Di Max Parisi - Il Nord
COLDIRETTI, DATI CHOC: UN CHILO DI ARANCE PAGATO 0,07 EURO AI PRODUTTORI CALABRESI, MADE IN ITALY COSI' MUORE.
"Per un chilo di arance prodotto nella piana di Rosarno vengono pagati meno di 7 centesimi al chilo del tutto insufficienti a coprire i costi di produzione e di raccolta". Lo denuncia il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel suo intervento all'iniziativa 'Legalita', diritti, dignita'. Da Rosarno si puo'' sottolineando che questa situazione alimenta una intollerabile catena dello sfruttamento che colpisce lavoratori, agricoltori ed i trasformatori attenti al rispetto delle regole.
"E' intollerabile - stigmatizza Moncalvo - che per l'aranciata venduta sugli scaffali dei supermercati a 1,3 euro a bottiglia agli agricoltori arrivano solo 3 centesimi per le arance contenute".
Va poi "combattuto senza tregua il becero sfruttamento che - continua il presidente Coldiretti - colpisce la componente piu' debole dei lavoratori agricoli, ma anche le imprese agricole che subiscono la pressione e la concorrenza sleale di un contesto gravemente degradato".
E non solo. Coldiretti lancia anche l'allarme sui prodotti dell'agricoltura italiana: nel 2015 sugli scaffali dei supermercati ci sarà il 35 per cento in meno di olio di oliva italiano, ma anche un calo del 25 per cento per gli agrumi, del 15 per cento per il vino fino al 50 per cento per il miele, mentre il raccolto di castagne è stato da minimo storico.Sono gli effetti del crollo dei raccolti Made in Italy che ha concorso a determinare un calo del Pil agricolo in termini congiunturali per il terzo trimestre consecutivo, sulla base dei dati Istat.
La produzione Made in Italy di miele di acacia, castagno, agrumi e millefiori è quasi dimezzata (-50 per cento) per effetto del clima, ma se la vendemmia - sottolinea la Coldiretti - si è classificata come la piu` scarsa dal 1950, con una produzione di vino Made in Italy attorno ai 41 milioni di ettolitri, quella di olio di oliva è crollata attorno alle 300mila tonnellate.
Anche per il raccolto nazionale di agrumi il conto è pesante con un taglio del 25 per cento mentre per il pomodoro da conserva per preparare polpe, passate e pelati da condimento si registra un calo delle rese per ettaro e la produzione rimane in linea con la media stagionale degli ultimi cinque anni solo grazie a un aumento delle superfici coltivate.
E per le castagne minimo storico con un raccolto nazionale ben al di sotto dei 18 milioni di chili registrati lo scorso anno e pari ad appena 1/3 di quella di 10 anni fa.
Resta il fatto che - quando si comprano le arance al supermercato o nei mercati rionali - il prezzo è sempre superiore ad 1 euro al chilo, mentre i produttori di quell'euro incassano solo il il 7%, contro il 93% incamerato dalla catena della distribuzione. Così, l'agricoltura italiana muore.
Max Parisi.
Fonte: Il Nord