giovedì 4 dicembre 2014

Appalti e mafia, connubio indissolubile che potrebbe esser facilmente stroncato


Di nocensura.com

Spesso sentiamo parlare di "appalti truccati" e del reato di "turbativa d'asta", ma pochi sanno come si configura questo reato, molto comune in Italia ed in generale in occidente.

Ricordiamo per esempio due casi celebri e abbastanza recenti, Expo e Mose:  “Manovre occulte sugli appalti Expo” -  "Mose (Venezia) la cricca dei potenti" ma di casi ne sono venuti a galla centinaia. E sono sicuramente di più quelli che non sono venuti a galla, visto che di aste, appalti, assegnazioni ne vengono effettuate tantissime, e non possono essere passate al setaccio tutte. Ma alla luce dei fatti, sarebbe opportuno e conveniente per la collettività se ciò fosse fatto. Istituendo una Commissione permanente, e dando la possibilità di spulciare i dati con la massima trasparenza e accessibilità anche ai cittadini e alle associazioni che vogliono farlo.

Gli appalti truccati, come hanno dimostrato varie inchieste della magistratura, sono un fenomeno che riguarda sia le grandi opere che quelle più piccole, di livello locale. 

La turbativa d'asta si configura per esempio quando le aziende che partecipano ad un appalto si mettono d'accordo per partecipare all'asta senza farsi concorrenza al ribasso, pilotando l'assegnazione ad una determinata azienda. Le aziende che non devono ottenere l'appalto presentano offerte fuori mercato, e anche l'azienda designata a tavolino presenta richieste economiche superiori, anche molto, a quelle che avrebbe presentato in regime di normale concorrenza.



Vi segnaliamo questo interessante documento - dossier"Linee guida per la lotta contro le turbative d'asta negli appalti pubblici" liberamente scaricabile in formato PDF, sulla turbativa d'asta, un manuale illuminante, davvero ben fatto e approfondito.

Della "turbativa d'asta" si parla ben poco, e probabilmente la magistratura ha un compito facile per arginare questo fenomeno, non è facile dimostrare che è stato fatto "cartello".

Ci vorrebbe una commissione permanente che analizzi e passi al setaccio tutti gli appalti pubblici, commissionando preventivi per un'opera ad altre aziende, a parità di specifiche, per vedere se il prezzo è gonfiato. Dovrebbe essere fatto un archivio, di pubblico dominio, con tutti i dati e le cifre, dando la possibilità anche ai cittadini di verificare gli appalti pubblici. Potrebbero essere creati coordinamenti di cittadini che hanno le competenze per analizzare le aste su base volontaria. Un organismo di controllo. 

COSI FACENDO SI RISPARMIEREBBERO MILIARDI E MILIARDI PER LE OPERE PUBBLICHE, SI SPEZZEREBBE LE GAMBE ALLE MAFIE E AI "CARTELLI", E PROBABILMENTE E' PROPRIO QUELLO CHE NON VOGLIONO FARE!


Staff nocensura.com


PS: Invitiamo gli attivisti del M5s, ma anche degli altri partiti, movimenti, associazioni, ad interessarsi alla questione, e cercare di sensibilizzare il proprio movimento circa questo tema.

Fonte: http://www.nocensura.com/2014/12/appalti-e-mafia-connubio-indissolubile.html


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