Visualizzazione post con etichetta trattati. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta trattati. Mostra tutti i post

martedì 10 marzo 2015

Ecco come è nata la (assurda) regola del 3% tra debito e PIL



Vi proponiamo uno stralcio di "Presa Diretta" che intervista l'economista francese che su richiesta di Mitterand ha "inventato" la regola del 3% tra debito e PIL: una regola inutile, dannosa, che non ha nessun fondamento economico.... MA IN NOME DELLA QUALE è STATA IMPOSTA L'AUSTERITY A INTERE NAZIONI... ed in particolare ai 'PIIGS' di cui ci "onoriamo" di fare parte...
(PIIGS è acronimo di Portogallo-Irlanda-Italia-Grecia-Spagna... i cosiddetti "paesi periferici", danneggiati gravemente dalle politiche economiche europee, anziché scusarsi chi ci ha danneggiato, ci definisce beffardamente 'piigs' con evidenti riferimento a 'pigs', maiali, i porci dell'Europa... ma i porci sono LORO!


venerdì 5 dicembre 2014

NOTIZIA CENSURATA: Raccolto 1 milione di firme in Europa contro il TTIP


NOTIZIA CENSURATA / RACCOLTE UN MILIONE DI FIRME IN EUROPA CONTRO IL TRATTATO USA-UE CHE DA' CARTA BIANCA AI COLOSSI USA

Gli opponenti del discusso e criticatissimo trattato commerciale Usa-Ue hanno raccolto oltre un milione di firme per una petizione che sperano possa convincere Bruxelles ad abbandonare l'intesa. I negoziatori europei e statunitensi lavorano da oltre un anno per creare la più grande intesa mondiale per il ibero commercio e gli investimenti, la Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP).

I negoziati, che inaugurano un nuovo round a febbraio, hanno attirato pesanti critiche su una serie di questioni, dalla possibilità di superare le leggi locali alle accuse che i colloqui sono segreti a beneficio degli interessi delle grandi società. La coalizione Stop TTIP, composta da ong e attivisti, ha annunciato di aver raggiunto un milione di firme nell'ambito dell'European Citizens Initiative che chiede alla Ue di lasciar cadere l'intesa così come un accordo dello stesso tenore con il Canada.

"Stop TTIP ha raccolto più di un milione di firme in tempi record" ha detto John Hilary, membro della coalizione che raccoglie 320 gruppi di 24 Paesi. "E' particolarmente imbarazzante per la Commissione europea che ha tentato a più riprese di bloccare il coinvolgimento dei cittadini nel modo in cui questi trattati vengono negoziati e nell'esito che dovrebbero avere i colloqui" ha detto.

In base alle norme Ue, una iniziativa che raccoglie oltre un milione di firme obbliga la Commissione europea a rivedere le sue scelte e a essere ascoltata dal Parlamento europeo. Ma già a settembre la Commissione ha respinto preventivamente l'iniziativa, affermando che l'obiettivo dichiarato di fermare un negoziato in corso non è valido sul piano legale. Stop TTIP si è rivolta alla Corte di giustizia Ue.

domenica 30 novembre 2014

"TTIP": lo strapotere delle multinazionali diventa legge! GUARDA & DIVULGA!!!

VIDEO IMPORTANTE DA GUARDARE E FAR GIRARE OVUNQUE!





Su Facebook il video lo trovi QUI




martedì 29 aprile 2014

TTIP, il trattato che segnerà la resa dell’Europa

http://www.sapereeundovere.itDi Mauro Indelicato
Se fino ad adesso possiamo solo supporre, per via di oggettivi dati di fatto, che l’Europa è al servizio degli USA, fra non molto tempo, lo si potrà conclamare ufficialmente e con tanto di trattato e ratifica ufficiali, dal nome di TTIP, ovvero Transatlantic Trade and Investment Partnership. Un nome che dice già molto, forse già tutto ed evoca l’abbattimento di ogni barriera commerciale tra le due sponde dell’Atlantico; insomma, i mercati di USA e UE saranno uniti, senza più interposizioni.
I neo liberisti, spacciano tutto ciò come un qualcosa di profondamente romantico, un avvicinamento tra due grossi mercati, che fondendosi andranno ad occupare, per il momento, il 60% del commercio mondiale; ma nella realtà, tutto è tranne che un qualcosa in cui poter trovare elementi positivi per l’Europa. Levando dogane e barriere tra America ed Europa, ecco che vi sarà il via libera alla definitiva invasione di multinazionali nel vecchio continente; accomunate da un unico mercato, agli occhi del resto del mondo USA ed UE saranno la stessa cosa, la stessa entità, con il moribondo continente europeo inghiottito dal pesce a stelle e strisce.
Anche perché, in scala più ridotta, noi europei abbiamo già la dimostrazione che libertà nel mercato, vuol dire far vincere il più grande, anzi farlo del tutto stravincere, uccidendo il più piccolo. Grecia, Spagna ed Italia, soccombono, in un mercato unico, alla Germania; le piccole aziende, vengono surclassate dalle multinazionali; gli asset industriali dei paesi in sofferenza, svenduti, con la scusa di un’altra parola romantica, ossia quella di “privatizzazioni”, ad aziende di stati stranieri.
Se già tutto questo avviene su scala europea, le conseguenze per la moribonda Europa su scala transatlantica sono ben immaginabili. A Bruxelles, al posto della bandiera blu a dodici stelle, potrebbe far bella mostra di se la bandiera bianca di resa; l’Europa, il continente che ha scritto la storia, adesso ammaina i propri vessilli a favore dell’unione con un altro continente, a favore insomma di una fusione che puzza molto di rinuncia. Rinuncia alla propria storia, alla propria economia, alla propria sovranità, parolone che ormai i burocrati di Bruxelles hanno messo all’indice nero dei termini impronunciabili.

lunedì 3 marzo 2014

MES e Fiscal compact: altro che casta e sprechi!


Quello che TUTTI dovrebbero sapere su MES e Fiscal Compact...



Sentiamo parlare continuamente degli sprechi della casta, che certamente devono essere ridimensionati, ma nessuno parla mai dei trattati capestro imposti dall'Europa, come il MES ed il Fiscal Compact, che ci costano molto più degli sprechi della casta: ecco alcuni esempi...

Il MES ci costerà 125 MILIARDI di euro: pari al costo di 1.736.111 guardie forestali per 5 anni;
15,6 regioni Sicilia per 5 anni;
32,2 ponti sullo Stretto;
Più di 1 milione di Jet F35!
166.666 auto blu con 2 autisti ciascuna per 5 anni
Etc...

Così come nessuno parla mai degli INTERESSI che paghiamo sul debito pubblico, dovuto al fatto che anziché stampare moneta (sovranità monetaria) ce la facciamo prestare: SOLO DI INTERESSI abbiamo pagato negli ultimi 30 anni qualcosa come 3.100 miliardi di euro: molto più dell'ammontare attuale del debito pubblico che si attesta a 2.100 miliardi di euro...

Redazione Informati

loading...
loading...