domenica 1 marzo 2015

Isis, archeologo conferma: "statue distrutte erano copie in gesso"

Sono delle copie in gesso alcune delle antiche statue distrutte dai jihadisti dello Stato islamico nel nord dell’Iraq, come si vede nel video diffuso nelle ultime ore dall’Isis.

Lo ha detto Daniele Morandi Bonacossi, docente di archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente Antico all’Università di Udine e direttore della missione archeologica “Terra di Ninive” che lo stesso ateneo friulano gestisce nel nord dell’Iraq.
La distruzione da parte dei jihadisti di numerose statue antichissime nel museo di Mosul e sul sito di Ninive «era nell’aria», tanto che gli archeologi e gli addetti ai lavori temevano «da tempo» che la barbarie jihadista potesse abbattersi su questi due luoghi, fino a pochi giorni fa risparmiati dalla devastazione che ha invece raggiunto le biblioteche storiche della città.
Università di Udine in difesa dei monumenti assiri
A 60 chilometri dallo scempio dell’Isis, a Mosul, esperti dell’ateneo lavorano per proteggere il patrimonio culturale
Il filmato, diffuso dall’Isis, è «devastante», secondo Bonacossi. Le immagini scioccanti hanno spinto il direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova, a chiedere una «riunione urgente» del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
«È una tragedia», ha detto Bokova da Parigi. Sul terreno però non è rimasto nessun interlocutore affidabile che possa documentare quanto sta avvenendo.
«I nostri riferimenti a Mosul sono stati costretti ad andare via. I loro dipartimenti sono stati chiusi. Senza lavoro e sotto minaccia sono ora lontani dalla città», afferma Morandi Bonacossi con una lunga esperienza di scavi e ricerche in Siria e Iraq.
«Ero a Dohuk, nel Kurdistan iracheno, quando due settimane fa abbiamo appreso la notizia della distruzione di un tratto delle mura di Ninive. Ma nessuno può confermare questo fatto», afferma durante conversazione telefonica con l’Ansa.

Tratto da: terrarealtime



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