giovedì 26 marzo 2015

Matteo Salvini contestato dai centri sociali. Via sotto scorta e alza il dito medio

Dopo la vicenda di Bologna, dove l'auto di Salvini travolse alcuni manifestanti che volevano bloccare l'auto, il leader leghista ancora alle prese con i centri sociali. Accolto da contestazioni, se ne è andato scortato, e ha alzato il dito medio...  VIDEO



Dopo la vicenda di Bologna, dove l'auto di Salvini travolse alcuni attivisti dei centri sociali che cercavano di bloccare la sua macchina per impedirgli di raggiungere il campa nomadi che avrebbe dovuto visitare, il leader leghista si trova nuovamente a fronteggiare i militanti dei centri sociali, questa volta a Milano.
Salvini si è presentato circondato da una nutrita scorta, mentre i contestatori hanno iniziato a rivolgergli insulti di ogni tipo: "fai schifo" - "facci vedere il rolex, mangiapane a tradimento" e altre parole pesanti.
Salvini ha passeggiato per alcune decine di metri, seguito dalla scorta, da un nutrito numero di giornalisti e cameraman, e dai contestatori. Quando alcuni attivisti hanno provato ad avvicinarsi, accennando alle inchieste che coinvolgono la Lega Nord, o pronunciando offese, ci sono stati attimi di tensione, la scorta si è ben stretta intorno al leader leghista, che ha chiesto alle forze dell'ordine di fermare i contestatori: "questi fermateli qua, mi sono rotto..." ha chiosato Salvini. Che subito dopo, sempre accompagnato da insulti di ogni genere, è entrato in auto e se ne è andato, sporgendo il braccio fuori dal finestrino, per insultare i contestatori.
Al di là delle idee politiche di ciascuno, viene da chiedersi se comportamenti come questo, che gettano benzina sul fuoco, siano auspicabili dai leader partitici. Salvini non è il primo, ne sarà l'ultimo politico a "mandare a quel paese" i contestatori, ma si tratta di una inutile caduta di stile. E premesso che certe contestazioni sono esagerate, e sfociano nella violenza (da condannare senza ma e senza se) quando una persona si espone in politica e propaganda certe idee, deve anche accettare le contestazioni, che però dovrebbero rimanere sempre nei limiti imposti dalla civiltà e dal buon senso. Ognuno deve aver diritto di manifestare le proprie idee, sempre.

Informatitalia

Video da Il Fatto Quotidiano


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