Grazie a un articolo del Prof Bagnai torna alla ribalta la questione: “la banca centrale deve essere pubblica o privata” ?
L’ articolo ci riporta a quanto affermava Auriti sul fatto che “ è indifferente se l'usuraio sia pubblico o privato, resta sempre usuraio”
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Su questo tema ne scrivemmo già nel 2013 http://www.giacintoauriti.eu/notizie/35-i-giochi-di-potere-ed-i-diktat-della-bce-allo-stato-italiano.html ), ricordando la legge 262/2005 che, al comma 10 dell’ art 19 prevedeva la pubblicizzazione di Banca d’Italia.
Tale provvedimento fu vanificato dal d.l. 133/2013, mediante il procedimento della tagliola, ossia senza discussione.
Decreto legge che ha modificato lo Statuto della Banca d'Italia ed i criteri delle quote di partecipazione, escludendo di fatto l'organismo pubblico.
Il tutto per assecondare quelle che sono le regole imposte dai Trattati Europei sull'indipendenza e autonomia delle banche dalla politica.
Per la BCE il fatto che il Ministro Tremonti previde la proprietà pubblica della Banca d'Italia , non rappresento’ certo un problema. La Banca d’ Italia avrebbe mantenuto l’ i indipendenza dai governi e l’ uso dell’ l'Euro di proprietà delle banche dell’Eurosistema.