
[media.inaf.it] E se la Luna si trovasse a 420 chilometri di distanza dalla Terra? Come sembrerebbe? E cosa succederebbe al nostro pianeta?
E’ una circostanza quasi impossibile, anche perché il nostro satellite naturale tende ad allontanarsi e non ad avvicinarsi, ma c’è chi, sul web, ha provato a immaginare come sarebbe la Luna alla stessa distanza, più o meno, della Stazione Spaziale Internazionale.
Ad oggi la distanza fra la Terra e il suo satellite è di 384.400 chilometri, cifra che potrebbe aumentare nel corso di migliaia di anni, come dice Luis Barbier, astrofisico del Goddard Space Flight Center della NASA, ma solo fino a quando l’orbita della Luna raggiungerà un’ampiezza maggiore del 50 per cento di quella attuale.
Qualche tempo fa, l’INAF ha anche provato a immaginare cosa ne sarebbe di noi se vivessimo senza Luna, quali sarebbero gli effetti sulle maree, sull’asse e sulla rotazione terrestre. Ne è venuta fuori un’analisi quasi catastrofica.
mercoledì 5 novembre 2014
Deep impact. I russi scoprono un nuovo asteroide potenzialmente pericoloso per la Terra

La rete russa di telescopi automatizzati è costituita da piccoli telescopi robotici doppi con diametro di circa 40 centimetri con ampio campo visivo, inoltre sono dotati di dispositivi di guida ultra veloci e forniscono un monitoraggio pressoché continuo dello spazio. L’asteroide ha un diametro di 370 metri ed è stato denominato “2014 UR116″ e in caso di collisione con la Terra può emanare un’energia esplosiva fino a 1000 volte più potente dell’esplosione del meteorite di Chelyabinsk. Scoperto asteroide potenzialmente pericoloso per la Terra Per il momento non è possibile calcolare la sua traiettoria con precisione ma nulla toglie che possa colpire la Terra o entrare in collisione con Marte o Venere.
Fonte: http://www.segretiemisteri.com/2014/11/scoperto-asteroide-potenzialmente-pericoloso-per-la-terra/
Tratto da: terrarealtime.blogspot.it
domenica 2 novembre 2014
I 10 pianeti dell'universo conosciuto più simili alla terra

La NASA ha divulgato un piccolo catalogo contenente la lista dei pianeti extrasolari potenzialmente adatti ad ospitare la vita: questi “esopianeti” o pianeti extrastellari sono così denominati perché situati al di fuori del nostro sistema solare ed orbitanti intorno ad una stella diversa dal nostro Sole.
Ad oggi, il numero degli “esopianeti” conosciuti e confermati ha raggiunto quota 1821 mentre 1135 sono i sistemi solari individuati, molti dei quali multipli.
Tra questi pianeti potenzialmente adatti ve ne sono una “decina” che hanno, rispetto a tutti gli altri, maggiori potenzialità e quindi probabilità di ospitare la vita.
Vediamo, nel dettaglio, quali sono:
E’ l’esopianeta più simile alla Terra trovato nella cosiddetta “fascia abitabile” della sua stella ospite. Situato a circa 490 anni luce da noi è poco più grande del nostro pianeta e probabilmente formato da rocce.
GLIESE-581G
lunedì 5 maggio 2014
Tornadi, frane e alluvioni: l’Italia va in pezzi

Fenomeni metereologici esasperati, piogge che sono bombe d’acqua che i territori non riescono a smaltire, tornadi che evocano scenari tropicali, città sott’acqua, interi crinali che si sgretolano. Un’Italia così è un’Italia in pezzi.
Tragedia consumate sotto i nostri occhi nel giro di una settimana, ma che sono solo la punta di un iceberg. Perché se si facesse veramente un censimento delle “tragedie” atmosferiche degli ultimi mesi o anni, si rimarrebbe attoniti di fronte allo sconquasso climatico che sta facendo a pezzi l’Italia e non solo.
La lista potrebbe essere infinita, ma qualche esempio recente merita un cenno. Nella Bassa Padovana gli ultimi giorni di aprile hanno portato tanta pioggia da allagare intere città. Scuole chiuse, famiglie isolate, sacchi di sabbia poi rivelatisi pressochè inutili. Coltivazioni allagate anche in provincia di Rovigo e nel Veneziano. Nel Modenese, in Emilia, il 30 aprile più tornadi si sono concentrati in un solo pomeriggio in un’area ricompresa fra tre Comuni; devastato un intero quartiere artigianale a Nonantola con decine di milioni di euro di danni, oltre a famiglie evacuate e tonnellate di eternit da raccogliere e smaltire perché volato via dai capannoni scoperchiati. L’anno prima, nello stesso identico periodo, un altro tornado aveva spazzato case e aziende sempre nella stessa area. Nel Ravennate, in Romagna, sono arrivate ‘bombe d’acqua’, accompagnate da intense grandinate i primissimi giorni di maggio. Danni ingentissimi. Nel Marchigiano, a Sanigallia, una bomba d’acqua ha provocato due morti; le strade sono diventate torrenti, case evacuate, fiumi in piena o straripati come il Misa. Poi trenta centimetri di grandine accumulata a terra all’isola d’Elba nella giornata del 2 maggio, fenomano mai visto, con le auto costrette a fermarsi perché si doveva spalare via il ghiaccio.
Nemmeno un mese fa, trentamila metri cubi di roccia sono crollati dal monte de la Saxe, in Valle d’Aosta, sopra la frazione de La Palud a Courmayer. E’ smottato il 10% della massa totale del monte: sconcertante. Con la frazione completamente evacuata.
lunedì 7 aprile 2014
I bisonti fuggono da Yellowstone, terremoto in arrivo?
Di Antonio B. - nocensura.com
Questo video è stato pubblicato su Youtube il 20 Marzo 2014, come potete osservare su Youtube nella descrizione del video; ovvero pochi giorni prima del terremoto di magnitudo 4.8 registrato nella zona nei giorni seguenti.
L'allarme è stato lanciato nei giorni scorsi, quando sono stati notati branchi di bisonti - ma non solo - fuggire, apparentemente senza meta, dalla Riserva naturale di Yellowstone, il super vulcano con un potenziale distruttivo tale, secondo alcuni scienziati, da mettere a repentaglio, se si verificasse una potente eruzione, l'intera umanità. Potenzialmente la quantità di ceneri che il super-vulcano potrebbe espellere sono tali da oscurare il sole sulla terra per molti anni.
La fuga degli animali presagisce un nuovo terremoto? Oppure un'eruzione? In ogni caso nella zona ed in generale negli USA cresce la preoccupazione.
A parte il terremoto di magnitudo 4.8 registrato a Marzo e che non ha provocato danni, è l'aumento dell'attività sismica registrata negli ultimi anni a suscitare preoccupazione: anche perché il super vulcano non erutta da 70.000 anni, mentre in precedenza non è rimasto inattivo per più di 30.000 anni, con un'attività regolare registrata ogni 20-30.000 anni.
Di Yellowstone ne avevamo parlato in questo articolo molto ben fatto, alla quale rimandiamo chi desidera approfondire. Circa l'aumento dell'attività sismica della zona, rimandiamo a questo articolo pubblicato dagli amici di Informati
Antonio B. - nocensura.com
Fonte: http://www.nocensura.com/2014/04/i-bisonti-fuggono-da-yellowstone.html
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