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lunedì 2 marzo 2015

I 10 esperimenti sugli esseri umani più diabolici della storia

Di Matteo Rubboli - vanillamagazine.it 
La sperimentazione e la ricerca sugli esseri umani è una pratica che si svolge da tempo immemore, e ha visto una proliferazione importante a causa della condizione di prigionia e di schiavitù di una ì parte della popolazione mondiale durante i secoli passati. Alcuni degli esperimenti più diabolici di cui siamo a conoscenza sono stati svolti durante il secolo scorso, da una serie di persone che non hanno avuto alcun rispetto per la dignità dell’essere umano trattando milioni di persone come carne da macello. Questa lista ci fa comprendere appieno quanto ancora sia necessario lavorare sulla coscienza comune per riuscire a definire l’uomo un essere “civile”.

10. L’esperimento della prigione di Stanford

Stanford_Prison
L’esperimento della prigione di Stanford fu uno studio psicologico di risposta umana alle condizione di prigionia e dei suoi effetti sulle persone in cattività e sui carcerieri. L’esperimento si svolse nel 1971 e fu condotto da un team di ricercatori guidato dallo psicologo Philip Zimbardo della Stanford University. Alcuni studenti volontari svolsero i ruoli di guardie e prigionieri, in una finta prigione in un seminterrato vicino all’università. I prigionieri e i carcerieri si abituarono velocemente ai propri ruoli, e uno degli aspetti che era previsto era il crearsi di situazioni potenzialmente pericolose dal punto di vista psicologico per guardie e carcerati.
Dopo un brevissimo periodo, un terzo delle guardie fu ritenuta responsabile di “veri” comportamenti sadici, e molti prigionieri rimasero traumatizzati, e due di loro dovettero essere allontanati dopo pochissimo tempo dall’avvio dell’esperimento a causa di gravi ripercussioni immediatamente visibili. Infine, Zimbardo, allarmato per il comportamento sempre più crudele dei propri studenti, terminò l’esperimento poco tempo dopo che era cominciato.

9. The Monster Study

Monster Study
The Monster Study fu un esperimento concernente la balbuzie su 22 bambini orfani di Davenport, in Iowa, condotto nel 1939 da Wendell Johnson della University of Iowa. Johnson scelse uno dei suoi studenti, Mary Tudor, per condurre l’esperimento, supervisionandone la ricerca. Dopo che aveva diviso i bambini in due gruppi di studio, la Tudor lodò la metà dei bambini per la fluidità dei loro discorsi, e sminuì i bambini dell’altro gruppo per le loro imperfezioni lessicali asserendo che fossero balbuzienti. I bambini che ricevettero terapie negative riguardo la logopedia soffrirono di problemi psicologici e di linguaggio per tutta la vita, mentre gli altri si svilupparono in modo normale.

venerdì 23 gennaio 2015

Green Hill chiese all'Fbi di spiare gli animalisti

Da bresciaoggi.it

L'Fbi doveva «spiare» gli animalisti impegnati nella mobilitazione di protesta contro l'allevamento di beagle destinati alla vivisezione di Montichiari.
Agli investigatori federali degli Stati Uniti, Green Hill aveva richiesto attraverso la casa madre Marshall anche una sorta di schedatura dei dipendenti. La società temeva che fra gli addetti si potesse infiltrare una «talpa» incaricata di girare informazioni e immagini compromettenti dall'interno dell'allevamento alle associazioni e alle istituzioni che chiedevano a gran voce la chiusura della struttura.
Il clima da intrigo internazionale sospeso fra il surreale e l'inquietante, emerge dal fitto scambio di e-mail tra i funzionari di Green Hill, un carteggio sequestrato dalla procura nel corso dell'inchiesta al centro del processo che si chiuderà il 23 gennaio. Il contenuto dei messaggi di posta elettronica è stato rivelato nella sostanza l'altro ieri dalla requisitoria del pm Ambrogio Cassiani. Il coinvolgimento dell'Fbi spunta nelle e-mail a cavallo del blitz degli animalisti del 28 aprile 2012.

martedì 20 gennaio 2015

Radar per vedere dentro casa: la Polizia ne è già dotata

Almeno 50 delle forze dell'ordine negli Stati Uniti, hanno segretamente dotato i loro ufficiali di dispositivi radar che permettono loro di vedere in modo efficace attraverso i muri delle case per vedere se qualcuno è dentro, una pratica  che sta sollevando nuove preoccupazioni circa quello che può sorvegliare il governo e la privacy violata dei cittadini.

Queste agenzie, tra cui l'FBI e gli U.S. Marshals Service, hanno iniziato a implementare i sistemi radar più di due anni fa con poco preavviso ai tribunali e di divulgazione pubblica di quando e come sarebbero stati utilizzati. La tecnologia solleva questioni legali e di privacy perché la Corte Suprema degli Stati Uniti ha detto che gli ufficiali in genere non possono utilizzare i sensori ad alta tecnologia per controllare l'interno della casa di una persona senza prima 


Come funziona il radar per vedere dentro casa
I radar funzionano come sensori di movimento finemente sintonizzato, tramite onde radio a zero sui movimenti lievi , come la respirazione umana da una distanza di oltre 50 metri. Essi possono rilevare se qualcuno si trova all'interno di una casa, dove sono e se sono in movimento.
Funzionari federali, dicono queste informazioni sono fondamentali per mantenere gli ufficiali in sicurezza, se hanno bisogno di prendere d'assalto edifici o il salvataggio di ostaggi.
Ma i sostenitori della privacy e giudici hanno comunque espresso preoccupazione per le circostanze in cui le forze dell'ordine potrebbero utilizzare il radar - e il fatto che finora hanno fatto senza controllo pubblico.

(VIDEO) Ecco cosa successe davvero l’11 settembre…

http://youtu.be/As9gGIz_tzU


Leggi anche: Rivelazioni choc ex agente Fbi: la Cia impedì di prevenire l'11 settembre!

lunedì 19 gennaio 2015

Rivelazioni choc ex agente Fbi: la Cia impedì di prevenire l'11 settembre!

I dettagli di un'informazione preziosa che venne zittita

Un ex agente speciale dell'Fbi, parlando con un giornalista di Newsweek, ha raccontato i dettagli di come l’agenzia di intelligence degli Stati Uniti, la Cia, avrebbe impedito a lui e ad un altro agente di prevenire gli attacchi dell'11 settembre.

Mark Rossini e Doug Miller hanno riferito di avere scoperto che uno dei futuri autori dell'attacco, Khalid al-Mihdhar, aveva visti di ingresso multiplo degli Stati Uniti nel passaporto saudita, ma quando Miller preparò una relazione per l'FBI, un membro dell'unità top secret della Cia gli avrebbe detto di aspettare. Insomma Miller e Rossini si videro obbligati a stare zitti.

Durante tutti questi anni, Rossini si è pentito di aver obbedito, come ha rivelato a Newsweek. "È un dolore che non se ne va, che mi perseguita ogni singolo giorno della mia vita", dice Rossini.

Rapporti governativi sugli attentati attribuiscono l'attacco terroristico ad un "fallimento dell'intelligence". Tuttavia, non è chiaro il motivo per cui un agente della Cia, Michael Anne Casey, ordinò al compagno di Rossini, Miller, di non informare l'Fbi su al-Mihdhar, o perché altri capi della Cia non hanno allertato l'FBI o altre agenzie di sicurezza sull'arrivo di un altro futuro terrorista, Nawaf al-Hazmi, che l'agenzia aveva seguito.

mercoledì 16 luglio 2014

Non è stato un incidente: chiedetevi perché sono morti

Cos’hanno in comune Olof Palme, Patrice Lumumba, la principessa Diana, il dottor David Kelly, Robin Cook, Yasser Arafat, Slobodan Milosevic e Hugo Chavez? E i musicisti che si sono opposti alla macchina da guerra occidentale, come ad esempio Jimi Hendrix, Jim Morrison, Bob Marley, John Lennon e Michael Jackson? Potrebbero essere stati uccisi anche per le loro teste, oltre che per le loro voci troppo indipendenti? Nonostante le prove indichino che sì, sarebbe possibile, pochissime persone sono disposte ad avventurarsi da quelle parti, compresi i tanti professionisti il cui compito sarebbe invece quello di farlo. E questo gli assassini lo sanno benissimo. Le prove (sia forensi che confidenziali) che sono state accumulate nel corso dei decenni, indicano che le morti di decine di influenti figure pubbliche occidentali, che si credeva fossero naturali o frutto di sfortunati incidenti, erano invece degli omicidi politici.
Senza quasi eccezione, questi omicidi erano stati progettati e realizzati da forze che si nascondevano nelle zone grigie dei servizi segreti militari dei Jim Morrison, figlio dell'ammiraglio che avviò la guerra in Vietnampaesi Nato, scrive Tony Gosling su “Rt” in un servizio ripreso da “Come Don Chisciotte”. Per secoli, le parti in conflitto erano ben consce di come “un’onesta carneficina” sul campo di battaglia fosse la cosa migliore da fare, «ma dopo due guerre mondiali e l’insediamento dei filo-nazisti fratelli Dulles al Dipartimento di Stato Usa e alla Cia, tutto questo è cambiato: il complesso militar-industriale che essi hanno contribuito a creare è stato reso pressoché inattaccabile», grazie al mondo «colossale e segreto» delle comunicazioni strategiche, «più correttamente definito come “industria della propaganda”». La verità è che «viviamo in un’epoca in cui i media occidentali sono stati virtualmente fagocitati dagli interessi bancari e militari». E la Nato, che dovrebbe avere carattere difensivo, «grazie ai suoi eserciti ed ai suoi contractor privati (che fomentano carneficine in tutto il mondo)» è diventata una sorta di “Napoleone nucleare”, «che sta rendendo sempre più vicino il giorno in cui queste meravigliose armi potrebbero essere nuovamente utilizzate».

venerdì 21 marzo 2014

Documenti FBI confermano: Hitler scappò in Argentina!

Read the documents yourself at fbi.govESCLUSIVA PER INFORMATI

Il dubbio che Hitler non fosse morto, ma che avesse trovato riparo in Argentina, ci sono sempre stati sin dal 1945. E anche nel 2011 questa teoria aveva ripreso forza, con le rivelazioni pubblicate dal daily mail. Ora alcuni documenti desecretati dall'FBI sembrano togliere ogni ombra di dubbio.

L'FBI ha desecretato dei documenti che sembrano confermare che alla fine della II° guerra mondiale Adolf Hitler non sarebbe morto suicida, come scritto sui libri di storia che hanno studiato intere generazioni nelle scuole di tutto il mondo: bensì si sarebbe rifugiato in Argentina! 

Click on image to download PDF or review directly on the Federal Bureau of Investigation's website fbi.gov
I documenti sul sito dell'FBI:
http://vault.fbi.gov/adolf-hitler/adolf-hitler-part-01-of-04/view

 Hitler si rifugiò a San Carlos de Bariloche, una località isolata ai piedi delle Ande argentine dove fin dagli anni '30 vivevano numerosi cittadini tedeschi, e dove molto probabilmente nel dopoguerra hanno trovato ospitalità numerosi alti papaveri nazisti, come Eichmann e Josef Mengele, quest'ultimo è il tristemente celebre medico nazista accusato di aver compiuto sugli internati esperimenti di ogni genere, nonché il padrino delle tecniche di controllo mentale MK Ultra, i cui studi in seguito sono stati portati avanti dalla CIA.

Hitler stando a quanto riportato sul documento declassificato dell'FBI sarebbe giunto in Argentina a bordo di un sottomarino. Si è rifugiato in questo angolo di Sud America per miscolarsi alla comunità tedesca presente in loco, e secondo alcune fonti i vertici delle autorità argentine ne sarebbero state a conoscenza.

Negli anni seguenti ci sono state numerose testimonianze e segnalazioni di persone che garantivano di aver visto Hitler, in compagnia di Eva Braun nei pressi di San Carlos di Bariloche, ma sono sempre state smentite. Invece molto probabilmente le segnalazioni erano veritiere.

I documenti dell'FBI potete consultarli direttamente sul sito dell'FBI: http://vault.fbi.gov/adolf-hitler/adolf-hitler-part-01-of-04/view

Circa la vita di Hitler in Sud America ci sono diverse teorie, ma nessuna risulta confermabile con certezza. Secondo alcune fonti, sarebbe deceduto nel 1962, mentre secondo la ricostruzione della studentessa brasiliana Simoni Renee Guerreiro Dias, che con le sue rivelazioni nel Gennaio 2014 ha fatto parlare di sè i giornali di tutto il mondo, sarebbe morto in Brasile nel 1984, alla veneranda età di 95 anni (per approfondire questa teoria leggi qui)

This map shows the route that Hitler and Braun are said to have used to escape from the Fuhrerbunker in Berlin when the Russians were approaching

Leggi anche: l'inchiesta del Daily mail pubblicata nel 2011 

L'articolo è la rielaborazione di quanto riportato dai documenti dell'FBI citati e da diverse fonti, tra cui questa in inglese - in esclusiva per informatitalia.blogspot.it



Michele di Informati

domenica 16 marzo 2014

Spararono sulla folla a Kiev, erano cecchini della Cia

Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania: sarebbero le “pedine” utilizzate dagli Usa per destabilizzare sanguinosamente l’Ucraina, fino alla caduta del regime di Yanukovich. «L’Europa, in quanto tale – dice Giulietto Chiesa – sprofonda più che nella vergogna, nel ridicolo, trovandosi guidata da quattro repubbliche ex satelliti o ex sovietiche (anche se con l’autorevole copertura di Berlino, Londra, e Parigi) in un’avventura che non era stata nemmeno discussa. E che non è europea, ma americana». Dirompenti le dichiarazioni di Aleksandr Yakimenko, capo dell’intelligence ucraina con Yanukovic, ora riparato in Russia. Secondo Yakimenko, sarebbe stata la Cia a manovrare i cecchini che il 20 febbraio hanno fatto strage di dimostranti in piazza Maidan per poi poter accusare il regime. A dirigere l’operazione, uomini coordinati dall’ambasciata Usa di Kiev. Complici, il rappresentante dell’Unione Europea nella capitale ucraina ed emissari polacchi come Jan Tombinsky.
Le drammatiche “rivelazioni” di Yakimenko, rilasciate alle televisioni russe? «Probabilmente non tutte innocenti, ma certo molto credibili», scrive Chiesa Alexandr Yakimenkosul “Manifesto”. Tanto più che combaciano perfettamente con la famosa telefonata del ministro degli esteri estone Urmas Paet alla signora Catherine Ashton, capo della diplomazia europea: il ministro dell’Estonia disse che a sparare «anche» contro i dimostranti non fu la polizia ucraina, bensì i cecchini «assoldati dalle opposizioni». Le accuse, osserva Giulietto Chiesa, «sono una più grave dell’altra, una più infamante dell’altra». E se le televisioni russe le riproducono con tanta ampiezza, «ciò vuol dire soltanto una cosa: che Vladimir Putin non solo non intende retrocedere di un millimetro, ma intende contrattaccare politicamente, diplomaticamente e anche dal punto di vista della comunicazione».

giovedì 20 febbraio 2014

DOSSIER Ucraina: approfondimento

NEW - Viatcheslav, un giornalista scomodo ucciso - articolo + APPELLO

Vedi gli articoli precedenti di nocensura.com e informatitalia:
Ucraina: le Mappe per capire la Crisi

Alla luce dei fatti terribilmente seri attuali, riproponiamo il pezzo sottostante pubblicato recentemente, che aiuta a capire la crisi Ucraina e la degenerazione della stessa.
In realta’ bastano poche mappe per capire la questione. Attualmente il presidente e’ filo-russo e l’opposizione e’ filo-occidentale.

Partiamo dalla mappa etnico-linguistica: si nota che l’ovest ed il centro-nord del paese vedono una predominanza di popolazione di etnia Ucraina o che parla Ucraino, mentre il Sud e l’est hanno una maggioranza russa o russofona.
Ucraina1
 Le mappe Politico-elettorali ricalcano in pieno le mappe etnico-linguistiche

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