sabato 30 novembre 2013

Perché non infuria la protesta contro l'austerità ?

Su MainlyMacro ci si chiede perché in Gran Bretagna non ci sia un forte dibattito nell'opinione pubblica sull'austerità (ma la stessa domanda si pone  anche da noi e negli altri paesi periferici...): forse perché manca qualcuno che guidi il dibattito, e i media lo oscurano? 


Janan Ganesh ha pubblicato un articolo sul Financial Times di oggi che mi ha fatto talmente arrabbiare che non mi resta che scriverci su, anche se forse dovrei lasciar perdere. Il tema di questo articolo verte su quanta maturità abbiano dimostrato gli inglesinell'accettare l'austerità. Per citare : "Per i paesi minacciati dalla simbiosi di sofferenza economica e turbolenze politiche, la Gran Bretagna ha delle lezioni da impartire. "

Certo io la vedo piuttosto diversamente. L'austerità è o un grande errore tecnico, o una truffa politica. Secondo delle stime moltoprudenti del OBR, l'austerità è già costata circa il 5% del PIL del Regno Unito. Che è una quantità enorme di soldi sprecata: risorse che avrebbero potuto essere utilizzate per produrre beni e redditi di cui tutti avrebbero potuto godere, ma che sono rimaste inutilizzate come conseguenza dell'azione del governo. Naturalmente questo costo non è stato ripartito equamente, e per alcuni è stato molto più alto.

Se questo fosse solo il mio punto di vista personale, o di unascontrosa minoranza, non ci sarebbe molto altro da dire. Ma invece è il punto di vista vista che si trova sui libri di testo di economia, e ho il sospetto che sia condiviso dalla maggioranza dei macroeconomisti. Quindi, dato questo, il fatto che questa politicasia stata accettata con poche proteste non è una cosa da lodare(se non per quelli che stanno nel business di manipolare l'opinionepubblica), ma è invece un grave problema. Si tratta di un enorme fallimento del buon governo e del nostro sistema democratico. In effetti si vedono mancanze simili anche altrove. L'austerità come politica non è stata seriamente contestata in Europa tra i partiti tradizionali, e perfino negli Stati Uniti, penso che sarebbe giusto dire che i punti di vista sia all'interno del Partito Democratico che da parte del Presidente sono stati contrastanti e confusi.

Quindi come può Ganesh vederla nella maniera completamenteopposta: che gli inglesi hanno mostrato una "calma impressionante" nel prendere l'amara medicina senza quasi protestare, e che l'assenza di qualsiasi appassionato dibattito pubblico sull'austerità nel Regno Unito sia in qualche modo una virtù? Mi vengono in mente tre motivi, nessuno dei quali è molto lusinghiero.

1) Che il "dibattito elitario" che ha avuto luogo sull'austerità è secondo lui solo molto intellettualistico, e che il pubblico sa moltomeglio come stanno veramente le cose. Io non sarei sorpreso se un politico del governo prendesse questa posizione, ma ci si aspetta che un giornalista che lavora presso il FT, e in precedenza presso l'Economist , dovrebbe essere meglio informato.

2) Che la sua ammirazione per George Osborne ha distorto la sua visione del mondo reale. Oppure, per dirla un po' più gentilmente, che se si passa il tempo a parlare con 
delle persone che pensano che l'austerità sia inevitabile, si inizia a credere alla propaganda.

3) Che sta cercando di analizzare come i conservatori siano riusciti a farla franca sull'inganno di ottenere un ridimensionamento dellostato alimentando il panico sul debito, senza ovviamente ammetterlo.

Qualsiasi di questi sia il vero motivo, l'articolo sembra mancare duequestioni evidenti. Potrebbe essere che la ragione per cui non c'è un acceso dibattito pubblico nel Regno Unito sull'austerità sia che non c'è nessuno a guidare questo dibattito? Quando la classe politica, di cui egli è membro, vede l'austerità come inevitabile, non c'è da meravigliarsi che l'opinione pubblica abbia anch'essa una visione simile (in particolare quando la questione è interpretata neitermini di un'economia familiare). Egli riconosce che il movimento sindacale è stato esplicito sull'austerità, ma non esamina perché questa voce sia rimasta in gran parte ignorata dai media britannici.

Non si fa poi assolutamente menzione del fatto che la rabbia popolare contro l'impatto dell'austerità potrebbe anche esserci, ma che, in assenza di qualsiasi dibattito pubblico sulla politica, essa si manifesta in altri modi. Egli scrive che "la Gran Bretagna rimane gloriosamente priva di un'estrema destra o di un'estrema sinistra", che ovviamente è un modo di ignorare l'UKIP. Ma anche se Ganesh può non trovare serio l'UKIP, Cameron lo prende certamente sul serio, e ha orientato la sua politica in materia di immigrazione in Europa avendo loro in mente. Forse vede l'attuale ossessione dei media (e del governo) sulle truffe nel welfare come scollegate dalladisoccupazione e dai tagli ai livelli di vita che l'austerità ha contribuito a realizzare. ( Per qualche analisi seria su questi temi, vedi Alan de Bromhead , Barry Eichengreen e Kevin O'Rourke qui)
Ma niente di tutto questo mi ha fatto veramente arrabbiareleggendo l'articolo. E' stato invece il suo accostamento con  una cosa che ho sentito circa 4 giorni fa. Un lettore del mio blog, un insegnante in pensione di economia di livello A e membro delLibDem , doveva tenere una conferenza sul tema dell'austerità. Un giornalista di un giornale locale era interessato, e ha trascorso un'ora a intervistarlo, e poi ha scritto un pezzo di 750 parole. L'articolo è stato modificato dal redattore, perché era controverso e critico nei confronti del governo. Forse anche l'editor ha mostrato quella "impressionante calma ", che tanto piace a Mr. Ganesh.


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