Ieri AGCOM - l'autority garante delle comunicazioni - ha incontrato Wind e le associazioni di consumatori per discutere di un indennizzo per i clienti.
In particolare chi utilizza il telefono per lavorare, ha avuto delle perdite; per esempio un mio conoscente titolare di una pizzeria, che riceve telefonicamente la maggioranza delle ordinazioni per le pizze da asporto, quel giorno ha perso ordini per almeno 40-50 pizze. Per prevenire l'eventualità di guasti alla linea telefonica la pizzeria in questione ha reso noto anche un numero di cellulare, ma quel giorno erano entrambi fuori uso.
Ebbene il rimborso ci sarà: ma solo per chi ha presentato formale reclamo, quindi sicuramente una esigua minoranza degli utenti. Vediamo cosa è stato deciso...
Staff nocensura.com
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Di seguito l'articolo di hwupgrade.it:
Blackout Wind del 13 giugno: il rimborso ci sarà, ma non per tutti
Lo scorso 13 giugno Wind e Infostrada riportavano un grosso disservizio diffuso a macchina di Leopardo in tutta Italia. Sull'argomento hanno contrattato le società coinvolte insieme alle organizzazioni dei consumatori, pattuendo un rimborso per gli utenti colpiti. Il rimborso, tuttavia, sarà solo per chi ha effettuato un reclamo formale
Ci sarà un rimborso per gli utenti Wind coinvolti nel grosso blackout dello scorso 13 giugno, ma sarà destinato solo a chi ha inviato un reclamo formale sia per le vie ufficiali, che attraverso i moduli offerti dalle organizzazioni per i consumatori. A riportare la novità è uno di questi, Altroconsumo, che specifica le norme del piano di rimborso approvato dall'operatore telefonico.
Durante il blackout, una grossa maggioranza degli utenti Wind e Infostrada non riuscivano in alcun modo ad accedere alle reti. Anche Hardware Upgrade aveva sofferto del disservizio, così come molti altri siti, servizi web e un gran numero di utenti italiani. La società è apparsa sin da subito tempestiva nel tentativo di cercare di spiegare quanto stesse accadendo, senza tuttavia addentrarsi in spiegazioni tecniche riguardo alle cause.
Un comunicato ufficiale volto a spiegare le motivazioni dell'avvenimento è arrivato solo alcuni giorni dopo: "L'anomalia è stata causata dal blocco progressivo, per problemi di configurazione, degli apparati (router IP) dell'esteso backbone internet di collegamento tra i nodi delle reti fissa e mobile: si tratta di un evento unico ed irripetibile", aveva scritto la compagnia telefonica.
Ad avere diritto al rimborso saranno tutti gli utenti che hanno sottoscritto le petizioni online attraverso i canali delle organizzazioni per i consumatori o che hanno fatto reclamo direttamente a Wind prima del 16 luglio 2014. Altroconsumo segnala che oltre 6.700 utenti hanno richiesto la petizione online sui propri canali, utenti a cui spetterà il risarcimento da parte di Wind-Infostrada.
Di seguito riportiamo il piano di rimborso approvato:
- Per le ricaricabili: 1 GB di navigazione gratis per coloro che hanno attivo un piano dati, un bonus del 20% per tutte le ricariche effettuate nelle 48 ore seguenti all'attivazione dell'opzione con un valore massimo di 50 euro di bonus. Il bonus sarà spendibile entro 30 giorni dalla data dell'attivazione e sarà speso con priorità rispetto al credito pagato.
- Per gli abbonati mobile e fisso: sconto nella prima fattura utile, entro 2 mesi, di 2,50 euro più 1 GB di navigazione gratis per utenze business. Nel caso in cui gli utenti business della rete fissa non abbiano l'opzione internet, saranno riconosciuti 5 euro.
Una vittoria, secondo Altroconsumo, che tuttavia non soddisfa altre associazioni per i consumatori, che sarebbero in trattativa con Wind con l'obiettivo di contrattare un piano di rimborso più soddisfacente.
Fonte: hwupgrade.it
Tratto da: http://www.nocensura.com/2014/07/blackout-wind-solo-chi-ha-presentato.html