Di Staff Nocensura.com
Riallacciandoci a un post di alcuni giorni fa, circa gli additivi alimentari, dobbiamo fare in modo che "guardare l'etichetta" (e pretendere etichette chiare) e informarsi sulla provenienza di ciò che MANGIAMO - di ciò che introduciamo nel nostro organismo, che determina la nostra salute e del nostro benessere - sia una PRASSI per ciascuno di noi.
Il sistema non ci ha insegnato a farlo, anzi ci hanno insegnato a fregarcene, tra il "che vuoi che sia" di chi se ne frega totalmente, e chi invece pensa "se è in vendita, se è consentito, vuole dire che non fa male" come se le istituzioni e le aziende si preoccupassero della nostra salute.
Additivi come il "glutammato monosodico" - per citarne uno molto usato - sono nocivi per la salute: ovviamente non sono "veleni", non basta mangiarlo poche volte per produrre dei danni, il problema di molti additivi, coloranti, e altri additivi sono l'esposizione quotidiana per anni e anni.
E' una questione di CONSAPEVOLEZZA, di rispetto per noi stessi e per le persone di cui siamo responsabili (nel caso dei bambini)
Cercate di educare i bambini fin da piccoli alla sana abitudine di "leggere l'etichetta"... sin da piccoli, quando chiedono la confezione di merendine, leggetegli gli ingredienti e spiegate che certi additivi sono "cacca", e che "pane e pomodoro" con un filo di olio extravergine d'oliva è una merenda molto migliore...
Se sono i genitori a proporre al bambino determinati alimenti, per lui mangiarli diventerà "normale", un bambino ha una fiducia sconfinata nei genitori, e questa se ben canalizzata è importante per infondere nel fanciullo "consapevolezza", insegnargli a "porsi delle domande", "analizzare"; mentre spesso i genitori inconsapevolmente, "insegnano" ai figli a scegliere le marche pubblicizzate in TV, o quelle con un Package più affascinante. I bambini sono come spugne, sono molto attenti a ciò che accade, notano anche dettagli insignificanti per un adulto, e vedono che i prodotti che hanno in casa sono gli stessi della TV, e inconsapevolmente gli insegniamo a "fidarsi" della TV e seguirne consigli e dettami.
Le abitudini che si apprendono da piccoli sono le più "radicate", le più difficili da modificare. Per questo molte aziende, per esempio McDonald, cercano di attirare il più possibile i bambini con menù preposti, con la possibilità di festeggiare compleanni, e menù a prezzi competitivi che "invogliano" anche i genitori. Un bambino che viene portato sin da piccolo al McDonald dai genitori, molto probabilmente anche da grande resterà cliente della catena.
Se vogliamo cambiare le cose, iniziamo con il cambiare noi stessi. Con piccoli "esercizi" di consapevolezza, cercando di non lasciarsi "guidare" dalla propaganda mediatica e dal marketing... quest'ultimo uno strumento potentissimo, capace di "creare" esigenze, di rendere "esclusivo" un prodotto che viene fabbricato a pochi euro da schiavi e rivenduto a centinaia di euro agli ignari clienti occidentali...
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Fonte: nocensura.com