venerdì 13 febbraio 2015

UE, LA GERMANIA NON RISPETTA REGOLE. E FA SOLDI SULLA CRISI

germania non rispetta regole euro

Considerata come la principale responsabile degli squilibri nella bilancia dei pagamenti tra i Paesi dell’Eurozona, la Germania viola da ben 8 anni le regole europee esportando più del consentito. Regole pensate proprio per evitare forti squilibri. Inoltre i tedeschi hanno di che guadagnare anche dalla deflazione che avvolge l’Eurozona. E il centro studi di Confindustria lancia l’allarme: “Senza inversione di tendenza sarà eutanasia da euro”.

Nel 2014 il saldo delle partite correnti (la differenza tra quanto un Paese esporta e importa in beni e servizi) tedesco è risultato superiore al 7% del Prodotto interno lordo. È dal 2002 che la Germania produce un saldo delle partite correnti positivo (quindi esporta più di quanto importa) ma è da otto anni consecutivi che lo fa violando le regole europee che prevedono che non si possa generare un saldo positivo superiore al 6% del Pil nella media di tre anni.
Per aggiustare i conti i Paesi dell’Eurozona che sono in deficit (anziché essere trainati) hanno dovuto recuperare competitività di prezzo e ridimensionare gli standard di vita, generando deflazione e riduzione della domanda che non sono state compensate, come sarebbe stato logico e opportuno, da politiche espansive nei paesi in surplus, Germania anzitutto. La Germania dovrebbe convertire al più presto la propria economica – rileva il Csc – dall’export ai consumi e agli investimenti. Solo così può aiutare l’Eurozona nel suo complesso a uscire dalla spirale contro cui combatte. L’alternativa, di fronte a nuove dosi di deflazione e recessione “equivale – secondo il Csc – a un’eutanasia per l’euro”.


Fonte: euroscettico.com



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