Visualizzazione post con etichetta petizione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta petizione. Mostra tutti i post

lunedì 4 luglio 2016

Io, bergamasco, ho firmato la petizione anti Brexit: una montatura contro la democrazia



Che cos’è la democrazia? E il voto vale ancora? A 24 ore dall’esito del voto che ha sancito la decisione del popolo della Gran Bretagna di lasciare l’Unione Europea è stata lanciata una petizione on-line per chiedere un altro referendum.
Un nostro lettore da Bergamo ha fatto un esperimento. Ecco com’è andata.


Buongiorno,
Ho fatto un esperimento singolare, mi sono registrato nel sito per la petizione anti Brexit che tutta la stampa sta tanto decantando, 1.000.000 di votanti, poi 2.000.000 di votanti… e via sempre in ascesa.
Ho inserito il mio nome con un indirizzo inglese farlocco, et voilà, mi hanno mandato un link via email e ho votato!
Mi domando che valore e che peso potrà mai avere una cosa simile, visto che può votare chiunque, se non il solito modo di voler forzare la mano per modificare un risultato di voto che ha visto una parte perdente?
Mi sembra un po’ di vedere quel bambino che durante una partita viene sostituito e allora per ripicca visto che non lo fanno giocare si porta via il pallone.
Certo quando il giudizio su una sconfitta è quello che abbiamo ascoltato dal Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, non ci saranno mai più partite se non quelle decise dalle elite e votate dalle lite. Bell’esempio di democrazia.
Lettera firmata


martedì 16 dicembre 2014

"Licenziata per il cancro; chiedo di tornare a lavorare"



Accogliendo l'invito di un lettore, segnaliamo la seguente toccante petizione su change:

"Il mio nome è Patrizia e sono stata licenziata da una società chimica americana che produce polipropilene e opera all'interno del petrolchimico dell'area industriale di Brindisi..." 

Leggi tutto su change


PS: Con l'eliminazione dell'articolo 18, licenziamenti arbitrari potranno divenire la normalità!


venerdì 26 settembre 2014

Mobilitazione per la Pizza patrimonio dell'umanità Unesco

Firma la petizione su Change: CLICCA QUI

AD EXPO MILANO 2015 SI DIFFONDA L’ARTE DELLA PIZZA COME PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
A Napoli lunedì 29 settembre per festeggiare le 25.000 adesioni per la petizione lanciata su Change.org per inserire l’arte della pizza nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità”


Lunedì 29 settembre alle 11:30 da ZI’ Teresa, a Napoli, Alfonso Pecoraro Scanio e l'associazione pizzaiuoli napoletani saluteranno il traguardo delle 25.000 firme raggiunte su Change.org dalla petizione per difendere il Made in Italy e inserire l’arte della pizza nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità”. La raccolta firme continua e all'iniziativa saranno presenti altri nuovi sostenitori e annunciate le prossime tappe della campagna per la pizza come patrimonio Unesco.
In vista dell’Expo Milano 2015, è stata lanciata durante il “Napoli Pizza Village” sulla piattaforma Change.org dall’ex ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, oggi Presidente della Fondazione UniVerde, la petizione per inserire l’arte della pizza nella lista del Patrimonio immateriale dell’Unesco che ha già raggiunto più di 25.000 firme. A sostenerla il governatore della Lombardia Roberto Maroni, Jimmy Ghione, l’inviato di Striscia la notizia, Gino Sorbillo dell’omonima e famosa pizzeria napoletana; l’attore Renato Pozzetto e il cabarettista Caludio Bisio. Anche nomi del mondo ambientalista come Gaetano Pascale, presidente nazionale di Slow Food Italia; Marco Pinetti, presidente zeroEmission; Roberto Zanoni, direttore generale di Ecor – NaturaSì e Vincenzo Vizioli, presidente AIAB - Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica hanno aderito alla petizione che oltre al riconoscimento internazionale della pizza intende difendere anche il Made in Italy.
loading...
loading...