L'incremento è diffuso su tutto il territorio e interessa per oltre il 50% dei casi persone con più di 35 anni. Il 55,7% dei disoccupati cerca lavoro da più di un anno.
Se si analizza poi il tasso di disoccupazione giovanile l'indice sfiora il 40% aumentando di 0,4% punti rispetto al mese precedente e di 4,3 punti sul 2012. Nel secondo trimestre tra i 15-24enni il tasso sale al 37,3% (+3,4 punti), con un picco del 51% per le giovani donne del Mezzogiorno.
I dati Istat rivelano che la disoccupazione in Italia è salita di 585.000 unita' rispetto a un anno prima (2,5%) con un incremento nel Mezzogiorno (5,4%, pari a 335.000 unità). A farne le spese sono soprattutto gli uomini (3,0% con 401.000 unità) mentre sono meno penalizzate le donne (1,9% che perdono 184.000 unità). Disoccupazione in crescita anche tra i più giovani (532.000 unita') e tra i 35-49enni (267.000) Mentre invece aumentano gli occupati con almeno 50 anni (+214.000 unità).
Il calo dell'occupazione è maggiore nell'industria (-2,4% con 111.000 posti in meno) e nelle costruzioni (-12,7% con 230.000 posti in meno). A ritmi più sostenuti, l'occupazione si riduce anche nel terziario (-1,0%, pari a -154.000 unità). Non si arresta il calo degli occupati a tempo pieno (-3,4%, pari a -644.000 unità rispetto al secondo trimestre 2012), che in quasi metà dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-2,5%, pari a -312.000 unità). Gli occupati a tempo parziale aumentano in misura minore rispetto al recente passato (1,5%, pari a +59.000 unità). E la crescita - spiega l'Istat - riguarda esclusivamente il part time involontario. Per il secondo trimestre consecutivo, e con maggiore intensità - spiega infine l'Istat - cala il lavoro a termine (-7,2%, pari a -177.000 unità), cui si accompagna la nuova diminuzione dei collaboratori (-7,0%, pari a -32.000 unità).
Fonte: controlacrisi.org