venerdì 13 marzo 2015

Chiusi tutti i bar della Rai, erano gestiti da Mafia Capitale. Ma i media tacciono

Era il 17 dicembre 2014 quando denunciavamo un fatto tanto curioso quanto inquietante. Nell’ordinanza cautelare emessa nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale si parlava di un personaggio ignorato da tutti i media: Giuseppe Ietto, titolare della “Unibar” la società che da 11 anni gestisce i bar delle sedi della Rai.


Oggi, 11 marzo, a quasi tre mesi dalla prima denuncia, anche Il Messaggero (“Mafia capitale, chiudono i bar della Rai“) e il Fatto Quotidiano (“La Rai resta senza il caffè. Chiusi i bar du Mafia Capitale“) si svegliano dal torpore e danno la notizia. Alla buonora.
Sì, perché la figura di  Giuseppe Ietto e il suo legame con Massimo Carminati e Salvatore Buzzi non sono certo “dettagli” da far passare in secondo piano. Eppure i giornali, da tre mesi a questa parte, hanno pensato bene di non dare risalto alla notizia. Hanno pensato che l’argomento non interessasse ai loro lettori? Oppure (il dubbio è lecito) lo hanno fatto per non dare un dispiacere al Dg Luigi Gubitosi?

Anche perché altrimenti non si spiega: arriva in Rai la Guardia di Finanza e mette sotto sequestro il bar, nominando un custode giudiziario e tu, giornale, non lo scrivi? Si parla della possibilità, neanche tanto remota, di infiltrazioni mafiose in Rai e tu, giornale, svicoli?
Dobbiamo supporre che “qualcuno”, dai piani alti di viale Mazzini, ha chiamato gli amici giornalisti pregando di sorvolare sull’argomento, dicendo che tanto si tratta di “una cosa trascurabile”?


Fonte: lultimaribattuta.it


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