venerdì 1 novembre 2013

Finlandia fuori dall’euro? Ecco cosa potrebbe succedere

E se invece dei Paesi deboli fossero quelli forti a lasciare l’euro? La Finlandia ci sta pensando e forse in seguito potrebbe toccare anche alla Germania. Almeno è questa l’opinione di Thomas Mayer, chief economist di Deutsche Bank, rilasciata alla testata norvegese DagensNaeringsliv. Il motivo di questo capovolgimento di ruolo? La solidità finanziaria minacciata dall’instabilità economica dei Paesi mediterranei.

Finlandia e Germania fuori dall’euro?

L’obiettivo dei Paesi forti è quello di avere una moneta più solida, anziché ricorrere a prestiti salva-Stati. La Finlandia è l’esempio perfetto di questo trend e potrebbe guidare la squadra dei Paesi forti fuori dall’euro: meglio tornare alla propria valuta nazionale se il destino della moneta unica è appeso alla precarietà dell’"Europa B". La Finlandia, infatti, non partecipa più ai piani di aiuto, poiché chiede maggiori garanzie e sicurezza in cambio. L’incertezza che domina questo aspetto l’ha indotta a riflettere sulla sua posizione.
Un’alternativa? Tornare al principio, ovvero all’originario Trattato di Maastricht, mollando le patate bollenti e perseguendo una nuova direzione, stavolta mirata alla crescita.
Una soluzione a cui forse sta pensando anche la Germania e che potrebbe essere cruciale nelle elezioni del 2017, secondo Mayer. Via i Paesi deboli, dentro i Paesi forti. O al massimo contare sulla propria valuta. Sempre meglio che venire trascinati nel burrone.

La crisi colpisce anche la Finlandia

La Finlandia non è immune alla crisi: pur essendo uno dei Paesi più virtuosi dell’area euro, le prospettive sull’economia finlandese si sono presentate negative per la prima volta. In base alle ultime stime, nel 2013 è previsto un calo del PIL dello 0,8%, contraddicendo la previsione iniziale che vedeva una crescita dello 0,4%.
Certamente non stiamo parlando di una situazione drammatica, piuttosto di un segnale emblematico che mette in evidenza un altro effetto del contagio, arrivato anche nei Paesi considerati "immuni".
Le responsabilità di questa contrazione del PIL deriva principalmente dalla crisi generale e dall’economia finlandese, in cui predominano le cartiere e il tech (Nokia), settori che hanno visto ultimamente una pericolosa contrazione della domanda estera.


Fonte: forexinfo.it

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