Cibi freschi, di stagione, biologici e non raffinati, minor consumo di sale, zucchero e cibi animali per un fisico più resistente grazie ad un sistema immunitario più forte. La naturopatia ci insegna che quando siamo in una condizione di equilibrio psicofisico il nostro sistema immunitario è più forte e resistente. Una vita sana ed equilibrata, sotto tutti i punti di vista, ovvero fisico e psico-emotivo permette di avere un sistema immunitario in efficienza, in grado di contrastare le aggressioni esterne sempre in agguato nella stagione fredda ma anche ai cambi di stagione.
Alimentazione, stile di vita, ma anche emozioni ed abitudini influenzano in modo importante l’efficienza del sistema immunitario.
Cosa possiamo fare per avvicinarci ad una condizione di equilibrio nel mondo di oggi, immersi in una vita frenetica che non ci lascia tempo per occuparci di noi stessi? La risposta è semplice: tornare alla natura, o meglio sintonizzarci con essa.
Sono tanti i metodi naturali che abbiamo a disposizione per rafforzare le nostre difese, ma è proprio dall’alimentazione, che riveste un ruolo di fondamentale importanza, che possiamo ripartire.
Sebbene ogni individuo sia un mondo a se, e non ci siano regole universali su quali e quanti cibi, con una visione ispirata dalla naturopatia possiamo tracciare una percorso che ci avvii con gradualità a una maggior sintonia con la natura, a predisporci ad una condizione di maggior benessere e quindi di essere meno vulnerabili. Della sana curiosità, un pizzico di buon senso, ed una semplice osservazione di alcune discipline che hanno individuato nell’alimentazione la base del nostro benessere come la macrobiotica, l’eubiotica, l’ayurveda, ad esempio, ci possono condurre ad alcune linee guida di comportamento utili a rinnovare il nostro stile di vita, a cominciare da ciò che scegliamo per alimentarci.
Sebbene ogni individuo sia un mondo a se, e non ci siano regole universali su quali e quanti cibi, con una visione ispirata dalla naturopatia possiamo tracciare una percorso che ci avvii con gradualità a una maggior sintonia con la natura, a predisporci ad una condizione di maggior benessere e quindi di essere meno vulnerabili. Della sana curiosità, un pizzico di buon senso, ed una semplice osservazione di alcune discipline che hanno individuato nell’alimentazione la base del nostro benessere come la macrobiotica, l’eubiotica, l’ayurveda, ad esempio, ci possono condurre ad alcune linee guida di comportamento utili a rinnovare il nostro stile di vita, a cominciare da ciò che scegliamo per alimentarci.
Cibi freschi, di stagione, biologici, vivi.
La natura ci fornisce sorprendentemente ciò di cui abbiamo bisogno al momento opportuno, ecco l’importanza di scegliere i cibi secondo la loro stagionalità. Per molti di noi non è cosi semplice visto che ci siamo abituati disporre di quasi tutta la frutta e tutta la verdura in tutti i mesi dell’anno. Scegliere cibi di stagione, freschi e possibilmente biologici è un primo importante passo verso un riequilibrio della nostra alimentazione.
Cibi semplici, non raffinati
Additivi, conservanti, coloranti, chi più ne ha più ne metta, ci siamo anche dimenticati del vero sapore dei cibi. La raffinazione industriale ha paradossalmente eliminato da molti cibi le componenti più importanti alla nostra alimentazione. Riso bianco e pasta bianca ne sono un esempio, molto più simili per composizione a zuccheri semplici. I cereali integrali come il riso, il farro, il kamut, il miglio, la quinoa, e il grano saraceno, sono i cibi naturali e ricchi dal punto di vista nutrizionali, che possono costituire insieme alla verdure la base della nostra alimentazione. A questo proposito ricordiamo l’importanza di una lenta e lunga masticazione dei cereali integrali, per far si che il processo digestivo abbia inizio correttamente dalla bocca (ciò eviterà problematiche di digestione e gonfiori addominali).
Meno sale, meno zucchero
Un altro passo verso la pulizia del nostro “terreno” e un naturale rafforzamento del nostro sistema immunitario è la drastica riduzione di alcuni “cibi” che si sono diffusi prepotentemente negli ultimi anni, il sale e lo zucchero. Ne parliamo congiuntamente seppure le implicazioni di un consumo eccessivo siano di tipo diverso: in entrambi i casi però si tratta di ingredienti il cui utilizzo è aumentato senza controllo negli ultimi decenni, ed il consumo medio pro capite è nettamente superiore alle stesse raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il consumo del sale da cucina è stimato essere 8-10 grammi al giorno, mentre la raccomandazione dell’OMS è di non superare i 5 grammi. Non tratteremo ora gli effetti dello uso smoderato di questi due elementi, ma ci basta ora focalizzare l’attenzione sul fatto che le quantità in entrambi i casi non si compongono solo dall’uso diretto, il cucchiaino di zucchero nei caffè, o te, ma in gran parte dei cibi confezionati e preparati con tecniche industriali. Il nostro consiglio: nel caso dello zucchero è quello di avviare una riduzione graduale di quello utilizzato direttamente e contemporaneamente diminuire il consumo dei prodotti che lo contengono, con particolare attenzione ai prodotti da forno, come biscotti, snack, ecc. Iniziare a consumare zucchero integrale più ricco di minerali, oppure miele in quantità moderate, o anche il malto d’orzo o di riso.
Per quanto riguarda il sale, possiamo usare lo stesso approccio. Anche qui possiamo apportare graduali riduzioni contestualmente all’inserimento di sale marino integrale che contiene un’ampia gamma di minerali, rispetto al cloruro di sodio. In parallelo andremo a ridurre il consumo dei prodotti da forno confezionati, come grissini, crackers, focaccine, ecc. La disabitudine al sale e la scelta di cibi freschi, di stagione e la preparazione di piatti poco elaborati, ci consentirà di apprezzare nuovamente il vero sapore dei cibi, oltre ad apportare benefici a tutto il nostro fisico.
Per quanto riguarda il sale, possiamo usare lo stesso approccio. Anche qui possiamo apportare graduali riduzioni contestualmente all’inserimento di sale marino integrale che contiene un’ampia gamma di minerali, rispetto al cloruro di sodio. In parallelo andremo a ridurre il consumo dei prodotti da forno confezionati, come grissini, crackers, focaccine, ecc. La disabitudine al sale e la scelta di cibi freschi, di stagione e la preparazione di piatti poco elaborati, ci consentirà di apprezzare nuovamente il vero sapore dei cibi, oltre ad apportare benefici a tutto il nostro fisico.
Meno cibo animale
Esistono diverse scuole di pensiero per la scelta dei cibi per una sana alimentazione, e nonostante i diversi orientamenti, tutti concordano sul fatto che il cibo animale possa e debba essere consumato in minime quantità – da poche volte al mese a qualche volta la settimana – se non addirittura eliminato. Le diverse piramidi alimentari posizionano in particolare le carni rosse, i formaggi stagionati e le uova in una posizione vicina al vertice superiore del triangolo, tradotto: “uso occasionale”, concretizzando: “qualche volta al mese”. Questa scelta oltre a farci stare meglio, porterà benefici anche al nostro pianeta, e quindi anche all’ambiente in cui viviamo.
Fonte: naturopataonline.org