venerdì 22 novembre 2013

L'Ucraina volta le spalle alla Ue. Stop all'adesione

Dopo la Polonia che ha detto NO all'Euro ed il diniego dell'Islanda, che ha interrotto i negoziati, un altro "colpo" agli eurocrati bilderberghini che gestiscono l'UE: anche l'Ucraina ha detto NO all'Unione Europea! 

Un paese che fino a qualche anno fa avrebbe fatto carte false per aderire, oggi ringrazia e congela le trattative: un fatto che lascia molto su cui riflettere...

Redazione Informati
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Congelate le trattative con l'Unione. Il governo annuncia la ripresa di un "dialogo attivo" con la Russia. Delusione a Bruxelles, soddisfatto il Cremlino, che non vedeva di buon occhio il trattato
Kiev, 22 Novembre 2013
Un fallimento per l'Unione Europea, un successo per Vladimir Putin. Viene letta così, dai principali commentatori, la decisione dell'Ucraina di non firmare il trattato di associazione all'Ue al vertice del 29 novembre a Vilnius. Kiev ha inoltre annunciato la ripresa di "un dialogo attivo" con la Russia e gli altri membri dell'Unione doganale e della Comunità degli Stati indipendenti (ex Urss) per rafforzare i legami commerciali ed economici. "Prendiamo atto della decisione del governo ucraino - ha commentato l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione, Catherine Ashton - E' motivo di delusione non solo per l'Ue ma, crediamo, per il popolo ucraino". 

I contenuti del trattato
L'accordo di associazione dell'Ucraina è un testo di 1200 pagine che avrebbe dovuto rimuovere praticamente tutti i dazi sui prodotti ucraini esportati nei paesi dell'Unione europea e consentire, secondo molti economisti, di scongiurare la crisi finanziaria in vista entro la fine dell'anno. Il negoziato era iniziato nel 2008 e includeva anche un accordo di libero scambio. L'Ucraina, in quanto paese europeo, ha il diritto di chiedere l'ammissione all'Ue, una volta completamente soddisfatti una serie di criteri. La firma a Vilnius sarebbe stata un passo in questa direzione. 


Polemica a Kiev
Il premier ucraino Mykola Azarov ha dichiarato che la decisione è dovuta solo a motivi economici e non strategici. La scelta del governo ha però scatenato le ire della minoranza in Parlamento. Il leader dell'opposizione, Arseniy Yatsenyuk, ha chiesto l'impeachment del presidente, Viktor Yanukovich. "Se si rifiuta di firmare l'accordo - ha tuonato - allora non si tratta solo di alto tradimento ma ci sono le basi per il suo impeachment e per la destituzione del governo".

La soddisfazione del Cremlino
Il congelamento dell'accordo rende felice in modo particolare il Cremlino, che non vedeva affatto di buon occhio il rafforzamento dei legati tra Kiev e l'Unione Europea. Il leader russo Vladimir Putin - ha detto il suo portavoce - è soddisfatto per la decisione dell'Ucraina di tornare a sviluppare le proprie relazioni con la Russia. 


Fonte: Rainews24.it

Tratto da: terrarealtime.blogspot.it

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