venerdì 8 novembre 2013

Le scuole elementari stanno diventando delle cliniche psichiatriche


Aumento esponenziale del consumo di psicofarmaci sui bambini: un esempio di applicazione delle
teorie psichiatriche che saranno promosse all’imminente congresso mondiale di Milano sull’ADHD


Merano. Recentemente abbiamo ricevuto la sconvolgente segnalazione di alcuni genitori di Merano, preoccupati del rapporto molto stretto tra il reparto di psichiatria infantile e le scuole elementari. Infatti parecchi bambini si recano regolarmente all’ospedale di Merano per essere “aiutati” nelle loro difficoltà e spesso la psichiatra presiede alle riunioni degli insegnanti e detta o addirittura “impone” il percorso del bambino. La situazione è talmente grave che un genitore ha persino presentato un reclamo al garante della privacy e un esposto all’ordine dei medici sulla dr.ssa Donatella Arcangeli, primario del reparto di neuropsichiatria infantile di Merano. Abbiamo anche incaricato l’avvocato Francesco Miraglia del foro di Modena, che già in passato aveva fatto si che il figlio sottratto ingiustamente perché secondo gli psichiatri “non riusciva a essere emotivamente vicino al figlio” venisse restituito al padre, di valutare la necessità di inoltrare un esposto alla Procura di Bolzano. E purtroppo i risultati di una breve investigazione sull’area di Merano sono molto preoccupanti, tanto che informeremo le autorità competenti, in primis l’Assessore alla Salute di Merano.

Ma veniamo ai fatti. Secondo la lettera di questo papà, i bambini delle scuole elementari frequentano [una specie di] doposcuola in un piano dell’ospedale di Merano, proprio sopra il reparto di neuropsichiatria infantile, a volte all’insaputa dei genitori. Infatti secondo questo genitore: «C’è una chiara commistione tra la neuropsichiatria infantile e il “doposcuola”. Per esempio nel caso di mio figlio la dott.ssa Arcangeli mi ha messo al corrente che […] sarebbe dotato di un’intelligenza superiore alle attuali capacità intellettive che però visto il mio rifiuto di somministrargli il Ritalin questo gli comporta degli scompensi […]. Mi chiedo come possa la dott.ssa Arcangeli fare queste affermazioni dato che non le ho dato alcun consenso di visitare mio figlio. Mi chiedo se mio figlio e gli altri bambini stiano facendo il “doposcuola” oppure non siano sottoposti a test e osservazioni da parte della neuropsichiatria infantile durante il periodo del “doposcuola” e se i genitori siano al corrente di quanto sta succedendo.» Il nostro comitato denuncia da anni la medicalizzazione della scuola e il fatto che le scuole stiano essendo trasformate in cliniche psichiatriche. Merano è certamente “all’avanguardia”: hanno “spostato la scuola” direttamente in psichiatria. E con la recente apertura del nuovo reparto di psichiatria infantile le cose non sono certo cambiate; sono solo cambiati i locali ma la commistione sembra essere ancora più stretta.

Gli effetti negativi di questa politica non hanno tardato a farsi sentire. Abbiamo scoperto che Merano vanta il triste primato del maggior numero di bambini psichiatrizzati e soggetti a trattamenti con psicofarmaci d’Italia. Secondo le dichiarazioni della stessa dr.ssa Arcangeli, a Merano, un comune di soli 38.000 abitanti, nel 2010 c’erano ben 160 bambini psichiatrizzati e 40 bambini soggetti a trattamenti con potenti psicofarmaci. In questo comune i consumi di psicofarmaci nei bambini sono ben 13 volte superiori alla vicina Provincia Autonoma di Trento (con 62 bambini su 450.000 abitanti) dove è in vigore una legge che protegge i bambini dagli abusi di psicofarmaci, e ben 4 volte superiori alle cifre dei consumi di psicofarmaci nei bambini del resto d’Italia. Sottolineiamo altresì che nel corso di un colloquio, la dott.ssa Arcangeli si è vantata di avere il miglior centro italiano di riferimento per la “cura” dell’ADHD.

Merano è un esempio di applicazione delle teorie psichiatriche relative all’ADHD che verranno promosse a Milano, dal 3 al 6 giugno nel 4° convegno mondiale sull’ADHD dal titolo: “”Il disturbo ADHD dall’infanzia all’età adulta”. Sponsor principale del convegno: Shire AG; sponsor maggiore: Eli Lilly and Company; sponsor generali: MEDICE Arzneimittel Pütter GmbH & Co. KG, SensoDetect AB (publ), Vifor Pharma e Wisepress Ltd. A nostro avviso la situazione di Merano dimostra chiaramente come l’applicazione delle teorie e “soluzioni” che le case farmaceutiche tenteranno di imporre in questo congresso potrebbe portare a un aumento esponenziale del consumo di psicofarmaci nei bambini. Date le premesse è difficile contestare il fatto che questo convegno non sia altro che un’operazione di marketing sulla pelle dei bambini.

Al convegno ci saranno centinaia di esperti, psichiatri, professori, ecc. che da anni studiano e lavorano su una malattia che lo stesso Leon Eisenberg, padre scientifico dell’ADHD, ha affermato essere “il principale esempio di malattia inventata”. Gli studi, il convegno, le terapie, i consulenti, i professionisti, ecc. vengono pagati da noi contribuenti sia direttamente sia attraverso il consumo di psicofarmaci nei bambini (dato che spesso questi farmaci sono rimborsati dal servizio sanitario). Tutti soldi che finiscono nelle casse delle case farmaceutiche in primis, e in secondo luogo di operatori, studiosi, professionisti, ecc. Il tutto per “curare” una malattia inventata. Infatti nel corso del 1° convegno Erickson di Trento del 4 e 5 maggio 2012: “I disturbi di attenzione e iperattività”, la dr.ssa Arcangeli stessa ha affermato che la parte più difficile della terapia consiste nel convincere i genitori che il loro bambino è ammalato di ADHD. Il dottor Eisenberg ci ha finalmente svelato il motivo per cui i genitori non riescono a credere agli psichiatri: è una malattia fittizia!

E ammettendo per assurdo che questa malattia abbia una qualche validità, abbiamo scoperto che i potenti psicofarmaci a base di anfetamine utilizzati per “curare” i bambini non funzionano neppure. Infatti uno studio multimodale sul trattamento dei bambini con ADHD che ha monitorato ben 600 bambini statunitensi fin dagli anni ’90, ha concluso che qualsiasi “vantaggio viene perso dopo 36 mesi”. E agli effetti collaterali di questi farmaci (a volte molto gravi come il suicidio) questo studio ha aggiunto la possibilità che un utilizzo a lungo termine possa “bloccare la crescita dei bambini”.

Per impedire che anche in Italia venga attivato questo assurdo sistema che assorbe miliardi di euro al solo fine di distribuire dei medicinali che distruggono e rovinano le vite di milioni di bambini, il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani ha indetto un corteo di protesta che partirà a Milano in Piazzale Damiano Chiesa alle ore 14.00 di venerdì 7 giugno. Proteggiamo i nostri bambini.

Silvio De Fanti
Vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus
www.ccdu.org



Tratto da: stampalibera via losai.eu

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