Tuttavia, come ha detto Polonio per la pazzia di Amleto: "la sua pazzia ha metodo e coerenza".
Allora, c'è qualcosa di vero dietro queste “folli” manovre? Certo è che per molte persone sono una spiegazione plausibile ai tanti eventi “insoliti” di questo pazzo mondo.
Quando gli storici guardano agli eventi degli ultimi decenni e secoli, a ciò che ha generato le guerre mondiali, ai diversi conflitti regionali e sconvolgimenti politici, trovano molte difficoltà nello spiegarli solo come semplici manifestazioni "spontanee", risultati di dolorosi "errori" politici, eventi causati dalla stupidità delle masse o semplicemente dalla "sfortuna".
Naturalmente gli uomini spesso si comportano stupidamente, ma, come osservava il nobile Cassio del Giulio Cesare di Shakespeare: "la colpa non dobbiamo cercarla nelle nostre stelle, ma in noi stessi".
Le persone più illuminate si stanno rendendo conto che i più alti livelli del potere mondiale -quel piccolo, potente e altamente coerente e coordinato gruppo che opera in diverse parti del mondo tramite il denaro, e che influenza e fa pressione nelle scelte della politica mondiale- hanno troppi interessi e obiettivi comuni per restare semplici osservatori e difficilmente lascerebbero che gli eventi semplicemente "accadessero".
Beh, le cose non sono tanto il risultato di azioni -buone e cattive- della maggioranza del popolo, ma piuttosto il risultato di una pianificazione e attenta manovra eseguita da questa piccola minoranza.
Ma c'è qualcosa di più dietro?
Nel Passato
... Molti credono che certi eventi "cerniera" della nostra storia siano stati pianificati come "false flag":
dall'affondamento della corazzata americana "USS Maine" nel porto dell'Avana nel 1898 che ha portato alla guerra con la Spagna e ha dato alla luce l'impero americano;
dal probabile crollo del piroscafo passeggeri "Lusitania" nel 1917 che portava rifornimenti agli inglesi e che ha trascinando gli USA nella prima guerra mondiale;
dall'incendio del Reichstag a Berlino nel 1933, che ha permesso di reprimere l'opposizione politica;
l'attacco giapponese alla base navale di Pearl Harbor nel 1941 ha dato la scusa perfetta al presidente Franklin Roosevelt
per fare guerra alla Germania e il Giappone;
per non parlare dell’"incidente" del Golfo del Tonchino nel 1964 che ha consentito agli USA d’intensificare la guerra nel Vietnam.
Molti storici ritengono che questi episodi sono stati preparati apposta come scusa per entrare in guerra con il consenso popolare.
Una cosa è certa: tutti questi eventi hanno cambiato il mondo in modo drammatico.
Non tutti gli episodi di False Flag sono riusciti nel loro intento, ovviamente.
Ad esempio, nel 1967 durante la Guerra dei Sei Giorni tra Israele e i suoi vicini arabi, caccia-bombardieri israeliani mascherati hanno attaccato la nave americana "USS Liberty" che si trovava nelle acque del Mediterraneo, cercando di affibbiare la colpa a Gamal Nasser d'Egitto e quindi hanno tentato di trascinare dalla parte israeliana gli Stati Uniti in quella guerra.
Ma la "USS Liberty" non affondò.
Nonostante questo 34 soldati americani rimasero uccisi.
E, naturalmente, la "Madre di tutte le False Flag" sono gli attentati dell'11 settembre 2001 contro le Torri Gemelle e il Pentagono.
Tredici anni dopo, milioni di persone stanno diventando consapevoli del fatto che ci sono domande a cui è impossibile rispondere, tra cui la più difficile: perché la Torre n° 7, un grattacielo di 47 piani che non è stato colpito da nessun aereo, è crollato su sé stesso alla velocità di caduta libera?
Presente...
Nessun media o governo occidentali ammetterà mai che gli attacchi false flag esistano.
Dobbiamo considerare gli "scenari false flag" come un modo per capire alcuni eventi complessi avvenuti nel mondo? Può questo aiutarci a meglio identificare alcuni "sporchi trucchi" che usano i più alti poteri mondiali?
Domande fondamentali:
1 Perché e per che cosa: Ogni volta che osserviamo eventi attentamente pianificati di altissimo profilo e di enorme impatto per giustificare immediati atti di guerra contro un "nemico pre-scelto" -in caso di una "trasgressione" o "guerra globale al terrorismo" o qualche "stato che un giorno potrebbe diventare ostile"- dobbiamo sempre porci due domande fondamentali:
(1) a chi vanno i benefici e (2) dove va il denaro...
Dobbiamo anche essere chiari e comprendere che i “false flag” non sono parte di una pianificazione di un qualche governo. Questo poteva essere vero 70 o 100 anni fa, ma non oggi.
Il problema è comprendere che chi opera resta nell’ombra: sono un élite molto efficace, flessibile, ben finanziata.
Addestrati e protetti vengono infiltrati nelle strutture di potere pubbliche e private internazionali.
Non operano solo all'interno del pubblico, ma anche nei settori privati: sono imprenditori, creatori di fucine di cervelli, persone che lavorano nel mondo della comunicazione su diversi livelli, professori universitari ed entrano a far parte della cosiddetta intellighenzia locale e straniera. Formano una fitta rete le cui radici possono raggiungere gruppi apertamente illegali, come le mafie, i grossi trafficanti d'armi e droga, gruppi terroristici e di guerriglia.
Si tratta in sintesi di una complessa rete multilivello, che ha dentro elementi legali, semi-legali e apertamente illegali. Sono organizzati a strati come una cipolla, tolto uno strato se ne trova un altro e poi un altro che apparentemente non sono collegati. Di qui l'importanza per loro di erigere muri di contenimento correttamente assemblati per ogni attore che "conosce ciò che è necessario sapere".
A volte può sembrare che "lottino tra loro" come fanno gli attori a teatro:
potremmo vedere un pazzo principe Amleto "uccidere" re Claudio, ma una volta che il lavoro di entrambi gli attori è finito li possiamo trovare insieme per una birra al bar all'angolo.
Del resto “è solo lavoro” in cui "ognuno recita su un palcoscenico e gli uomini sono solo attori”.
Così, mentre dopo l'11 settembre, George W. Bush era impegnato a dichiarare la "guerra globale al terrorismo" piena di odio e di vendetta contro Osama Bin Laden e la sua banda di teppisti, un giorno prima suo padre George HW Bush ha incontrato i suo soci del Gruppo Bin Laden al Four Seasons di Washington DC durante il consiglio aziendale della Carlyle Group. Ma si sa: gli affari sono affari.
2. Tecnologia: Mentre la tecnologia avanza, i false flag diventano sempre più sofisticati e complessi, e la loro pianificazione ed esecuzione è diventata quasi perfetta. Ognuno ha sperimentato lo shock e l'orrore di vedere le Twin Towers collassare come se fossero state poste cariche mini-nucleare per un esplosione controllata così che i due giganti di acciaio e cemento potessero crollare alla velocità di caduta libera come se fossero nel vuoto, diventando polvere nano-termitica!
Hollywood non avrebbe potuto fare un colossal migliore di questo “Inferno nelle torri".
Quei video però sono diventati rapidamente una spada a doppio taglio che mostrava alla luce del giorno molti eventi impossibili da spiegare.
Perché entrambe le torri sono crollate così improvvisamente e catastroficamente?
Perché un piccolo foro è stato trovato nel Pentagono attraverso il quale solo un Boeing 757 "liquido" poteva entrare?
Come diavolo ha fatto il proprietario del World Trade Center, Larry Silverstein, a far crollare la Torre # 7 e i suoi 47 appartamenti in modo perfettamente verticale appena un'ora dopo che aveva dichiarato di "buttare giù" il palazzo?
Troppe domande senza risposta!
Sono finiti i bei tempi in cui non c'erano fotografie o filmati di eventi false flag, ma solo notizie dei mass media ufficiali come Hearst e il "New York Times", che venivano poi ripetute dai media embedded.
Persino la famosa “pallottola magica” che ha ucciso il presidente Kennedy è diventata famosa solo perché, fortuna volle che un giorno di sole nel mese di novembre 1963 a Dallas, un comune cittadino Abraham Zapruder vicino al Dealy Plaza riprese il presidente con la sua Super-8! Ma poi le immagini risultarono sfocate, poco chiare, granulose... Oggi il pubblico è molto più vigile. Si fa molte più domande e cerca spiegazioni "alternative". Sempre più persone dubitano che i signori che occupano la Casa Bianca, il Pentagono, il Dipartimento di Stato, Downing Street, Palais d'Elysée, la CIA, MI6 e Mossad ci stanno dicano la verità.
3. Consumare prima della data di scadenza
50 o 100 anni fa, un evento false flag era creduto “vero” per molti decenni, posizionandosi comodamente nei libri di storia per molti anni. Come una buona bottiglia di vino, tenuta in cantina per molti decenni senza timore di rovinarla ma al contrario, come il vino con il passare del tempo trovarla migliorata. Le false flag odierne - infinitamente più complesse, audaci e pericolose - sembrano avere una vita sempre più breve. Sembrano diventati yogurt non vino, e come lo yogurt devono essere mangiati velocemente prima che scadano.
C'è un dato di fatto dietro gli eventi false flag sia nei vecchi che nei nuovi.
Coloro che li mettono in atto ovviamente ne sono a conoscenza: alla fine, gli storici e i ricercatori del futuro scopriranno del tutto o in parte la verità.
Nessuna operazione per quanto di alto profilo e importanza essa sia può essere nascosta per sempre.
Il miglior risultato per loro è allontanare la data di scadenza il più distante nel tempo possibile: 80,100, 120 anni, perché una volta scoperta 120 anni dopo non avrà più conseguenze politiche ma sarà semplicemente un “fatto storico” o un aneddoto.
A chi importa adesso dei fatti della USS Maine nel porto dell’Avana?
A chi importa oggi se la Spagna invase la Florida?
A chi importa del Lusitania e dell’Impero Tedesco del 1917?
Se nel frattempo la Germania ha perso non una, ma due guerre mondiali.
Però, se tu oggi sapessi la verità dietro gli attacchi dell'11 settembre, allora sì che sarebbe un colpo al cuore della struttura di potere che ora controlla gli Stati Uniti. Sapere che Bush, neo-conservatore, ha consentito, nascosto e mentito su ciò che è realmente accaduto mentre l'amministrazione Obama guardava dall'altra parte. L'intera leadership politica americana e dei suoi alleati in quegli anni: Tony Blair, José Aznar, Silvio Berlusconi, sceicchi arabi, e tutti quelli che hanno partecipato sarebbero in gravissima difficoltà.
Una rivelazione di questo tipo renderebbe la credibilità dei governi occidentali, dei loro media, del mondo accademico pari a ZERO.
E il futuro?
Il lettore potrebbe chiedersi perché abbiamo a che fare con questo problema. La risposta è semplice: perché oggi ci sono molti segnali che fanno presagire che si stia preparando un altro mega-attacco false flag. Un terribile, inimmaginabile False Flag permetterebbe agli Stati Uniti, al Regno Unito, all’Unione Europea e a Israele di fare la guerra a tutti i nemici sparsi per il mondo simultaneamente e per molti anni. Mi riferisco al mondo musulmano, alla Russia, alla Cina, insieme a qualsiasi altro paese che avesse l'audacia di rimanere neutrale nella prossima terza guerra mondiale. Sarebbe un mondo in cui non ci sarebbe posto per coloro che non pensano che gli Stati Uniti, Regno Unito, Unione Europea e Israele non siano eroi "buoni".
Usando le parole di George W Bush pronunciate dopo l'attacco del 2001, "ogni paese deve prendere una decisione: O siete con noi o contro di noi".
Ma chi sarà il "colpevole" di questo attacco?
Com’è già ampiamente preannunciato qualche "Stato islamico", con il sostegno di Iran, Siria, Russia, sostenuta dalla Cina.
Già potete immaginare tutta la storia.
Questo è il grande crocevia in cui ora si trova l'umanità: chi tira le fila del destino del mondo vuole che tutti adottino la loro visione semplicistica e “binaria” che separa tutto in "buoni e cattivi", "bianco o nero", dove ovviamente loro sono sempre i "buoni".
Forse oggi siamo sull'orlo del momento più trascendentale della storia umana. Siamo davanti all’Essere o Non Essere dell’umanità. Piaccia o no, presto o tardi tutti avranno a che fare con questo terribile problema. Quindi è meglio mettere ordine nelle nostre idee, guardando bene il mondo che ci circonda, capendo chi è chi, e aprire gli occhi alla comprensione.
Ora più che mai è il momento di pensare con la nostra testa e non con quella del Nemico.
Meditando bene sul da farsi.
Adrian Salbuchi per RT Adrian Salbuchi è un analista político, autore, conduttore del programma “Segunda República” per il Canal TLV1 Argentina. Fondatore del Progetto Segunda República (PSR). www.proyectosegundarepublica.com
Fonte: Hack your Mind
Tratto da: lateoriadelcomplotto.com