mercoledì 8 gennaio 2014

I danni devastanti di Fukushima

L’incidente nucleare di Fukushima continua a mostrare i suoi effetti a due anni dall’accaduto: dopo la scoperta dei tonni radioattivi rilevati sia in Giappone che in California, è il turno di frutta, verdura e piante. Gli ortaggi cresciuti nei pressi del reattore nucleare, dopo lo tsunami del marzo del 2011, presentano deformità decisamente preoccupanti.

Mais a due teste, arance e albicocche bicolore, pomodori ricoperti da sospettose escrescenze, cavoli giganti e frutta siamese: sono questi gli effetti della radioattività sul normale ciclo di vita di pietanze e vegetali. 

Sono quasi 6.000 i cani rimasti soli nelle zone di Fukushima devastate dal terremoto e dalle radiazioni, tanto che ancora oggi si aggirano per le strade deserte. È uno spettacolo spettrale, soli e senza affetto i cani non possono oltrepassare la zona posta sotto isolamento. A nutrirli un gruppo di volontari che cerca di rendere meno tristi le loro giornate, portando cibo, acqua, coccole e aiuto medico.
Dopo la scoperta di farfalle mutate geneticamente e dei già citati tonni, in molti si chiedono quale sia il destino delle popolazioni esposte, soprattutto in termini di salute. 

Nonostante le innumerevoli verifiche governative, la zona è ben lontana dall’aver smaltito le scorie. Anzi le percentuali di radioattività rimangono alte, con livelli preoccupanti di cesio sia nel terreno che nell’acqua.

Una condizione che contribuisce a favorire anomalie fisiche, e genetiche, come dimostrato dall’intossicazione subita dai pesci e dalle modifiche molecolari verificate nelle farfalle.

Ora che detriti radioattivi iniziano a raggiungere la costa occidentale del Nord America, numerosi animali marini e non, vengono colpiti da malattie misteriose, tra cui 20 aquile calve che sono morte nello Utah nel corso delle ultime settimane.

Il 98% dei fondali della California è cosparso di sostanza organica morta. La quantità di sostanza organica morta che ricopre i fondali del Pacifico è assai maggiore rispetto ai dati raccolti nei 24 anni precedenti. Questo è un sintomo del mal funzionamento della catena alimentare in quello specifico ecosistema. 

Il dipartimento della Sanità USA ha ordinato 14 milioni di dosi di ioduro di potassio, il composto che protegge il corpo dall’avvelenamento radioattivo a seguito di gravi incidenti nucleari, la partita deve essere consegnata prima dell’inizio di febbraio.

Lo Ioduro di potassio aiuta a bloccare l’assorbimento di iodio radioattivo dalla ghiandola tiroidea e viene utilizzato su vittime di gravi incidenti nucleari o emergenze. Dalle norme vigenti, gli Stati degli Usa con popolazioni che vivono entro 15 km. da una centrale nucleare sono incoraggiati, ma non obbligati, a tenere una fornitura di ioduro di potassio.

Il mese scorso è stato rivelato che 71 marinai statunitensi che hanno aiutato durante i soccorsi iniziali a Fukushima hanno citata in giudizio la Tokyo Electric Power Co. (TEPCO) dopo essere risultati positivi al cancro alla tiroide, leucemia e tumori cerebrali a seguito di esposizione a radiazioni 300 volte il livello di sicurezza.

Molti scienziati hanno avvertito che se un altro forte terremoto dovesse colpire Fukushima, che è quasi inevitabile, vorrebbe dire “bye bye Japan” e la completa evacuazione della costa ovest del Nord America. 


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