Gli ultimi eventi in Siria sono coincisi con la scomparsa della milizia che rispondeva agli ordini dell’Opposizione “moderata”. Sponsorizzato e armato con centinaia di milioni di dollari dai governi occidentali e dalle monarchie arabe, l’Els non è mai stato protagonista. A combattere contro l’esercito governativo erano e sono solo le tante organizzazioni jihadiste –
– Nella rapida catena di eventi che riguardano la Siria, tra gli slogan, le ostentazioni e l’esibizionismo di varia natura, i media e gli intellettuali che parlano a nome dell’opposizione siriana non sono riusciti a spiegare all’opinione pubblica la conseguenza più significativa e importante della tregua entrata in vigore qualche settimana fa: ovvero, il totale ritiro dell’Els (Esercito libero siriano) dalla guerra contro il regime.
La tregua prevede che, d’ora in poi, le fazioni dell’Els potranno concentrarsi nella lotta contro l’ISIS e il Fronte al Nusra, ma perderanno il diritto di sparare anche un solo colpo contro l’esercito siriano o di avanzare verso le zone tuttora sotto il controllo statale.
È questo il vero significato della tregua, un cessate il fuoco incondizionato e a tempo indeterminato. L’Els,dunque, ha consapevolmente e deliberatamente acconsentito a rinunciare al confronto militare contro il regime in cambio di una sua rappresentanza nel futuro governo. Ma nessuno, tra le fila dell’opposizione, ha presentato i fatti con questa chiarezza all’opinione pubblica.