martedì 10 febbraio 2015

L'uccisione degli ostaggi giapponesi? Un regalo a chi vuole cambiare la Costituzione (pacifista)


Come dicevamo, per fare una bella guerra mondiale, occorre fare arrabbiare proprio tutti... ecco come una tragedia è anche un'ottima psyop per cambiare una costituzione pacifista, e renderla non proprio pacifista...


Dopo Aruna Yu­ka­wa è la volta del­l'al­tro ostag­gio giap­po­ne­se, il gior­na­li­sta Kenji Goto a es­se­re uc­ci­so dall'Isis. Un altro video del­l'or­ro­re sta fa­cen­do il giro del mondo, su­sci­tan­do rea­zio­ni in­di­gna­te so­prat­tut­to nella loro ma­dre­pa­tria. Il pre­mier giap­po­ne­se Shin­zo Abe si è detto «in­di­gna­to per un atto amo­ra­le, atro­ce, im­per­do­na­bi­le». Abe è stato anche con­te­sta­to du­ra­men­te in pa­tria per la ge­stio­ne della vi­cen­da.
Ma c'è altro e forse più pre­oc­cu­pan­te da re­gi­stra­re a mar­gi­ne di que­sta tra­ge­dia trop­po si­mi­le ad altre.

Ne ac­cen­na, sul Cor­rie­re della Sera del 2 feb­bra­io, Guido San­te­vec­chi a con­clu­sio­ne del suo ar­ti­co­lo (Il ter­ro­re scuo­te il Giap­po­ne In dub­bio il dogma pa­ci­fi­sta): «Si è spe­cu­la­to sul fatto che il pre­mier stes­se aspet­tan­do l'e­si­to della vi­cen­da, po­si­ti­vo o tra­gi­co, per ri­lan­cia­re il suo piano di rein­ter­pre­ta­zio­ne della Co­sti­tu­zio­ne pa­ci­fi­sta che im­pe­di­sce al Giap­po­ne azio­ni mi­li­ta­ri di forza [...] Non po­ten­do can­cel­la­re l'ar­ti­co­lo 9 della Co­sti­tu­zio­ne (det­ta­to nel 1947 dagli ame­ri­ca­ni) con il quale il Giap­po­ne ha ri­nun­cia­to al di­rit­to di en­tra­re in guer­ra, Shin­zo Abe sta cer­can­do di "rein­ter­pre­tar­lo". Chie­de di poter aiu­ta­re mi­li­tar­men­te al­lea­ti sotto at­tac­co e di poter in­ter­ve­ni­re per soc­cor­re­re cit­ta­di­ni giap­po­ne­si al­l'e­ste­ro. E poi guar­da pre­oc­cu­pa­to alla nuova su­per­po­ten­za Cina. Ad apri­le il suo pro­get­to sarà di­bat­tu­to in Par­la­men­to».

Nota a mar­gi­ne. Il gior­na­li­sta de­ca­pi­ta­to si era re­ca­to in Medio Orien­te per ten­ta­re di sal­va­re il suo con­na­zio­na­le, viene spie­ga­to. Que­st'ul­ti­mo era un con­trac­tor ci­vi­le della Di­fe­sa nip­po­ni­ca. C'è da chie­der­si che ci fa­ce­va un con­trac­tor giap­po­ne­se in l
uo­ghi in­cen­dia­ti dal­l'I­sis: si­cu­ra­men­te ri­co­no­sci­bi­le su­bi­to come non mu­sul­ma­no dai mi­li­zia­ni ji­ha­di­sti, e quin­di a ri­schio diu­tur­no di de­ca­pi­ta­zio­ne, ci si chie­de sotto quale ala pro­tet­tri­ce si sia mosso in quel pe­ri­glio­so ter­ri­to­rio prima di ca­de­re nelle mani dei suoi aguz­zi­ni. Forse una delle tante bande ar­ma­te an­ti-As­sad? Quel­le gruf­fa­te al Qaeda per in­ten­der­si, o le altre, più o meno tutte, a que­sta col­le­ga­ta? E per­ché è stato man­da­to là?
Al di là di que­ste do­man­de, l'ar­ti­co­lo di San­te­vec­chi se­gna­la che que­sta nuova de­ca­pi­ta­zio­ne fil­ma­ta l'I­sis in­cen­dia an­co­ra di più il mondo. Se Abe riu­sci­rà nel suo in­ten­to di cam­bia­re la Co­sti­tu­zio­ne, è im­ma­gi­na­bi­le che il con­fron­to tra Giap­po­ne e Cina, già al­quan­to duro, sa­li­rà di li­vel­lo. Non è una buona no­ti­zia per la pace in Asia.

Fonte: piccolenote.it - tratto da Coscienzeinrete.net



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