Tra i 112 reati che il governo ha depenalizzato (vedi l'ELENCO COMPLETO) (ovvero viene meno l'obbligatorietà dell'azione penale, sarà un giudice a decidere se procedere o meno in base ad alcune variabili) ci sono anche i seguenti reati, riguardanti gli animali:
- Divieto di combattimento tra animali – art.544 quinquies
- Introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui – art.636 c.p.
- Maltrattamento di animali – art.544 ter
- Uccisione di animali – art.544 bis
- Uccisione o danneggiamento di animali altrui – art.638 c.p.
- Vedi l'ELENCO COMPLETO
Questo ovviamente ha fatto indignare le associazioni e gli attivisti animalisti (ma anche moltissimi cittadini, perché la questione va oltre agli animali) che si sono mobilitati sul web organizzando una raccolta di firme che potete sottoscrivere sul sito della LAV.
Questa ennesima porcata governativa, che riguarda come abbiamo detto ben 112 reati, molti dei quali gravi e/o di allarme sociale, nel caso delle leggi sugli animali (ma non solo) va contro la volontà popolare, visto che la stragrande maggioranza dei cittadini invocano pene più severe nei confronti di chi si macchia di crimini contro gli animali, in particolare quelli domestici, che sono per milioni di italiani veri e propri "membri della famiglia", tuttavia per la legge sono meno che oggetti.
Anche fino ad oggi chi ha maltrattato, torturato, ucciso animali non ha fatto un giorno di galera, e se l'è cavata con una multa nemmeno troppo salata. Nemmeno nei casi più cruenti e bestiali gli aguzzini finiscono in carcere, ne è un esempio il caso accaduto un anno fa e documentato da Le Iene, dove due pastori hanno legato un cane alla macchina con una fune, trascinandolo sull'asfalto per chilometri, uccidendolo tra atroci sofferenze. Nemmeno bestie come queste finivano in carcere fino ad oggi, da ora in poi, specialmente se incesurati, non saranno NEMMENO PROCESSATI!
NON COMMENTIAMO ULTERIORMENTE
Staff nocensura.com
Fonte: http://www.nocensura.com/2014/12/lappello-della-lav-contro-limpunibilita.html