Questa volta non ci sono scuse nè dietrologie politiche euroscettiche:“La competitività in Italia sembra essere peggiorata fino al 5 per cento dopo l’adozione dell’euro, a fronte di un miglioramento in Germania di quasi il 20 per cento”. A dichiararlo un paper del Fondo Monetario Internazionale dal titolo European Productivity, Innovation and Competitiveness: The Case of Italy a firma di Andrew Tiffin e segnalato d Maurizio Giustinicchi su Scenari Economici.
“Gli Indicatori standard prezzo-competitività dell’Italia presentano un quadro misto. Sebbene la dispersione di diversi indici di competitività è una caratteristica in molti paesi europei, è particolarmente evidente in Italia, dove gli indicatori basati ULC suggeriscono regolarmente una perdita sostanzialmente maggiore di competitività rispetto ad altri indicatori basati-PPI CPI-o (Bayoumi e altri, 2011).
Utilizzando una misura basata ULC-totale-economia, la competitività in Italia sembra essere peggiorata fino al 5 per cento dopo l’adozione dell’euro, a fronte di un miglioramento in Germania di quasi il 20 per cento Utilizzando una misura basata PPI-, d’altra parte, il divario tra i due paesi è molto più stretto.”
Dopo aver spiegato come quest'approccio debba comunque essere approfondito perchè troppo semplicistico, l'Autore del paper, conclude Giustinicchi, pubblica “gli oramai noti grafici dai quali si evince che con l’Euro i tedeschi (barando) hanno fatto pagare la riunificazione germanica (e il loro attuale stato di benessere) ai paesi limitrofi in puro stile Beggar Thy Neighbour”.
Adesso siamo curiosi di sapere come replicherà il ministro dell'Economia Padoan - che proprio dall'FMI, arriva - a questa analisi che dimostra con chiarezza la follia di continuare a usare l'euro in Italia. Cosa dirà, Padoan? Anche stavolta, dopo la procedura d'infrazione decretata ieri dalla Commissione Europea ai danni dell'Italia, sarà colto da... stupore?
Fonte Notizia: Scenarieconomici.it - che ringraziamo. (Citazione notizia: L'Antidiplomatico.it)
Tratto da: ilnord.it