lunedì 20 gennaio 2014

Confindustria e sindacati scaricano Letta: "è un incapace"

CONFINDUSTRIA: L'ECONOMIA E' A PEZZI, LETTA E' UN INCAPACE. SINDACATI: DISOCCUPAZIONE ALLE STELLE, LETTA E' UN INCAPACE.

"Segnali di inversione di tendenza ci sono, ma sono debolissimi". Lo ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, commentando i dati di Bankitalia sul Pil 2014, che ridimensionano clamorosamente i falsi ottimismi di Letta e Saccomanni: crescita a zero e disoccupazione ancora altissima nel 2014 e addirittura in crescita nel 2015. Quanto alle fibrillazioni sul governo, Squinzi ha sottolineato che "noi chiediamo stabilità e capacità di governare", mentre "siamo delusi, da quello che è uscito dalla legge di stabilità perché a fronte di alcune nostre visioni non c'è stato un recepimento da parte del Governo. Aspettiamo di vedere nei prossimi mesi''.

E mentre il numero uno di Confindustria di fatto dà dell'incapace a Letta e al suo governo, anche la Cgil scende in campo con dati drammatici sull'occupazione.

Oltre 515 mila lavoratori relegati per l'intero 2013 in cassa integrazione a zero ore, in ragione di 1.075 milioni di ore di cig, richieste e autorizzate lo scorso anno, ovvero il terzo peggior risultato degli ultimi quattro. Una mole tale che porta il totale di ore messe a segno nei passati sei anni di crisi economica, a partire cioe' dal 2008, a piu' di 5,4 miliardi.


Questo in sintesi il bilancio degli effetti determinati dalla crisi sullo scorso anno in termini di ricorso alla cassa integrazione secondo l'elaborazione delle rilevazioni dell'Inps da parte dell'Osservatorio Cig della Cgil nazionale nel rapporto di dicembre 2013. La forzata astensione dal lavoro per l'oltre mezzo milione di lavoratori coinvolti nei processi di cassa a zero ore nel 2013 - rileva la Cgil - ha inciso inoltre pesantemente sul reddito con la perdita complessiva di oltre 4.125 milioni di euro, ovvero 8 mila euro in meno in busta paga per ogni singolo lavoratore.

A fronte di tale disastro certificato - nel vero senso della parola - tanto dalle associazioni imprenditoriali quanto dai grandi sindacati, l'unica soluzione possibile è sciogliere le camere, andare a elezioni, formare un nuovo governo che porti fuori l'Italia dall'euro e cancelli il Fiscal Compact. Altrimenti, è davvero la fine.

max parisi


Fonte: ilnord.it
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