venerdì 27 febbraio 2015

Perdita di capelli e alimentazione animale

Se si alcalinizza l’organismo, si elimina la causa più probabile di calvizie e alopecia. Il cuoio capelluto è infatti una sorta di “squadra di pronto intervento” che interviene sempre quando sul fronte degli acidi si verifica una situazione di emergenza.
Il nostro metabolismo produce continuamente sostanze di scarto, che sono acide. Queste scorie acide devono essere smaltite dal nostro organismo per restare in buona salute. In età giovanile, il nostro fisico riesce normalmente a smaltire queste scorie acide, ma man mano che l’età avanza, questo meccanismo inizia a non essere più così efficiente, e iniziamo ad accumulare progressivamente scorie acide. Questo processo sta alla base dell’invecchiamento e di tanti fenomeni ad esso collegati, come quello della caduta dei capelli.
Le donne e il ciclo mestruale
Fateci caso, trovare delle donne calve, o anche con alopecia (cioè perdita di capelli a chiazze) e con i capelli bianchi è molto raro, mentre negli uomini, al contrario, sono problemi molto comuni: perché?

La spiegazione risiede nel fatto che solo la donna ha un antichissimo sistema che smaltisce l’eccesso di acido una volta al mese: il ciclo mestruale. In questo modo l’organismo femminile non deve attingere alle riserve dei minerali per neutralizzare gli acidi, cosa che invece è costretto a fare l’uomo, prelevando calcio, sodio, potassio, magnesio, zinco che sono depositati anche nelcuoio capelluto.
Sembra che proprio i capelli siano i primi ad essere utilizzati in questo frangente. Noi uomini, se mangiamo per decenni troppi cibi acidi (proteine animali, zucchero, pasta, biscotti e bevande gassate) e magari viviamo anche una vita perennemente sotto pressione (stress), depauperiamo la vera e propria miniera di minerali anti-acidi che è la nostra chioma e magari assieme a motivi genetici (forse ci alimentiamo male come i nostri genitori?), provochiamo la caduta progressiva dei capelli e/o il loro ingrigimento.
Nella donna tutto questo non succede, perché l’accumulo acido viene smaltito mensilmente con il sangue del ciclo mestruale, il che spiegherebbe perché le donne prima del ciclo sono… intrattabili! Hanno ragione, perché proprio nei giorni immediatamente precedenti al ciclo, si accumula nel loro organismo l’acidità di un intero mese, che le rende particolarmente irritabili: insomma sono acide… nel senso letterale della parola!  Tutte le battute popolari sulle donne mestruate, alla luce dell’equilibrio acido-base sembrano quindi avere un fondamento scientifico.
Menopausa e vampate di calore
Anche le femmine diventano soggette alla caduta dei capelli in fase di menopausa, quando viene a mancare lo scarico delle tossine acide accumulate.
Ma pure qui la natura le può preservare mediante le cosiddette vampate di calore, che sono da considerarsi un ennesimo regalo ad Eva da parte del Creatore, oppure uno stratagemma evolutivo utile a sostituire le mestruazioni. Del resto se l’organismo maschile è abituato da tutta la vita a smaltire gli acidi, mentre la donna ha solo il ciclo che, una volta cessato, la rende improvvisamente molto più vulnerabile a problemi come l’osteoporosi (guarda caso): ne soffrono otto volte più dell’uomo in età avanzata.
Un altro indizio a sostegno è il fatto che le donne in menopausa soffrono delle cosiddette “vampate di calore”, che altro non sarebbero che uno straordinario stratagemma evolutivo, perché l’aumento di temperatura è uno dei metodi per sciogliere comunque gli acidi accumulati nell’organismo. Ne sarebbe controprova il fatto che l’orario in cui c’è il picco di vampate è comunemente attorno alle 18:30, solo 30 minuti prima di uno dei massimi picchi di flusso acido corporeo, cioè le 19:00. L’aumento della temperatura è infatti uno dei metodi per sciogliere gli acidi accumulati nell’organismo.
Ecco ancora una volta l’utilità estrema delle influenze stagionali per maschi e femmine, per bambini e anziani.
Nella nostra civiltà la caduta dei capelli o calvizie è imputabile:
  • per l’85% all’esaurimento delle sostanze minerali impiegate per la neutralizzazione degli acidi;
  • nel 5% dei casi per intossicazioni dovute a piombi dentari, agenti inquinanti
  • nell’ambiente e nelle abitazioni, medicinali, integratori alimentari
  • nel 3% dei casi a stress ed emozioni negative;
  • nell’1% dei casi si spiega geneticamente.
Cibi che rimuovono le scorie acide
L’acidità e l’alcalinità di un cibo non si valuta sul suo valore di partenza, ma sugli effetti acidificanti o alcalinizzanti delle sue ceneri a livello di zona di assorbimento duodenale.
Ad esempio latticini e carni sono cibi dal sapore alcalino in partenza, ma dopo la digestione rilasciano ceneri fortemente acide, ed è per questo che sono classificati tra i peggiori acidificanti del sangue.
Al contrario la frutta e la verdura, essendo tutte acidognole al gusto, diventano alcalinizzanti del sangue a livello di ceneri rilasciate in zona duodenale.
cibi più alcalinizzanti sono per l’appunto limoni, arance e agrumi, che sono in partenza acidi. Bere al mattino un bicchiere d’acqua calda con mezzo limone spremuto è un ottimo metodo per depurare il corpo dalle scorie acide che si sonomesse in circolo durante il sonno.
Quindi alimenti alcalini in partenza che diventano acidificanti (carni e latticini), e altri acidognoli in partenza che diventano alcalinizzanti (agrumi e frutta).  
Limitare (o togliendo sarebbe l’ideale) carne, pesce, uova, latticini, dolci, pasta e prodotti fatti con farine bianche; e assumere molta frutta e verdura; ridurre lo stress (magari anche con della meditazione giornaliera, attività fisica non agonistica, Fiori di Bach) porterà i capelli ad avere la loro forza e lucentezza
“Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo”.
(Ippocrate 400 aC, il padre della medicina)
Fonte: dionidream.com


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