venerdì 29 aprile 2016

L’IPERICO PERFORATO O ERBA DI SAN GIOVANNI


L'Hypericum è oggi la pianta medicinale più utilizzata dai medici tedeschi per trattare depressioni da leggere a moderate, e buona part e della ricerca si è concentrata su questa azione, dimostrando un'efficacia equiparabile agli antidepressivi di sintesi con effetti collaterali decisamente minori. Non sembra invece così utile nei casi di depressioni più severe o in disturbi bipolari dell'umore, in definitiva quando vi sia una patologia accertata piuttosto che uno stato depressivo funzionale. Internamente è un nervino, sedativo e analgesico, utilizzata per un ampio spettro di problemi nervosi, incluse l'ansia, la tensione, l'insonnia, e come “ristorativo” del tessuto nervoso, ad esempio nel caso di herpes zoster e nevralgie. E' considerato uno specifico per problemi di menopausa, per trattare la debilitazione, l'irritabilità e la depressione che spesso accompagnano o sottolineano i cambiamenti ormonali: viene anche considerato un buon rimedio per fegato e cistifellea.
Si utilizza anche come antiinfiammatorio nei casi di artrite, sciatica, fibromialgie e dolori reumatici. Come antivirale può essere impiegato nei casi di infezioni erpetiche, varicella, epatite B, influenza, qualche raffreddore e HIV/AIDS.
Priest & Priest (1982) lo descrivono come ""un nervino sedativo per spasmi muscolari e movimenti coreiformi, indicato per lesioni nervose alle estremità e alla cavità orale. Promuove l'eliminazione dei prodotti di scarto catabolici"".
Ellingwood (1917) lo considera uno specifico per ""contusioni muscolari, dolore profondo. Una sensazione di pulsazione nel corpo senza febbre. Dolore bruciante o dolore profondo al tocco a livello spinale, irritazione spinale, aree circoscritte di dolore molto intenso a livello spinale o ganglionico. Concussione, trauma o lesioni alla spina dorsale, ferite lacerate o perforate ovunque nel corpo, con grande dolore"". Inoltre lo considerava uno specifico per linfadeniti, ecchimosi e ogni tipo di gonfiore.
Si trova in tutte le campagna d’Italia, fiorisce nel periodo della festa di San Giovanni (24 giugno) fino a metà agosto. Per questo motivo è chiamata “Erba di San Giovanni” e fa parte del mazzetto di nove erbe usato dalle ragazze da marito di una volta perché, bagnato dalla rugiada della notte di San Giovanni, poteva predire chi sarebbe stato il futuro sposo.


A.C.



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