giovedì 25 settembre 2014

In Italia 4 milioni di cittadini senza aiuti

Povertà in ItaliaBambini affamati fra i banchi di scuola, dal dopoguerra non se ne vedevano più così tanti.
Ma il fenomeno, vergognoso, è più complesso e grava su milioni di persone, chiamando in causa politica e burocrazia che non riescono a sbloccare centinaia di milioni di euro che Bruxelles deve all’Italia.
E’ vera e propria emergenza alimentare.
La fame in Italia nel 2014 è un'epidemia non vista, ma non invisibile. È una piaga evitabile, ma non evitata: a Roma, a Bruxelles e a Berlino ha radici e omissioni che vanno aldilà del disastro dell'economia italiana.
L'aumento dei bisognosi è certificato dai numeri contenuti nella richiesta di aiuti che il governo ha spedito a Bruxelles questo mese, da quelli forniti dall'Istat, dall'Agea, l'agenzia del governo per l'aiuto alimentare, dal Banco alimentare, quest’anno falcidiato dall’Europa.

Dal 1987 l'aiuto alimentare nell'Unione europea era assicurato dalla Politica agricola comune. Bruxelles comprava le eccedenze, o sussidiava una produzione supplementare, e distribuiva gratis le derrate ai ministeri dell'Agricoltura, i quali a loro volta le passavano alle associazioni caritative.
Questo sistema si è interrotto per una sentenza della Corte di giustizia europea nel 2011 prodotta da un ricorso contro gli aiuti presentato dalla Germania e sostenuto da Svezia, Austria, Olanda, Gran Bretagna, Danimarca, Repubblica Ceca.
 Questi governi hanno sostenuto che l'aiuto alimentare agli indigenti non spetta all'Europa ma ai singoli governi e agli enti locali.
È qui che gli intoppi della politica e della burocrazia in Italia hanno prodotto un passaggio a vuoto in cui, quasi certamente, quest'anno milioni di persone (4 si stima) si sono viste ridurre i pacchi alimentari o le porzioni alle mense di carità.
La possibilità di mangiare, per milioni di poveri, si è bruscamente interrotta.

Tratto da: ecplanet.com

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