giovedì 12 marzo 2015

Quando il corpo parla: Ecco che i disturbi svaniscono cambiando la mente

Di Dioni aka Riccardo Lautizi - dionidream.com

Cosa si nasconde dietro questo o quel malessere? Cerchiamo di capire i segnali che ci manda il nostro corpo. Non deve essere per forza successo qualcosa di eclatante, basta un non detto, una situazione che torna su, un trauma infantile che riemerge ogni volta sebbene non lo riconosciamo, e via che inizia un fastidio o un disturbo. Quando il corpo si difende da emozioni o eventi spiacevoli e intollerabili manifesta il proprio disagio su alcuni organi, detti bersaglio. 

Correlazioni psicosomatiche, corpo e psiche

  • I disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico ci “parlano” di disagi legati al sostegno, alla flessibilità, alla rigidità, alla capacità di “portare pesi”, alla libertà di movimento, di indipendenza o di autonomia.
  • La pelle manifesta problemi legati al contatto, alla comunicazione, all’espressione emotiva, alle relazioni, comportandosi come una “tela” su cui si dipingono le emozioni più profonde (tra cui rabbia, irritazione, rifiuto, senso di ingustizia, aggressività repressa) o stati di stress.
  • L’apparato respiratorio può raccontare dei problemi che si vivono nell’ambiente familiare o lavorativo e dei conflitti, disagi, dolori o frustrazioni che vi si “respirano”; del bisogno o della mancanza, metaforici, di spazio e di “aria”, di indipendenza o di autonomia. I disturbi che si manifestano negli organi corrispondenti (asma, affanno, iperventilazione, respiro corto) possono indicare un’assenza di gusto per la vita, la perdita del desiderio di continuare a vivere, ma anche la paura di perdere la vita.
  • L’apparato digerente rappresenta il nostro modo di “digerire” e “mandare giù” esperienze o situazioni esistenziali, di assimilarle o eliminarle; la capacità di gestire la rabbia e l’aggressività; di “trattenere” e di lasciare andare; di vivere paure e insicurezze.
  • L’apparato cardiocircolatorio esprime la capacità di gestione dei nostri affetti più profondi, degli istinti e delle emozioni, la capacità di dare e ricevere amore; di permettere la libera “circolazione” della gioia, delle passioni, dell’amore nella nostra vita. Palpitazioni, aritmie, sensazioni dolorose, disturbi vasomotori ecc. possono ricondurre a vissuti di tipo abbandonico e di precoci separazioni nella vita affettiva dei soggetti interessati. I disturbi maggiori, invce, possono essere ricondotti allo stress psichico continuo unito ad alcune caratteristiche di personalità (tra cui forte competitività, ambizione, aggressività).
  • L’apparato urinario può manifestare problemi legati al contatto, alla comunicazione, a conflitti interpersonali o a paure profonde, mentre l’apparato genitale esprime spesso conflitti legati alla sessualità, ai rapporti di coppia, a rabbia, collera, frustrazioni o aggeressività represse.
  • Il sistema immunitario può segnalare stati di “conflitto” somatizzati nel corpo come allergie, infezioni o infiammazioni; il tentativo simbolico di “combattere” ambienti o situazioni vissuti come pericolosi o problematici.

Sintomi

  • mal di testa: la cefalea può indicare il bisogno di allentare l’eccessivo controllo razionale, e quindi il desiderio di lasciare più spazio all’intuizione. Di solito, infatti, chi soffre di mal di testa ha una mente lucida e razionale (fin troppo), che deve tenere sempre tutto controllo senza cedere e lasciarsi andare mai;
  • mal di stomaco: Quando si soffre spesso di gastriti, bruciori di stomaco o altri disturbi digestivi, spesso l’atteggiamento tipico è “mandare giù” con troppa frequenza le offese della vita. Il motto di queste persone è “porgere l’altra guancia”, ma nello stesso tempo covano rabbie e risentimenti profondi. In questo modo costringono lo stomaco ad una lenta e complessa “digestione” della rabbia. In pratica, sono vittime di troppa “diplomazia”;
  • disturbi intestinali: A livello intestinale poi la stitichezza può essere indice di un attaccamento eccessivo ai beni materiali, ma può anche rappresentare la paura di portare alla luce contenuti inconsci ed emozioni dalle quali non si riesce a prendere le distanze. La colite invece può affiggere chi è solito fare scenate, non reprimere rabbia e aggressività, tranne poi provare disprezzo verso se stesso per quello che ha fatto:  l’intestino si fa carico simbolicamente di questi sensi di colpa e tenta di spazzarli via simbolicamente con gli attacchi di colite;
  • mani sempre sudate: affligge prevalentemente le persone timide, emotive, ansiose, schive e solitarie e che hanno difficoltà ad instaurare rapporti interpersonali;
  • eruzioni cutanee: Queste possono rivelare che non si hanno ben chiari i propri confini e che per difendersi si cerca, metaforicamente, di tenere lontani gli altri. Ma possono anche indicare che, pur non potendolo permetterselo, si vorrebbe che gli altri stessero più vicini.

Sintomi psicosomatici, cosa fare

  • Se il tuo corpo sta cercando di dirti qualcosa, ASCOLTALO!
  • Chiediti cosa causa stress, preoccupazioni, ansia nella tua vita
  • Affronta quelle situazioni con realismo e rilassatezza per cambiarle in tuo favore ove possibile. Un giorno moriremo tutti, questo riporta nel presente e fa apprezzare il valore delle cose
  • Trova delle valvole di sfogo, fai cose che ti piacciono, prova con la musica, lo yoga, il training autogeno, la piscina, la palestra, dei massaggi, una bella vacanza… ma soprattutto, che ti rilassino
  • Sii consapevole che i disturbi psicosomatici sono come dei campanelli di allarme che il tuo corpo fa scattare, delle spie lampeggianti da tenere nel debito conto: un pò come la spia dell’olio nell’automobile: meglio fermarsi oggi per fare manutenzione che rischiare un incidente domani.
Fonte: dionidream.com 



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