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martedì 19 luglio 2016

PER FAVORE, PROCESSATE TONY BLAIR





di Fulvio Scaglione

L'ex premier inglese che, con Bush, inventò la guerra contro l'Iraq e porta la responsabilità di 500 mila morti, dispensa lezioni e conferenze sulla pace e sull'islam moderato. Senza vergogna.

Lo so che si fa la figura del fanatico, con 'ste storie, anche di sabato... Però, uno se ne sta tranquillo a casa sua aspettando la partita in Tv quando gli cade l'occhio su un  grande e stimabile quotidiano nazionale che annuncia in prima pagina la pubblicazione di un discorso tenuto alla Biblioteca del Congresso di Washington da Tony Blair. E fin qui...

Ma sapete quale tema si era scelto Blair per l'occasione? Ecco il titolo del suo discorso: The Depth Of The Challenge: Why Force Alone Will Not Defeat Islamist Extremism (ovvero: La profondità della sfida: ecco perché la forza, da sola, non sconfiggerà l'estremismo islamista), liberamente tradotto dal giornale italiano in "Aiutiamo l'islam a sconfiggere la follia jihadista".E' un discorsetto banale, pare incredibile che a produrlo sia stato l'uomo che per dieci anni ha guidato il Regno Unito, ovvero una delle potenze europee, e che per otto anni è stato il rappresentante del Quartetto (Onu, Ue, Usa e Russia) per il Medio Oriente e le trattative di pace tra Israele e Palestinesi. Si capisce perché, della sua opera di pacificatore, si ricordano ora soprattutto le note spese, e quell'intero piano del prestigioso hotel American Colony, a Gerusalemme, riservato per anni a lui e al suo staff.

Ma questo è ancor il meno. In realtà, il titolo del giornale italiano è più corretto e azzeccato. Perché il Tony, dette due robette sul fatto che bisogna sconfiggere il Daesh (alla lettera: "Il primo pilastro di una strategia a largo raggio è sconfiggere Daesh, non soltanto in Siria e in Iraq, ma ovunque". E questo è quanto, per l'aspetto militare), passa al resto: che è (vedi appunto il titolo) la necessità di appoggiare l'islam moderato contro quello jihadista.

Ora, che per avere successo in politica occorra un po' di faccia tosta lo sappiamo. Ma così tanta? Tony Blair, nel caso la cosa fosse già passata nel dimenticatoio, è quel distinto signore che un paio di mesi fa (due mesi, non due secoli), dopo la pubblicazione di alcune mail fino a quel momento secretate, ha dovuto ammettere che la guerra in Iraq del 2003 era stata combinata e decisa tra lui e George Bush addirittura un anno prima, nel 2002, fregandosene altamente delle ispezioni dell'Onu, dell'esistenza o meno delle armi di distruzione di massa che in effetti non esistevano, delle proteste di larga parte dell'opinione pubblica mondiale che, a differenza dei giornali, aveva capito benissimo che cosa bolliva in pentola.

I due, pochi mesi dopo l'attacco all'Afghanistan dei talebani, volevano far la guerra all'Iraq, avevano deciso che l'avrebbero fatta e la fecero, punto e basta. Una guerra che, secondo gli studi più recenti, ha provocato mezzo milione di morti, arrivati dopo un altro mezzo milione di morti (su una popolazione totale di 32,5 milioni di abitanti) causati dall'embargo durato 13 anni (1990-2003), che non scalfì di una virgola il potere di Saddam Hussein ma inflisse agli iracheni sofferenze indicibili. Va anche ricordato che nel 2003, dopo l'invasione dell'Iraq, le Nazioni Unite (buone pure quelle) affidarono a due Paesi la ricostruzione dell'Iraq. Indovinate quali? Usa e Regno Unito, perbacco!

La parte di Tony Blair, in quella porcheria, fu particolarmente penosa. Perché dalle mail l'allora premier inglese fa la figura della dama di compagnia della Casa Bianca, tanto da offrirsi a Bush come propagandista delle ragioni americane presso gli altri Paesi europei. Infine, per completare l'opera, Blair seminò di spie il suo stesso partito, per capire chi andava convinto e come.

Dopo la pubblicazione delle mail, Tony Blair ha chiesto scusa. Ma continua a rifilarci predicozzi come questo della Biblioteca del Congresso, in cui non si vergogna di dire cose come "in quel vuoto (il Medio Oriente, n.d.r) si faranno spazio individui i cui interessi e i cui valori potrebbero essere contrari ai nostri". Cioè, proprio ciò che è successo in Iraq con il terrorismo bombarolo prima e con l'Isis poi, grazie a quella guerra inventata da lui e Bush, che ha massacrato un popolo e ha trasformato il Paese  in una fucina di instabilità. A me è capitato di andare diverse volte in Iraq, tra il 2003 e il 2008: e ricordo benissimo il clima di terrore, le esplosioni improvvise, gli ospedali che rigurgitavano di morti e feriti, il settarismo che andava inesorabilmente crescendo.

Se vivessimo in un mondo civile, se le cosiddette "democrazie liberali" fossero davvero tali nell'intimo, personaggi come Bush e Blair sarebbero già finiti sotto processo, in una qualche Norimberga o Aja delle nostre, accusati di crimini di guerra come Milosevic e Karadzic. e a promuovere il processo sarebbero i loro stessi Paesi, perché i soldati inglesi e americani li hanno uccisi i miliziani di Al Qaeda ma a morire ce li hanno mandati loro, Bush e Blair. Invece noi li copriamo di denaro perché possano ancora spiegarci come funziona la democrazia, il diritto internazionale, i processi di pace.

Per favore, processate Tony Blair. Se non per altro, per impedirgli di parlare e scrivere.


Fonte: http://m.famigliacristiana.it/articolo/blair.htm


lunedì 11 luglio 2016

Il vice di Tony Blair: "La guerra in Iraq era illegale e deve chiedere scusa"



Il veterano del partito laburista britannico, John Leslie Prescott, ha ricevuto "con grande tristezza e indignazione", il rapporto Chilcot sull'invasione britannica dell'Iraq del 2003.


John Prescott, Vice Primo Ministro del Regno Unito e vice presidente del partito laburista durante il mandato di Tony Blair, ha definito "illegale" la guerra in Iraq iniziata nel 2003 con il suo allora capo dell'alleanza George W. Bush. Prescott ha rilasciato questa dichiarazione al quotidiano 'Sunday Mirror' dopo essere venuto a conoscenza in dettaglio del rapporto Chilcot.

"Nel 2004, il segretario generale Kofi Annan ha detto che posto che il cambio di regime è stato l'obiettivo primario della guerra in Iraq, questa fu illegale, ha ricordato. Con grande tristezza e indignazione, penso che ora aveva ragione" .
Prescott ha anche aggiunto che dopo il primo tentativo fallito di rovesciare Saddam Hussein dopo l'invasione del Kuwait, i leader degli Stati Uniti pensavano tutto il tempo a riprendere la questione. "John, questo è un lavoro incompiuto", disse a Prescott un senatore durante i colloqui sulla politica di Londra e Washington in Medio Oriente.

Prescott si è detto soddisfatto per il fatto che l'attuale leader del partito laburista, Jeremy Corbyn, ha offerto le scuse a nome del partito ai parenti di coloro che sono morti e sono stati feriti nella guerra in Iraq.


domenica 10 luglio 2016

Dopo l'invasione dell'Iraq, "il mondo è migliore", si difende Blair, nonostante migliaia di morti



Anche dopo la pubblicazione del rapporto Chilcot sulla decisione dell'ex Primo Ministro britannico di impegnare militarmente il suo paese in Iraq negli anni 2003-2009, decisione "evitabile" secondo il rapporto, Tony Blair continua a sostenere di aver preso una buona decisione.

 
"Abbiamo preso la decisione giusta. Il mondo è migliore e più sicuro senza Saddam Hussein ", ha detto il primo ministro britannico, Tony Blair, nel corso di una conferenza stampa tenuta dopo la pubblicazione del Rapporto Chilcot, la cui elaborazione ha richiesto più di sette anni . 
 
"Se il dittatore iracheno Saddam Hussein fosse rimasto al potere nel 2003, avrebbe continuato a rappresentare una minaccia per la pace nel mondo", ha aggiunto, respingendo l'accusa che l'intervento in Iraq ha aumentato la minaccia terrorista.

Anche se i 12 volumi del rapporto condannano la decisione di invadere l
Iraq militarmente, Tony Blair continua a giustificare la guerra in Iraq che ha ucciso decine di migliaia di iracheni e 179 soldati britannici.
 
"E 'stata la decisione più difficile che abbia mai preso [....] E l'ho presa in buona fede pensando al migliore interesse del Paese. Me ne assumo la piena responsabilità. Ho più dolore, rimorso e rimpianto di quanto possiate sapere o immaginare" 
 
"Accetto il fatto che specialmente con il senno di poi avremmo dovuto affrontare la situazione in modo diverso" ha detto l'ex leader laburista. Ma ha aggiunto: "non ci sono state menzogne, il parlamento e il governo non sono stati fuorviati, non c'è stato un impegno segreto per la guerra. L'intelligence non è stata falsificata e la decisione è stata presa in buona fede". 



martedì 7 giugno 2016

Si rifiutano di fare sesso con i jihadisti, 19 yazide bruciate vive a Mosul



Bruciate vive per non essersi concesse ai jihadisti. E’ questa l’atroce ‘punizione’ inflitta dallo Stato islamico (Is) a 19 ragazze yazide per essersi rifiutate di avere rapporti sessuali con i miliziani nella provincia irachena di Mosul, che quasi due anni fa è stata occupata dall’Is.
Le vittime, che erano state rapite per essere usate come schiave sessuali dai jihadisti, sarebbero state rinchiuse in gabbie di ferro e bruciate nel centro di Mosul di fronte a centinaia di persone. “Sono state punite per essersi rifiutate di fare sesso con i militanti”, ha detto al sito di notizie siriano ‘Aranews’ l’attivista locale Abdullah al-Malla. “Le 19 ragazze sono state arse vive, mentre centinaia di persone guardavano. Nessuno ha potuto fare nulla per salvarle”, ha dichiarato ad ‘Aranews’ un altro testimone a Mosul.
Nell’agosto 2014 l’Is ha preso il controllo della regione di Sinjar, nel nord dell’Iraq, abitata prevalentemente da yazidi, causando un esodo di massa di circa 400mila persone verso Duhok ed Erbil, nel Kurdistan iracheno. Decine di migliaia di yazidi sono però rimasti intrappolati sul Monte Sinjar, dove si è assistito a esecuzioni di massa, rapimenti e stupri. Più di tremila ragazze yazide sono state sequestrate e fatte schiave. adnkronos

lunedì 6 aprile 2015

Insabbiato il rapporto dell’OMS sui crimini statunitensi in Iraq. Come può uno scienziato tollerare tali mostruosità?


“Molti medici iracheni, da anni stanno cercando di allertare la comunità internazionale per ottenere aiuto, attraverso figure di spicco a livello internazionale. Invano. A seguito del blocco del rapporto dell’OMS, 58 esperti del mondo scientifico, intellettuali, operatori sanitari e difensori dei diritti umani hanno scritto nel maggio 2013 all’OMS e al ministero della sanità iracheno per chiedere la pubblicazione immediata del rapporto. Nessuna reazione a questo appello firmato da studiosi provenienti da tutto il mondo, tra cui Noam Chomsky, Ken Loach, John Tirman, la dottoressa Mozhgan Savabieasfahani e organizzazioni come Human Rights Now Giappone, Health Alliance International e molte altre persone eminenti del mondo scientifico e intellettuale. Davanti questo deliberato ostruzionismo, Hans von Sponeck, ex vice segretario generale delle Nazioni Unite e membro del Tribunale BRussels ha dichiarato: “Il governo degli Stati Uniti ha fatto di tutto per evitare che l’OMS indagasse nelle zone del sud dell’Irak, dove è stato utilizzato l’uranio impoverito che ha causato gravi danni alla salute e rischi ambientali”.
Le autorità statunitensi ammettono di aver utilizzato 320 tonnellate di uranio impoverito, cifre contestate dalla fondazione LAKA di Amsterdam che stima la quantità reale più vicina alle 800 tonnellate, lanciate in Irak durante la guerra del 1991, e 1.200 tonnellate durante l’invasione del 2003. Nel 1991, l’esercito statunitense ha lanciato quasi un milione di ordigni all’uranio impoverito in tre giorni su migliaia di profughi e soldati iracheni in ritirata sulla strada per Bassora. Molto rapidamente, alcune zone del sud dell’Irak hanno visto un incremento annuo del 350% dei casi di leucemia, deficienze immunitarie, cataratta e disfunzioni renali. Le statistiche ufficiali del governo iracheno mostrano che prima dello scoppio della prima guerra del Golfo, nel 1991, il tasso dei casi di cancro era di 40 su 100.000. Nel 1995 era salito a 800 su 100.000, e nel 2005 era raddoppiato ad almeno 1.600 persone su 100.000.

mercoledì 11 marzo 2015

Kosovo: offerti anche 30mila euro a chi si unisce ai jihadisti dell’Isis




Il segretario della comunità islamica in Kosovo, Resul Rexhepi, ha dichiarato che alcuni emissari-reclutatori del califfato offrono ai giovani disoccupati kosovari cifre tra i 20.000€ ed i 30.000€ per recarsi a combattere la jihad in Siria e Iraq.

Secondo Rexhepi la povertà e la precarietà sono fattori determinanti che contribuiscono alla radicalizzazione dei giovani. Il salario medio in Kosovo non supera i 200 euro mensili e la disoccupazione è superiore al 50%




domenica 1 marzo 2015

Isis, archeologo conferma: "statue distrutte erano copie in gesso"

Sono delle copie in gesso alcune delle antiche statue distrutte dai jihadisti dello Stato islamico nel nord dell’Iraq, come si vede nel video diffuso nelle ultime ore dall’Isis.

Lo ha detto Daniele Morandi Bonacossi, docente di archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente Antico all’Università di Udine e direttore della missione archeologica “Terra di Ninive” che lo stesso ateneo friulano gestisce nel nord dell’Iraq.
La distruzione da parte dei jihadisti di numerose statue antichissime nel museo di Mosul e sul sito di Ninive «era nell’aria», tanto che gli archeologi e gli addetti ai lavori temevano «da tempo» che la barbarie jihadista potesse abbattersi su questi due luoghi, fino a pochi giorni fa risparmiati dalla devastazione che ha invece raggiunto le biblioteche storiche della città.
Università di Udine in difesa dei monumenti assiri

domenica 8 febbraio 2015

ISIS: lo avevamo detto subito che Obama non li avrebbe colpiti (seriamente)


#ISIS: quando iniziò il teatrino - ovvero quando i media iniziarono a parlarne, a causa delle barbarie commesse contro cristiani, yazidi e musulmani sciiti - poche settimane dopo la pantomima della proclamazione a Califfo di Al Baghdadi (interrompendo un silenzio generale durato 2 anni che ha permesso agli jihadisti di assumere il controllo di metà Iraq e Siria) Obama prometteva di "colpire il califfato", e questo indusse molte persone e anche blogger di contro-informazione a credere che gli USA intendessero sfruttare la situazione per dichiarare una nuova guerra; ma l'intento non poteva essere quello, visto che gli USA avevano abbandonato l'Iraq da pochi mesi, lasciando il paese nelle mani di un traballante governo fantoccio, che non è riuscito a fronteggiare le aggressioni di poche migliaia di islamisti, ritirandosi e lasciando nelle loro mani armi e soldi.

Obama ciarlava di "creare una coalizione" e di "colpire duramente i terroristi" e noi, in controtendenza anche rispetto agli altri blogger, affermammo che GLI USA NON AVREBBERO COLPITO, o meglio si sarebbero limitati a operazioni di facciata.

"Gli attacchi USA ai terroristi ISIS? Operazione di facciata!"
http://www.nocensura.com/2014/08/gli-attacchi-usa-ai-terroristi-isis.html  - del 9 Agosto 2014

Sin dai primi di Giugno 2014 Obama affermava di "valutare azioni militari contro ISIS" http://www.tmnews.it/web/sezioni/esteri/iraq-gli-aerei-usa-potrebbero-colpire-in-meno-di-24-ore-PN_20140613_00089.shtml - sembravano pronti a colpire da un momento all'altro, invece hanno consentito agli jihadisti di conquistare a suon di barbarie importanti città irachene come Mosul, nella quale hanno svaligiato anche la Banca Centrale, impossessandosi di MILIARDI di dollari in oro, preziosi, valuta di varie nazioni.

Gli USA colpiranno il califfato degli orrori ISIS?
http://www.nocensura.com/2014/08/gli-usa-colpiranno-il-califfato-degli.html

Altro che l'ISIS... gli Usa avrebbero voluto colpire Assad, e se lo avessero fatto oggi la situazione sarebbe molto più grave!
http://www.nocensura.com/2014/08/isis-se-gli-usa-avessero-attaccato.html - Gli hanno attribuito anche l'impiego di armi chimiche, per avere la scusa per colpire la Siria; per fortuna la Russia è intervenuta dimostrando che ad usare gli aggressivi chimici furono i "ribelli moderati" armati e finanziati dall'occidente... (che probabilmente gli ha fornito anche le armi chimiche per mettere in scena la 'false flag'...)

Staff nocensura.com


LEGGI ANCHE:

"La falsa guerra all'ISIS (che dilaga) e quella vera in Palestina"
http://www.nocensura.com/2015/02/la-falsa-guerra-allisis-che-dilaga-e.html (vedi approfondimenti allegati all'articolo)

Fonte: nocensura





Dopo Siria e Iraq ISIS sta conquistando la Libia: sono alle porte dell'Italia


L'ISIS CONQUISTA META' LIBIA, SETTE CITTA' IN MANO AI TAGLIAGOLE, L'AMBASCIATORE: ATTACCHERANNO EUROPA E ITALIA

Il gruppo jihadista dello Stato islamico sta pericolosamente guadagnando terreno in Libia. L'avvertimento è stato rilanciato dall'ambasciatore libico in Arabia Saudita, Aref Ali Nayed, che ha chiesto alla comunità internazionale di tenere nel dovuto conto questa minaccia crescente.

"Lo Stato islamico sta avanzando in Libia in modo esponenziale, l'Isis commette atrocità ogni giorno", ha spiegato Nayed, che è anche consigliere del premier libico Abdullah al-Thani. "Non è possibile combattere l'Isis in Iraq senza tenere conto della componente libica", ha aggiunto.

Nayed è stato in visita a Washington e New York questa settimana proprio per spiegare alle autorità americane la consistenza delle nuove minacce per la sicurezza in Libia. A suo parere lo Stato islamico ha già il controllo di 7 città della Libia e sta cercando di conquistare almeno una decina di altre località del Paese nord-africano.

L'ambasciatore ha anche sottolineato l'importanza dell'afflusso in Libia di combattenti stranieri reclutati dall'Isis, provenienti dallo Yemen, dalla Tunisia, dall'Algeria e dalla Cecenia.

venerdì 6 febbraio 2015

Mossad: "I jihadisti preparano 10 attacchi in Europa"

I servizi israeliani lanciano l'allarme: "Attacchi imminenti". Partito già il sondaggio online per scegliere l'obiettivo "Dieci attacchi simultanei in tutta Europa". L'allarme lanciato dal Mossad, i servizi segreti israeliani, mette i brividi.


Di Franco Grilli - ilgiornale.it 
Dopo gli attacchi di Parigi dello scorso gennaio è massima allerta in tutto il vecchio continente per evitare che si ripetano altre stragi come quella di Charlie Hebdo e del supermarket kosher. Secondo quanto raccontano i servizi di Tel Aviv, centinaia di infiltrati in tutta Europa pronti a preparare attacchi in simultanea in almeno dieci Paesi. E l'Italia sarebbe il cuore della jihad europea con 162 affiliati all’Isis. Dopo gli sbarchi e le infiltrazioni tra i clandestini, il terrore passa alla fase operativa. 
Gli infiltrati sarebbero presenti anche in Francia (con 350 unità), Gran Bretagna (622), Belgio (75), Olanda (83), Svezia (125), Danimarca (43) e Germania (220). Si tratta in maggior parte seconde e terze generazioni di immigrati, dotati di regolari passaporti rilasciati dai Paesi europei. Il loro ruolo è quello di monitorare ed organizzare gli attacchi. Ma individuarli è molto difficile. Infatti diversi jihadisti con documenti falsi e profili professionali si mimetizzano nel tessuto sociale come operatori dei media, informatici, ingegneri e traduttori.

martedì 3 febbraio 2015

Servizio pubblico divulga lo choccante video del soldato arso vivo


Servizio Pubblico ha coraggiosamente deciso di mostrare a chi desidera vederlo il video diffuso dall'ISIS dove si vede il pilota giordano arso vivo dai terroristi dell'ISIS, un video che molte testate giornalistiche hanno preferito non divulgare.

Chi desidera vederlo può cliccare qui. Se siete impressionabili non guardatelo.


Staff nocensura.com


http://www.nocensura.com/2015/02/servizio-pubblico-divulga-lo-choccante.html


domenica 25 gennaio 2015

Non in Iraq o in Siria, ma “armi di distruzione di massa” (Nato) in Lombardia e Friuli, trasportabili sugli F35


IL FISICO LUIGI MOSCA: “NEL 2012 IL PARLAMENTO ITALIANO AVEVA VOTATO PER L’ELIMINAZIONE DEGLI ORDIGNI ATOMICI, MA OGGI SONO PRESENTI 70 O 90 BOMBE NUCLEARI NELLE BASI AMERICANE DI GHEDI ED AVIANO”

Di Francesca Morandi

Non in Siria o Iraq, ma in Lombardia e Friuli sono stoccate armi di distruzione di massa. Da oltre un anno le nuove bombe nucleari americane B61 sono in fase di ammodernamento nelle basi militari USA di Ghedi (BS) e Aviano (PN), dove si lavora anche per renderle trasportabili sui cacciabombardieri F35 entro il 2020. L’aggiornamento delle testate nucleari B61 è parallelo alla decisione del governo italiano di proseguire, come confermato dal ministro della Difesa Roberta Pinotti, con l’acquisto di 90 aerei militari F35, prodotti dall’azienda statunitense Lockheed Martin, per un costo di 53 miliardi di euro. Una spesa enorme per le casse del nostro Paese, in profonda crisi economica, e criticata
da numerosi esperti militari per l’inutilità strategica degli F35 nel contrasto al terrorismo islamista, oggi la vera minaccia per l’Occidente.
“Quello che sta avvenendo in Italia nel settore nucleare militare si iscrive nella strategia globale della NATO, che è sopravvissuta alla fine della Guerra Fredda nonostante lo scioglimento del Patto di Varsavia”, afferma  Luigi Mosca, fisico italiano naturalizzato francese, già direttore del “Laboratoire Souterrain de Modane” (uno dei più qualificati laboratori per lo studio della fisica delle particelle, ndr), e oggi attivista per il disarmo nucleare attraverso l’associazione “Armes Nucléaires Stop”, convegni e contributi scientifici resi a libri come l’ultimo lavoro di Stephane Hessel, “Esigete! Un disarmo nucleare totale” (edizioni Ediesse – 2014).

lunedì 20 ottobre 2014

Renzi per la guerra i soldi li trova, soldati italiani tornano in Iraq

Dopo il vertice con Barack Obama, l’ammiraglio Binelli Mantelli e i generali turchi che bombardano il Pkk, l’Italia invierà armi e militari nella regione di Erbil in Iraq. Per la guerra il governo Renzi i soldi li trova sempre 
ita
di Manlio Dinucci – Il Manifesto
Roma, 18 ottobre 2014, Nena News – L’Italia invierà armi e militari nella regione di Erbil in Iraq, per rafforzare «le capacità di autodifesa dei kurdi» contro l’avanzata dell’Isis: lo annuncia la ministra della difesa, Roberta Pinotti, alle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato. Non a caso due giorni dopo che il capo di stato maggiore della difesa, l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, ha partecipato in rappresentanza dell’Italia alla riunione, nella base militare di Andrews (Washington), delle massime autorità militari dei 22 paesi della coalizione la cui missione ufficiale è «degradare e distruggere l’Isis».
All’incontro – presieduto dal generale Martin Dempsey, capo dello stato maggiore congiunto degli Stati uniti – è intervenuto Obama, sottolineando che gli Usa intensificheranno «l’azione contro obiettivi sia in Iraq che in Siria», nel quadro di una coalizione internazionale. Gli alleati degli Usa, oltre ai raid aerei in ambedue i paesi, forniscono «armi e assistenza alle forze irachene e all’opposizione siriana» (contro Assad) e «miliardi di dollari di aiuti», definiti «umanitari». In ambienti vicini alla Casa Bianca si ritiene che, nonostante l’impegno ufficiale di non impiegare soldati in missioni di combattimento in Iraq e Siria, Obama stia preparando l’invio di forze speciali (Berretti Verdi, Delta Force, Navy Seals), che si aggiungeranno ai «consiglieri» e agli «addestratori» già sul terreno per la «guerra coperta». Intanto Washington preme perché gli alleati si assumano maggiori compiti, comprese operazioni terrestri.

martedì 7 ottobre 2014

Come è possibile che la "coalizione anti-ISIS" di Obama non riesca a fermarli?!?

Clicca sull'immagine per ingrandirla - su Facebook la trovi QUI
NOI LO ABBIAMO SOSTENUTO FIN DALL'INIZIO: I BOMBARDAMENTI #USA CONTRO #ISIS SONO UN'OPERAZIONE DI FACCIATA, E PROBABILMENTE SERVIRANNO PER COLPIRE LA SIRIA DI ASSAD!

E' stato chiarito oltre ogni ragionevole dubbio che il cosiddetto "Stato Islamico" è stato creato o quanto meno agevolato dagli USA e dai loro alleati mediorientali, figuriamoci se hanno voglia di "spazzarlo via"... non lo faranno, almeno per ora. Consentiranno loro di espandersi, arricchirsi e rinforzarsi militarmente, e faranno gli interessi americani: NON è UN CASO che #ISIS abbia aggredito #Assad e adesso i #curdi, nemici giurati della #Turchia. Gli USA hanno difeso i turchi iracheni di Erbil, dove hanno grossi interessi, ma hanno lasciato ISIS libero di conquistare #Kobane e massacrare persone inermi. L'esercito turco era ben schierato al confine, ma #Erdogan non è intervenuto, gli ha consentito di conquistare il territorio, salvo oggi paventare interventi militari... ma guarda un po'!

EPPURE IN QUELLE ZONE DESERTICHE BOMBARDARE I CONVOGLI DELL'ISIS CHE SI DIRIGEVANO VERSO LA CITTA' SAREBBE STATO MOLTO SEMPLICE... E' EVIDENTE CHE NON CI SIA STATA LA VOLONTA' DI FARLO!

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OPERAZIONE DI FACCIATA: LO AVEVAMO SOSTENUTO FIN DA SUBITO:

"Gli USA colpiranno il califfato degli orrori ISIS?"
http://www.nocensura.com/2014/08/gli-usa-colpiranno-il-califfato-degli.html - del  8 Agosto 2014

"Gli attacchi USA ai terroristi ISIS? Operazione di facciata!"
http://www.nocensura.com/2014/08/gli-attacchi-usa-ai-terroristi-isis.html - del 9 Agosto 2014

"I cittadini-telespettatori credono a tutto ciò che viene propinato loro"
http://www.nocensura.com/2014/10/i-cittadini-telespettatori-credono.html - del 7 Ottobre 2014

L'articolo di Rainews: L'Isis conquista Kobane, al confine con la Turchia. I curdi ordinano ai civili di evacuare - http://bit.ly/1nYkf0s - del 7 Ottobre 2014

LEGGI I NOSTRI ARTICOLI PRECEDENTI SU #ISIS E DINTORNI:
http://www.nocensura.com/search/label/ISIS
SULLA SIRIA: http://www.nocensura.com/search/label/siria
(alcuni articoli sono in entrambe le categorie, ma non tutti)


Staff nocensura.com

Fonte: http://www.nocensura.com/2014/10/come-e-possibile-che-la-coalizione-anti.html

sabato 20 settembre 2014

ISIS spiegato in 3 minuti! - VIDEO


Breve e interessante video su ISIS, al quale riteniamo di fare una piccola precisazione. Nella tabella dei finanziamenti ottenuti dal gruppo terroristico, alla voce "rapine in banca" vengono attribuiti ad ISIS 430 milioni di dollari; la cifra in realtà riteniamo sia molto superiore.

Nella sola banca centrale di Mosul, importante città irachena con poco meno di 3 milioni di abitanti, i terroristi ISIS si sarebbero infatti impadroniti della cifra sopra citata: per la precisione 429 milioni di dollari tra contanti e lingotti d'oro. E' quanto ha reso noto il governatore della regione.

Considerate inoltre che ISIS ha svaligiato tutte le banche di tutte le città conquistate, tra cui altre grandi città di Siria e Iraq, come ha rilevato questo ottimo articolo di nocensura.com sulle principali fonti di finanziamento del gruppo jihadista.


domenica 14 settembre 2014

ISIS: diffuso il video del 3° decapitato, ostaggio inglese

ISIS DIVULGA IL VIDEO DELLA TERZA DECAPITAZIONE: si tratta di David Haines, ostaggio inglese. 

Il video "A message to the allies of America" - "un messaggio agli alleati dell'America" - e le sequenze fotografiche sono state diffuse dal profilo Twitter "@Isis_urdu" e sembra che il video sia stato realizzato con le medesime modalità dei precedenti: dopo un discorso il boia avvicina il coltello alla gola del prigioniero e dopo si vede l'assassinio compiuto.

Per evitare di turbare la sensibilità dei lettori non divulghiamo materiale shoccante, chi desidera può trovarlo su twitter, almeno fino a quando non sarà cancellato...

Di seguito l'articolo di Sergio Rame per ilgiornale.it

I miliziani dell'Isis dec apitano il terzo ostaggio David Haines
Il boia accusa Cameron: "Questo è il prezzo che paghi per la tua promessa di armare i pashmerga contro lo Stato islamico". E mostra il prossimo ostaggio che rischia la vita: Alan Henning
Un altro ostaggio decapitato, un'altra vittima dei tagliagole dell'Isis. I miliziani islamici del Califfato hanno giustiziato un altro ostaggio, l'operatore umanitario scozzese David Hainesrapito lo scorso anno in Siria.
Con la stessa brutalità usata contro i reporter americani, James Foley e Steven Sotloff, l'account Twitter Isis Urdu ha mostrato le sanguinarie immagini della terza decapitazione.

sabato 6 settembre 2014

UCCISO IL "CALIFFO" TERRORISTA AL BAGHDADI?

A cura di Staff nocensura.com

Fonti non confermate da istituzioni o media "ufficiali" hanno divulgato la notizia della presunta morte del terrorista Ibrahim Al-Badri, conosciuto da tutti con lo pseudonimo di "Abu Bakr Al Baghdadi", auto-proclamato "califfo" dello pseudo stato islamico, che controlla territori in Siria ed in Iraq.

Apprendiamo la notizia dalla pagina amica TG 24 Siria, che riporta il seguente commento:
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Notizie riguardanti l'uccisione del califfo #ISIS Abu Bakr al-Baghdadi, e la nomina di Abu Muslim el-Turkmeno un suo successore
*
Pagine FB (tra cui la pagina di "Kurdistan parla l'Arabo" nel link) e altri siti web hanno diffuso questa foto attribuendola al califfo terrorista con la scritta (Abu Bakr Al-Baghdadi è morto).

Nessuna fonte ufficiale finora. 
https://www.facebook.com/Kurdistanspeakarabic/photos/a.242037906005375.1073741828.242033326005833/260967924112373/?type=1&theater
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Riteniamo doverosa la massima prudenza, in quanto voci relative all'uccisione del capo dei terroristi ISIS, o di altri leader, come il ceceno Omar Al Shishani, capo dei miliziani operanti in Siria, sono state divulgate più volte, e si sono rivelate infondate. 

E' stata divulgata la seguente foto:



Potrebbe trattarsi di un fake; tuttavia possiamo notare una certa somiglianza, anche nell'orologio, che il cadavere indossa sul braccio destro come nelle immagini tratte dal discorso pronunciato da Al Badri nella Moschea di Mosul, quando diede vita alla farsa della proclamazione del califfato. Il fake potrebbe esser una montatura dei terroristi, per proteggere la vita del loro leader.





Staff nocensura.com

NOTA: invitiamo i lettori, ed in particolare i blogger ed i giornalisti, alla lettura del seguente articolo: Non è un califfo e non esiste nessuno "stato islamico"! - La propaganda, curatissima dai terroristi ISIS, è fondamentale per loro, sia per reclutare nuovi terroristi, sia per far breccia sul popolo islamico. Per questo motivo, crediamo che I MEDIA NON DEBBANO PRESTARSI al loro gioco, definendo quest'uomo "un califfo" quando non lo è; chiamandolo con il nome religioso "Abu Bakr Al Baghdadi" come vuole essere chiamato, e definendo "stato islamico" la porzione di territorio siriano e iracheno da loro controllato. Non esiste nessun califfato ne stato islamico: esistono Siria e Iraq e una parte del loro territorio è soggetta al dominio di un gruppo terrorista.


VEDI IL NOSTRO DOSSIER SU ISIS DEL 4 SETTEMBRE 2014 E GLI ALTRI ARTICOLI DI NOCENSURA SULLA QUESTIONE

Fonte: http://www.nocensura.com/2014/09/ucciso-il-califfo-terrorista-al-baghdadi.html

martedì 12 agosto 2014

ISIS, se gli USA avessero attaccato Assad oggi sarebbe un dramma!

PREZIOSO articolo di nocensura.com, lo riportiamo invitando tutti alla divulgazione, sono fatti importanti e censurati quelli esposti qua!

Quando Napolitano premiò Assad, nel 2010... solo due anni dopo il Presidente siriano diventò il numero uno nella lista USA degli "stati canaglia" da abbattere... e ringraziamo il cielo che non lo hanno fatto! Altrimenti oggi con ISIS avremmo un problema molto più grande... pensate se avessero messo le mani sulle 1,000 tonnellate di armi chimiche siriane che Assad ha accettato di consegnare per farle distruggere... 

Domenica sera Rainews24 ha dedicato ampio spazio agli orrori del califfato ISIS; dopo mesi di silenzio tombale di politica e media - che ha agevolato l'avanzata dei terroristi - in questi giorni tutti ne parlano, ovviamente senza fare riferimento a questioni scomode, come il fatto che Al Baghdadi sia un agente della CIA e altre questioni di cui abbiamo parlato nei nostri articoli.

La direttrice di Rainews24 (la bilderberghina) Monica Maggioni Domenica mi ha colpito favorevolmente quando PER LA PRIMA VOLTA ho sentito un TG italiano esprimersi a favore del governo di Assad, pronunciando grosso modo il seguente concetto:

"PER FORTUNA GLI USA L'ANNO SCORSO HANNO DESISTITO DALL'ATTACCARE IL REGIME DI ASSAD, ANCHE SE E' UN DITTATORE, ALTRIMENTI LA SIRIA OGGI SAREBBE IN MANO ALL'ISIS E IL PROBLEMA SAREBBE MOLTO PIÙ GRAVE"

"NON ATTACCARE LA SIRIA è STATA LA SCELTA PIU' SAGGIA FATTA DAGLI USA IN QUESTI ANNI"

In studio era presente anche un docente della Luiss, esperto della materia oggetto di dibattito, di cui non ricordo il nome, che ha confermato il parere della Maggioni, rinforzando il concetto:

"Assad contribuisce a fermare il califfato, l'aviazione siriana ha colpito i miliziani ISIS anche nel nord dell'Iraq".

Fa piacere constatare che i media main stream finalmente iniziano a riconoscere quello che blog come il nostro, Informare per Resistere e molti altri, in Italia e all'estero, hanno sempre sostenuto,  peccato che lo fanno solo oggi, quando è ininfluente... magari lo avessero fatto quando ciò era utile per scongiurare l'aggressione, che se non c'è stata certo non è grazie ai media occidentali. Anzi...

Se gli Usa rinunciarono ad aggredire Assad lo dobbiamo innanzitutto alla fermezza di Putin, che si oppose all'intervento e dimostrò al mondo, con immagini satellitari, che erano stati i jihadisti a utilizzare armi chimiche contro i civili, con il chiaro intento di dare la colpa ad Assad: sempre che sia stata una loro idea, e che non siano stati "consigliati"...

Inoltre l'opinione pubblica USA era fortemente ostile all'ipotesi di bombardare la Siria, e persino gli "inquadratissimi" militari Usa si opposero in modo plateale, consapevoli che defenestrare Assad significava consegnare il paese ai jihadisti, quei "qaedisti" che gli hanno insegnato a odiare. Qualcuno ricorderà le foto di militari con cartelli-messaggio contro la guerra in Siria che giravano sui social in quel periodo (come la foto a sinistra) E anche i blog liberi di tutto il mondo e l'attivismo sui social network fecero la loro parte, informando milioni di persone, anche se rispetto ai media main stream sono "briciole".

Per il resto, secondo Rainews24 e gli ospiti in studio sostengono che Obama "abbia fatto errori di politica estera che hanno favorito i fondamentalisti islamici" (che gli Usa hanno armato e finanziato...) mentre in realtà NON C'È STATO NESSUN ERRORE: FIGURIAMOCI SE IL GOVERNO E L'INTELLIGENCE USA NON SANNO COSA FANNO... gli Usa possono essere accusati di tutto, ma non di essere degli sprovveduti, specie in ambito militare. e a livello di intelligence. SAPEVANO BENISSIMO COSA STAVANO FACENDO, UNA PRECISA STRATEGIA... ma questo i media main stream non lo diranno mai i media, e non daranno mai voce a chi lo sostiene, al massimo lo faranno dire ai "programmi trash" che dicono qualche verità mescolandola a minchiate come i "cerchi nel grano" per minare la credibilità di questioni serie e importanti...

RICORDIAMO ALCUNI EPISODI DI CATTIVA INFORMAZIONE IN MERITO AGLI ACCADIMENTI IN SIRIA, risalenti alla fine del 2012, quando era in corso, a livello globale, una campagna di criminalizzazione del Presidente siriano Bashar Assad:

Molto probabilmente i giornalisti hanno riportato queste notizie in buona fede, ignorando che si trattasse di manipolazioni (anche se leggendo i commenti di chi ha caricato questi video su Youtube, loro non sono di questa idea) fatto sta, che queste notizie, riportate da molti media occidentali, gettavano benzina sul fuoco, spalleggiando Obama che all'epoca cercava consensi per attaccare la Siria. Probabilmente dietro a questa disinformazione c'è la longa manus dei servizi segreti americani, che hanno fatto arrivare notizie false ai media, che le hanno prese per buone:








Ringraziamo gli amici di TG 24 Siria che ci hanno segnalato i video sopra riportati e ci hanno aiutato a ricostruire il teatrino! Se vi interessano le vicende legate a Siria, Iraq, ISIS e dintorni, iscrivetevi alla loro pagina! 

E pensare che solo 2 anni prima, nel 2010, Assad veniva premiato dal Presidente Napolitano come "esempio di democrazia e laicità" in Medio Oriente; il presidente siriano ha ottenuto riconoscimenti anche da altre diplomazie, ma ad un certo punto il suo governo diventò il numero uno nella lista degli "stati canaglia"... questo deve far riflettere... certo non è il primo e non sarà l'ultimo caso di presidenti e/o governi che da "amici" improvvisamente diventano nemici; ma una "virata" così rapida non si era mai vista fino a quel momento.

 C'è da evidenziare come anche sul web non manchino pagine sui social e blog falsi e faziosi di propaganda anti-Assad, che non fanno "informazione", bensì propaganda: dipingono Assad come un sanguinario dittatore, mentre sull'ISIS e gli orrori commessi dai miliziani non proferiscono parola; ne abbiamo parlato in questo articolo...

Obama e l'intelligence USA erano ben consapevoli di cosa sarebbe accaduto in Siria, se avessero fatto cadere Assad; e visto la forte opposizione al conflitto della Russia e di altre nazioni, e l'opposizione interna ed esterna, hanno desistito dal proposito, coltivato a lungo, di aggredire la Siria.

ASSAD COME è NOTO, HA ACCETTATO DI RINUNCIARE ALL'INGENTE ARSENALE DI ARMI CHIMICHE (1000 tonnellate di aggressivi chimici letali!) POSSEDUTO DALLA SIRIA; SE FOSSE CADUTO IL SUO GOVERNO, QUESTE SAREBBERO FINITE IN MANO AI TERRORISTI SANGUINARI DELL'ISIS, CHE COME HANNO DIMOSTRATO, SONO CAPACI DI TUTTO... detto questo,non c'è bisogno di aggiungere altro, penso abbiate già capito.

MA FORSE A QUALCUNO NON SAREBBE DISPIACIUTO, VISTO CHE HANNO LASCIATO DIVERSE TONNELLATE DI AGGRESSIVI CHIMICI IN IRAQ, CHE SONO FINITE PROPRIO NELLE MANI DELL'ISIS, CHE HA CONQUISTATO LA FABBRICA DOVE ERANO STOCCATE... oltre che 40 kg di materiale nucleare...

Che ISIS si sia impadronito di alcune tonnellate di armi chimiche (e della fabbrica irachena che le ha prodotte) e di 40 kg di materiale nucleare, è UFFICIALE; il governo iracheno ha informato l'ONU e le autorità preposte, oltre che gli USA ed i governi occidentali; 

MA LA MAGGIORANZA DEI MASS MEDIA HANNO TACIUTO LA NOTIZIA, SPECIE PER QUANTO RIGUARDA IL NUCLEARE!!! Provate a fare una ricerca su Google... ne parla ibtimes (articolo linkato sopra) ne parlano testate "minori", ma non le grandi testate...!!! COME MAI??? Eppure stanno documentando gli orrori dell'ISIS... non si preoccupano che siano in possesso di queste potentissime e pericolose armi? PERCHE' OBAMA NON CERCA DI TORNARE IN POSSESSO DELLA FABBRICA DI ARMI CHIMICHE CONQUISTATA DA ISIS ANZICHE' LIMITARE L'INTERVENTO NELLA ZONA CURDA???

Alcuni media hanno riportato la notizia delle armi chimiche (ma non dei 40kg di nucleare) minimizzandone la portata: "si tratta di vecchie armi"... ma non ci risulta che il GAS SARIN abbia una data di scadenza... non è formaggio!!!

Ne abbiamo parlato in diversi articoli: http://www.nocensura.com/search/label/califfo 

Come mai gli USA, che hanno preteso che Assad distruggesse le armi chimiche non hanno distrutto quelle presenti in Iraq, dove la situazione era caldissima e il governo ben poco stabile?!?

DI QUESTO I MEDIA,CHE IN QUESTI GIORNI PARLANO DEGLI ORRORI DEL CALIFFATO (per mesi hanno taciuto, ma non potevano continuare a farlo... ) NON PARLANO... NON LO DICONO... COME MAI? COME MAI NON LO DICONO NONOSTANTE SIA UNA REALTÀ NOTA PERSINO ALL'ONU ??? ...

VEDI GLI ARTICOLI DI NOCENSURA.COM SUL CALIFFATO DEGLI ORRORI CREATO DALLA CIA: http://www.nocensura.com/search/label/califfo


Staff nocensura.com

FONTE: http://www.nocensura.com/2014/08/isis-se-gli-usa-avessero-attaccato.html

lunedì 11 agosto 2014

Iraq, patriarca caldeo denuncia: “Gli Usa non vogliono attaccare Isis a Mosul e Ninive”

patriarca-mosul
Come aveva previsto sin da subito nocensura, gli USA non intendono distruggere il califfato degli orrori,  ma solo fare una doverosa operazione di facciata, un atto dovuto intervenire dinnanzi agli orrori dei jihadisti - vedi: Gli attacchi USA ai terroristi ISIS? Operazione di facciata!
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11 ago. – Il Patriarca caldeo di Baghdad e presidente della Conferenza Episcopale dell’Iraq, Louis Raphael I Sako, lancia un nuovo appello alla comunita’ internazionale, denunciando lasituazione sempre piu’ “allarmante” per i profughi, costretti ad abbandonare le loro case in seguito all’avanzata delle milizie del Califfato islamico.
Nel testo, diffuso da AsiaNews, agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere, Sako critica la “mancanza di coordinamento internazionale” e definisce “deludente” la posizione assunta da Barack Obama e dal governo statunitense. E lamenta che “mentre il Paese e’ sotto il fuoco incrociato, i politici a Baghdad continuano a combattere per il potere“.
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