domenica 22 marzo 2015

La Xylella secca gli ulivi del Salento, c’entra la Monsanto?

Che immagine tranquillizzante su una pagina Facebook della Monsanto!
Che immagine tranquillizzante su una pagina Facebook della Monsanto!
da Massimo Rodolfi

Non appena venni a conoscenza di questa terribile malattia, la Xylella fastidiosa, che sta decimando i bellissimi uliveti del Salento, confesso che la mia mente sospettosa pensò subito che non si trattava di un evento casuale, ma che dietro ci fosse la longa manu di qualcuna delle solite avide multinazionali senza scrupoli.
Come diceva Andreotti, che sicuramente se ne intendeva, a pensar male si fa peccato, ma ci si prende, almeno così sembrerebbe, stando agli ultimi sviluppi delle indagini della procura di Lecce, che sta indagando su come la Xylella fastidiosa, possa essere arrivata nel Salento.
Fra le poche ipotesi formulate, è presente quella rilanciata nel novembre 2013 dal Forum Ambiente e Salute, che a sua volta riprende un articolo di Riccardo Primiceri, pubblicato su OzaNews, secondo la quale, la Monsanto sarebbe coinvolta nella diffusione nel Salento della Xylella fastidiosa.
Ovviamente non pretendiamo di avere la palla di vetro al riguardo, ma solo porre alcuni interrogativi. Intanto, parrebbe che le autorità competenti fossero a conoscenza della diffusione di questo batterio killer, almeno dal 2010, perché la notizia è stata diffusa solo recentemente, quando ormai i focolai di epidemia nel Salento erano ampiamente diffusi?

Perché si è proposto di distruggere praticamente tutto il patrimonio arboricolo del Salento, per poi procedere a massicce irrorazioni di pesticidi, che non farebbero altro che finire di massacrare un territorio bello per la sua biodiversità?
Non ci sono veramente altre possibilità, magari provenienti dal mondo della coltivazione con metodi naturali, che siano in grado di arginare questa peste che sta uccidendo un territorio fra i più belli e produttivi, dal punto di vista agricolo, del nostro paese?
Una speranza sembrerebbe provenire dalle ricerche del professor Norberto Roveridell’Università di Bologna, che ha messo a punto una cura sperimentale a base di oligoelementi, idonei alla coltivazione biologica, di cui parlerà in un imminente convegno a Minervino di Lecce, il 28 marzo 2015
Perché invece la Regione Puglia, ancora presieduta dall’uscente Nichi Vendola, ha invece emanato una determina, il 6 febbraio 2015, con la quale si obbligano gli ulivicoltori a una serie di trattamenti con pesticidi, che quando saranno finiti, ammesso che ci sia quest’intenzione, si sarà avvelenata ogni cosa esistente su questo territorio?
Così a occhio, mi viene da pensare che siamo governati da deficienti. Non è abbastanza avvelenato il mondo nel quale viviamo? Probabilmente per la Monsanto, e per i politici che riesce a corrompere no, ma il dubbio, conoscendo anche come funziona la politica in Italia, che ci possano essere degli oscuri accordi tra gli interessi delle multinazionali e qualche politico deficiente, potrebbe anche venire.
Tanto si trova sempre qualche ‘scienziato’ ma veramente tra virgolette, pronto a giurare che i pesticidi fanno bene alla salute, così come gli OGM, magari anche le scie chimiche, piuttosto che i medicinali chimici, tutti prodotti, che escono ovviamente dalle stesse poche multinazionali che stanno distruggendo e avvelenando il mondo.
Quindi, come avrà fatto la Xylella fastidiosa ad arrivare nel Salento? E come mai sembra che la Monsanto abbia prodotti resistenti alla Xylella? E come mai questo batterio, in questo documento Plant-Pathogenic Bacteria as Biological Weapons – Real Threats? viene catalogata come possibile arma batteriologica? Chi ha la possibilità di maneggiare questi batteri? Chi ha interesse a devastare un ambiente naturale come quello del Salento? Cui prodest? Io continuo a pensare male…
E in ogni caso mi sembra, non solo legittimo, ma necessario, opporsi alla politiche scellerate che non fanno altro che favorire gli interessi delle multinazionali, a scapito di uno dei posti più belli al mondo, come il Salento. Vogliamo veramente farlo diventare un cimitero, dove solo le sementine, tecnologiche, asettiche, e senza vita, prodotte in laboratorio, possano attecchire, a costo di diffondere veleni nell’aria, nell’acqua, e in tutto ciò che vive?
Per me, chi riesce anche solo a pensare in questo modo, non è umano, ma di sicuro appartiene a qualche razza aliena, che evidentemente non ha interesse per la vita di questo pianeta, ma ha altre oscure finalità. Io invece sogno una Terra finalmente libera da predatori, dove l’uomo possa integrarsi con la natura senza distruggere o avvelenare niente e nessuno!
Domenica ero in visita a un uliveto proprio nel basso Salento, purtroppo sono arrivato nel momento in cui il proprietario stava facendo un ‘trattamento‘, di quelli considerati più innocui.
L’aria era irrespirabile, e non sono riuscito a resistere più di cinque minuti in quel luogo, mentre l’agricoltore, munito di una ridicola mascherina e guanti di tessuto, era completamente fradicio di questo pesticida. Io dopo, ho avuto uno dei più brutti attacchi allergici della mia vita… non so il contadino. Veramente c’è qualche idiota in grado di dimostrare che questa roba è necessaria?
Sono migliaia di anni che si coltiva l’ulivo nel Salento, deve arrivare proprio la Monsanto a spiegarci come si deve fare? Sinceramente sono contento di essere il presidente, nonché fondatore, dell’Associazione Riprendiamoci il Pianeta – Movimento di resistenza Umana, che il 13 marzo scorso, ha organizzato a Manduria, l’iniziativa Salviamo i Nostri Ulivi! che ha visto la partecipazione di oltre trecento persone, attentissime al rispetto del territorio.
E sono anche fiero di essere redattore di questo, piccolo, insignificante blog, che è Prima Pagina di YVS  che ha già affrontato l’argomento dei pesticidi nel Salento  e che continuerà a battersi perché il buon senso umano possa preservare il bel mondo nel quale viviamo.
Documentatevi, informatevi, dobbiamo creare un veromovimento di resistenza, creato dalle persone, e non dai partiti, che tuteli la vita sui nostri territori, nella nostra bella nazione, nel nostro bel mondo. Dobbiamo riprendercelo dalle grinfie di questi criminali, folli e incapaci di amore per la vita.Basta! Riprendiamoci il Pianeta! Riprendiamoci le nostre esistenze!

Tratto da sapere è un dovere

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