domenica 8 febbraio 2015

Dopo Siria e Iraq ISIS sta conquistando la Libia: sono alle porte dell'Italia


L'ISIS CONQUISTA META' LIBIA, SETTE CITTA' IN MANO AI TAGLIAGOLE, L'AMBASCIATORE: ATTACCHERANNO EUROPA E ITALIA

Il gruppo jihadista dello Stato islamico sta pericolosamente guadagnando terreno in Libia. L'avvertimento è stato rilanciato dall'ambasciatore libico in Arabia Saudita, Aref Ali Nayed, che ha chiesto alla comunità internazionale di tenere nel dovuto conto questa minaccia crescente.

"Lo Stato islamico sta avanzando in Libia in modo esponenziale, l'Isis commette atrocità ogni giorno", ha spiegato Nayed, che è anche consigliere del premier libico Abdullah al-Thani. "Non è possibile combattere l'Isis in Iraq senza tenere conto della componente libica", ha aggiunto.

Nayed è stato in visita a Washington e New York questa settimana proprio per spiegare alle autorità americane la consistenza delle nuove minacce per la sicurezza in Libia. A suo parere lo Stato islamico ha già il controllo di 7 città della Libia e sta cercando di conquistare almeno una decina di altre località del Paese nord-africano.

L'ambasciatore ha anche sottolineato l'importanza dell'afflusso in Libia di combattenti stranieri reclutati dall'Isis, provenienti dallo Yemen, dalla Tunisia, dall'Algeria e dalla Cecenia.


La Libia, ha voluto ricordare Nayed, può fungere da comoda base di partenza per qualsiasi attentato in Europa, poiché "si trova nemmeno a un'ora di volo di distanza". "Non esiste ancora una strategia globale contro l'Isis", mentre dal canto suo il gruppo jihadista "è una minaccia esistenziale per il mio Paese", lamenta l'ambasciatore.

Di recente, in Libia, diversi attacchi sono stati attribuiti o rivendicati dal gruppo islamista. Il più spettacolare ha avuto per bersaglio l'hotel Corinthia, nel cuore della capitale libica, che si è concluso con la morte di nove persone fra cui cinque stranieri.

In Libia attualmente vi sono due centri di potere, uno costituito da una coalizione di milizie islamiste, Fajr Libya, che si è impadronita della capitale l'estate scorsa, l'altro riconosciuto dalla comunità internazionale e che governa in esilio nell'Est del Paese.


Fonte: Il Nord



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