Le carie sono un problema da non trascurare: la non cura dei denti, infatti, non solo porterà via via col tempo ad aggravare la situazione della nostra carie (che di certo non resterà così come l’abbiamo lasciata ma andrà via via peggiorando), ma può anche avere ripercussioni nel nostro organismo, trattandosi di una patologia infettiva per la quale, a causa del mutarsi delle condizioni, batteri normalmente non nocivi provocano dei danni.
Insomma, la salute dei nostri denti è importante, ma quando si tratta di andare dal dentista… beh, farsi prendere dal panico è reazione comune a molti.
Vero è che oggigiorno, grazie alle nuove apparecchiature ma sopratutto alle anestesie locali, è possibile non accusare alcun dolore: una volta passato l’effetto dell’anestesia, se si avvertono ancora forti dolori, basta prendere un antidolorifico e di lì a poco è tutto passato.
Ma se questo non vi basta, allora ecco che è stata messa a punto una nuovissima tecnologia che questa paura ve la farà passare una volta per tutte. Sì, perchè adesso sarà possibile curare la carie senza iniezioni, trapani e dolore.
Com’è possibile curare le carie senza provare dolore?
Si chiama Electrically Accelerated and Enhanced Remineralization(EAER), ed è un metodo che è stato messo a punto dai ricercatori del King’s College London, nel Regno Unito.
Ma in cosa consiste? In poche parole si tratta di una piccola scossa di corrente elettrica che stimola il dente all’autoriparazione.
Le carie, infatti, si formano quando i minerali naturali nello smalto scompaiono per erosione e il dente inizia a marcire.
Ebbene, questa nuova tecnologia consente di aumentare la capacità naturale del corpo di ripristinare questi minerali con quelli che si trovano nella saliva o nel fluoro.
E per farlo, il dentista non deve far altro che dare una scossa a bassa intensità per spingere i minerali verso la carie. Tutto qua.
Per di più, come dicevamo prima, si tratta di un metodo completamente indolore, e la sua pratica richiede lo stesso tempo delle attuali tecniche che prevedono l’impiego del trapano.
Questo nuovo sistema sarà disponibile nei prossimi tre anni, almeno negli studi dentistici del Regno Unito, visto che la corrente elettrica è già utilizzata in alcune procedure.
E noi siamo certi che voi non vedete l’ora che questa nuova tecnologia giunga anche in Italia al più presto.
Intanto ricordatevi sempre che la prevenzione delle carie deve essere sempre il primo dei vostri pensieri: è dunque fondamentale un’igiene orale professionale almeno due volte all’anno presso l’odontoiatra che può avvalersi della collaborazione di un’igienista dentale, unita all’igiene orale domiciliare quotidiana effettuata mediante l’ausilio di spazzolino da denti, dentifricio e filo interdentale dopo i pasti.
Altro importante sistema di prevenzione consiste inoltre nella sigillatura di solchi e fossette dei molari definitivi, utilizzando resine molto fluide che vengono fissate sul dente mediante mordenzatura e polimerizzazione.
Fonte: eticamente.net
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Le scariche elettriche eliminano le carie!
Addio
al tanto temuto dentista! Per eliminare la carie bastano piccole
scariche elettriche. Questa tecnica è stata messa a punto da ricercatori
inglesi. Si tratta di 'Earer' (Electrically accelerated and enhanced
remineralisation), la metodica che permette di inserire minerali nella
zona danneggiata in modo da avviare un processo di “autorigenerazione”
dei minerali perduti. La novità che promette di rivoluzionare l'ambito
odontoiatrico, messa a punto da Nigel Pitts e Chris Longbottom, del
King's College di Londra, entro 3 anni dovrebbe portare tutti i dentisti
ad abbandonare anestesia, trapano e amalgama. «Oggi il modo in cui si
tratta la carie non è l’ideale», spiega Pitts. «Quando ripariamo un
dente utilizzando un materiale per le otturazioni, quel dente entra in
un ciclo di trapanamenti e ri-otturazioni ogni volta che una riparazione
si danneggia. Il nostro strumento non è solo più amichevole nei
confronti del paziente e migliore per i suoi denti, ma ci aspettiamo che
sia quantomeno paragonabile agli attuali trattamenti odontoiatrici in
termini di rapporto costi-benefici». Ora non resta che trovare dei
finanziatori per commercializzare la nuova metodica.
Fonte: ladiscussione.com