Le esportazioni di prodotti Made in Italy in Russia sono crollate del 29 per cento nel mese di febbraio, per una perdita di circa 236 milioni di euro. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio extra Ue.
Dai dati è evidente - precisa la Coldiretti - che le tensioni politiche hanno avuto riflessi anche sugli scambi non colpiti direttamente dall'embargo, ma particolarmente significativi per l'Italia.
Resta pesante - sottolinea la Coldiretti - il bilancio per i prodotti interessati direttamente dal blocco scattato dal 7 agosto che ha sancito il divieto all'ingresso di una lista di prodotti agroalimentari che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce.
Ai danni diretti - evidenzia la Coldiretti - vanno aggiunti quelli indiretti determinati dalla diffusione sul mercato russo di imitazioni low cost dei prodotti italiani che rischiano di scalfire l'immagine dei prodotti originali nel tempo, dal parmesan al provolone, dalla mozzarella al salame.
Lo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall'Italia ha infatti provocato in Russia - ricorda la Coldiretti - un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dal salame Italia alla mozzarella "Casa Italia", dall'insalata "Buona Italia" alla Robiola Unagrande, ma anche la mortadella Milano o il parmesan Pirpacchi tutti rigorosamente realizzati nel Paese di Putin.
Solo nel 2014, tra embargo e tensioni politiche, l'Italia - conclude la Coldiretti - ha perso oltre 1,25 miliardi di export in Russia, con un crollo dell'11,6 per cento rispetto all'anno precedente.
Ora, si aggiungono alri 236 milioni di euro di danni all'economia italiana per colpa delle sanzioni volute dalla Ue ma imposte dall'amministrazione Obama, che a tutti i costi le ha pretese da Bruxelles.
L'Istat ha anche comunicato - oggi - altri dati relativi all'export italiano: nel mese di febbraio, i mercati di sbocco piu' dinamici sono stati gli Stati Uniti (+49,3% che si riduce a +24,8% al netto dei mezzi di navigazione marittima) e Turchia (+10,7%), mentre le vendite verso Russia (-28,5%) e paesi MERCOSUR (-17,6%) sono in marcata flessione, come appunto Coldiretti ha segnalato. Anche leimportazioni da paesi OPEC (-24,7%) e Russia (-23,3%) sono in forte calo.
Fonte: ilnord.it